La mia seconda vita

di much_ado_about_nothing
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Questo incarico non è ancora incominciato e già sto contando i giorni che mi separano dal momento in cui potrò finalmente tornare al mio lavoro, quello vero.
Ma chi me l'ha fatto fare?
Questa di solito è una domanda retorica che non ha risposta. In questo caso, però, la risposta c'è: il professor Gatti.
Si, lo so , non ci state capendo niente, quindi andiamo con ordine.
Tre anni fa mi sono laureata in archeologia. Dopo il dottorato, sei mesi fa, il docente che mi ha seguito in questo lungo percorso, mi ha proposto di diventare sua assistente
Avrete capito che quindi devo molto al professor Gatti. In un ambiente come quello universitario trovare una persona che ti valuta per le tue capacità, e non per chi ti raccomanda, è abbastanza raro. Quindi, quando mi ha proposto di sostituirlo in questo incarico, non potevo rifiutarmi.
In fondo, mi sono detta, due mesi passano in fretta.
Ora però non ne ero più tanto convinta.
Vi starete chiedendo che genere di lavoro sia.
Beh, in un certo senso me lo sto chiedendo anche io.
In realtà non so bene cosa aspettarmi, so solo che il sito di cui la nostra università si occupa da vari anni in collaborazione con il governo turco, è stato scelto come set per un film. Io dovrò vigilare in modo che non siano arrecati danni e fungere da consulente.
Non è però questa parte del lavoro che mi preoccupa, ma ciò che mi aspetta questa mattina.
Le riprese inizieranno solo fra due settimane, ma io sono già qui perché, in questi quindici giorni, dovrò insegnare come lavora un archeologo all'attore protagonista. 
E temo che sarà tutt'altro che una passeggiata.
Non fraintendetemi, a me piace insegnare, ed ho affiancato spesso degli studenti durante gli scavi estivi. Fa parte del mio lavoro. Ma quelli erano, appunto, studenti entusiasti che stavano seguendo una passione.
Non attori hollywoodiani viziati, strapagati e con un ego probabilmente enorme.
In realtà non so chi sia il ''mio studente'', non perché si tratta di un attore sconosciuto, ma proprio perché non so il suo nome.
Doveva esserci il professor Gatti qui al posto mio, ma una settimana fa, a causa di un incidente stradale, si era procurato una brutta frattura ad una gamba e, come ho già detto, io avevo dovuto sostituirlo.
Così, con appena due giorni di preavviso, avevo fatto i bagagli ed ero partita, sapendo soltanto che avrei trovato sul posto un incaricato della produzione che mi avrebbe spiegato tutto.




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