Le parole scarlatte

di Dusolina
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Velluto
Le scriveva delle parole sulla schiena nuda,utilizzava un pennello intinto in quel liquido scarlatto e con tocchi leggeri e sinuosi dipingeva su quel giovane corpo bianco come se fosse una tela.
La giovane donna ,sempre di fretta e distratta ,non le avrebbe mai lette.
"Sei la mia vita" ,"Sei il mio respiro","Sei ogni palpito del mio cuore". 
Ogni giorno una nuova frase.
L'aveva rinchiusa all'ultimo piano di quel vecchio palazzo in un appartamento arredato con un lusso decadente;desiderava tenerla prigioniera in quella torre d'Avorio e velluto,averla tutta per se in modo che nessun altro potesse godere della sua bellezza,della sua intelligenza e sporcarle l'anima.
L'aveva raccolta in strada,sembrava un uccellino ferito,l'aveva portata con se e a poco a poco aveva iniziato a mangiare dalla sua mano e orami non aveva altri affetti che lui.

Non aveva mai incontrato uno spirito simile a quello di lei,era unico e desiderava goderselo a piene.
Sperava di tenerla con se a lungo;non voleva un mero bacio di sangue,cercava molto di più non sapeva bene nemmeno lui cosa ma sperava che il tempo glielo avrebbe rivelato.
L'angolo di Dusolina. È la prima volta che pubblico su efp, so che non sono bravissima a scrivere ma la passione c'è ed è tanta. Spero che qualcuno mi dica cosa ne pensa,sia nel bene che nel male. Ciao a tutti bagnati e asciutti.




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