Ayame

di Verovero95
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Tum tum... 
Il mio primo ricordo è il rumore del battito del mio cuore; lo sento che rimbomba, che scandisce il tempo.
Poi un profumo, dolce e intenso, che si espande tutt'intorno a me. 
Dopodiché percepisco sulla pelle qualcosa di delicato che mi avvolge come per proteggermi, e mi sento al sicuro.
Peró non capisco ancora bene dove mi trovo...
Spinta da un moto di curiosità, piano piano inizio ad aprire gli occhi e a scorgere i primi particolari di ciò che vedo.
Inizialmente è tutto sfuocato, impreciso.
Mi ci vuole qualche battito di ciglia per far abituare i miei occhi alla vista dopo essere stati chiusi a lungo. 
Tutto è leggermente in penombra. Al di là di ciò che mi avvolge si vede la luce, ma fin qui non arriva.
Il colore che prevale è l'azzurro... quasi blu.
Abbassando lo sguardo, noto che sono raggomitolata in posizione fetale.
Mi sembra quasi un sogno... mi sento calma, riposata, insomma, mi sento veramente bene.
Non vorrei mai uscire da qui.
È proprio quando faccio questi pensieri che inizio a sentire suoni indistinti provenienti da fuori. 
Sono come delle voci... non sento bene.
Mano a mano che si avvicinano diventano sempre più comprensibili.
"Finalmente ci siamo!" Dice una delle voci. 
"Sono mesi che aspettiamo questo momento!" Dice un'altra.
"Vostra maestà è arrivato il momento tanto atteso!" Dice un'altra ancora.
All'improvviso mi incuriosisco e voglio saperne di più. Ma allo stesso tempo non voglio lasciare questo posto dove mi sento protetta; ho come la sensazione che fuori di qui sarà tutto molto più difficile.
Decido peró di dar retta alla mia curiosità e, lentamente, avvicino una mano alla parete che mi avvolge. È morbido e delicato, sembra quasi un petalo di un fiore.
Nel frattempo altre voci si susseguono non lontane da me: 
"Eccola! Si sta muovendo!" 
"Arriva, lasciatele spazio!" 
Con movimenti lenti inizio a spingere i petali del fiore, aprendo la grande corolla in alto.
All'improvviso si accende una fortissima luce sotto di me; mi avvolge interamente ed io sono costretta a proteggermi gli occhi. 
Poi mi sento come galleggiare e vengo trasportata come per magia all'esterno, dove atterro delicatamente al suolo.
Le mie gambe ancora non riescono a sostenere il peso del mio corpo, quindi crollo a sedere, ancora schermandomi gli occhi.
Piano piano la luce scema, fino a spegnersi del tutto, ed io posso finalmente vedere cosa succede.
Davanti a me si apre una vista meravigliosa, rimango senza fiato.
Tutt'intorno a me, che mi guardano incuriositi, vedo tantissime strane creature fatate dotate di ali, ognuna con una particolarità diversa: chi ha ali grandi e colorate, chi piccole e trasparenti, chi brilla leggermente di blu, chi di rosso, chi di verde, e tante altre.
Mi sento al centro dell'attenzione e mi intimidisco fino a stringermi di nuovo in posizione fetale.
"Non avere paura piccola mia, nessuno ti farà del male" mi dice una gentile voce.
D'istinto alzo lo sguardo verso di lei, e rimango stupita. 
La voce apparteneva alla creatura più bella che avessi mai visto. Era come tutte le altre, ma con due grandi e bellissime ali azzurre brillanti, un lungo ed elegante vestito ed un viso gentile, incorniciato da lunghi capelli ricci.
Con lei mi sento protetta come se fossi ancora all'interno del mio fiore.
"Prendimi la mano, ti aiuto io con le tue ali"
Continuando a fissarla, le prendo la mano e, fatica, mi alzo in piedi.
Quando trovo l'equilibrio, inizio a prendere coscienza del mio corpo, in particolare delle mie ali, che fino a quel momento non avevo notato. Sono molto simili a quelle della creatura che mi ha accolta, ma di una sfumatura molto più chiara. 
D'istinto comincio a battere le ali, prima lentamente, poi sempre più veloce, fino a riuscire ad alzarmi in volo.
Senza mai lasciarmi la mano, sorride quando vede i miei impacciati tentativi di volare, non posso fare a meno di ricambiare il sorriso.
Poi, presa da un'improvvisa stanchezza torno con i piedi per terra e mi aggrappo al suo braccio.
Lei mi tranquillizza: "Per ora basta volare, ti ci abituerai nel giro di pochissimo, non preoccuparti"
Le creature intorno a noi non hanno smesso un attimo di fissarmi incuriosite ed io mi sento un po'intimidita.
La bellissima creatura affianco a me, mi fa girare verso di lei e sorridendomi mi dice:
"Bene, è giunto il momento di darti un nome. Visto che sei nata da un bellissimo iris, ti chiameró Ayame. Ora girati verso di loro e presentati per quello che sei: la nuova fata degli elementi, principessa di Ellesmere, mia figlia" 
Ed io subito capisco che da quel momento in poi la mia vita cambierà per sempre.




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