AVVISO
AVVISO:
ho deciso di cimentarmi in una raccolta di storie (100 per l‘esattezza) riguardo
la coppia Sirius/Hermione; in fondo alla pagina, alla fine di ogni capitolo,
posterò la tabella con le tematiche che dovrò affrontare in questo progetto.
Devo ancora decidere i 5 argomenti a piacere, quando li saprò li scriverò; le
storie non sono affrontate in ordine cronologico ma vengono postate a seconda
della mia ispirazione; quindi può essere che ci sia un capitolo ambientato
quando Hermione ha 15 anni e uno immediatamente successivo AU; tuttavia dal
testo si potrà capire tutto quello che è necessario per la comprensione della
storia.
Buona lettura.
Tutti i personaggi di questa storia appartengono a J.K.Rowling.
Sirius & Hermione: a love story
Prompt 011: Rosso.
Rossore
Hermione Granger non poteva saperlo, ma
Sirius Black amava quando era imbarazzata o veniva stuzzicata e le sue guance si
coloravano di rosso. C’erano dei momenti in cui l’uomo, pur di poter vedere
quella reazione così ingenua e spontanea, cercava in tutti i modi un pretesto
per poterla stuzzicare e sorrideva soddisfatto osservando l’imbarazzo della
ragazza. Fortunatamente per l’uomo, la ragazza sembrava arrossire piuttosto
facilmente in sua presenza; il motivo di questo suo comportamento era
sconosciuto a Sirius, che d’altro canto si limitava a prenderla bonariamente in
giro, insieme a Harry e Ron. Nell’estate in cui tutti erano costretti a stare
rinchiusi in Grimmauld Place, in cui Harry veniva calunniato da mezzo mondo
magico e affrontava un processo al Ministero della Magia, i battibecchi tra
Hermione e Sirius costituivano un piacevole svago per gli abitanti di casa Black
e ormai si era arrivati quasi alle scommesse su quali argomenti i due avrebbero
potuto discutere. Una mattina incredibilmente afosa Sirius si svegliò per
trovare la sua casa d’infanzia deserta. Dopo qualche urlo per richiamare
l’attenzione decise di scendere in cucina per mangiare qualcosa; al tavolo in
legno, intenta a bere del latte, c’era Hermione, che con una mano inzuppava i
biscotti nel liquido e con l’altra si sventolava il viso, già pericolosamente
vicino alla sfumatura rosea. Sirius sogghignò mentalmente; senza nessuno che li
disturbasse sarebbe stato ancora più piacevole e semplice farla imbestialire.
“Buongiorno Hermione. Come mai stamani hanno
disertato tutti la colazione?” chiese Sirius facendosi avanti con aria
baldanzosa e dirigendosi verso i fornelli. Hermione alzò gli occhi dalla tazza
di latte e lo guardò curiosa. “Sirius, ti sei scordato che oggi la signora
Weasley andava a Diagon Alley e tutti gli altri ragazzi sono andati con lei?”
Sirius restò completamente stupito. “E perché tu non sei andata? Credevo che ti
avrebbe fatto piacere uscire un po’ da questo posto.” disse indicando con un
gesto della mano la scura e diroccante casa. Hermione alzò le spalle. “Lo so, ma
non volevo che tu restassi da solo. E poi in questa casa perlomeno c’è più
fresco di quanto non ce ne sia fuori..non ci tenevo davvero a uscire con
quest’afa.”
Sirius aprì la credenza, alla ricerca di
qualche stoviglia per la colazione, mentre Hermione lo osservava divertita. Dato
che non era decisamente un esperto di cucina, Sirius decise di risolvere la
questione chiamando Kreacher ed evitando figuracce, altrimenti poi sarebbe stato
lui quello a diventare rosso. “Kreacher!” urlò in direzione delle scale. “Se
cerchi Kreacher, è sparito. Nessuno sa dove si trova, quindi temo proprio che
dovrai arrangiarti per quello che riguarda la tua colazione, visto che non c’è
nemmeno Molly.” disse Hermione imburrandosi con noncuranza una fetta di pane
tostato. Sirius si guardò intorno scocciato e nervoso. “Possibile che quando
serve quel dannato elfo domestico non c’è mai? A cosa serve allora una nullità
del genere, se non svolge nemmeno i propri doveri?!” Hermione appoggiò la tazza
di latte sul tavolo, con malagrazia, e Sirius seppe con soddisfazione che la sua
preda aveva abboccato. Se si voleva fare arrabbiare Hermione si doveva criticare
gli elfi domestici, e il gioco era fatto. “Non è un essere inutile, è
semplicemente molto vecchio e stanco, e ha servito questa famiglia anche con
troppa devozione per i miei gusti! Non è il tuo schiavo, Sirius! Cos’è, tu non
puoi almeno provare a prepararti una colazione decente?” Sirius continuò l’opera
che aveva iniziato. “Sì, ma vedi Hermione, gli elfi domestici servono a questo,
e già tenere Kreacher è una noia assoluta, se poi nemmeno svolge il suo dovere
allora non ha proprio senso che resti qui!” Hermione si avvicinò ai fornelli,
arrabbiata, e li accese con un fiammifero.
“Il fatto è che mancate di spirito di
iniziativa e sacrificio, siete abituati a risolvere tutto con la magia o con gli
elfi domestici e non pensate a come risolvere i piccoli problemi da soli! Sai
che ti dico? La colazione te la preparo io, così ti faccio vedere come si fa e
che possono farlo tutti, anche se non te lo meriteresti.” Sirius si sedette al
tavolo, soddisfatto; aveva fatto infuriare Hermione e aveva ottenuto anche una
colazione pronta senza alcun sforzo, cosa voleva di più dalla vita? Hermione
intanto stava preparando dei toast e accompagnava il suo lavoro con spiegazioni
rivolte a Sirius su come tostare il pane. “Ecco ho quasi fatto, non è certo
difficile...Sirius, mi stai a sentire? Non voglio ritornare sull’argomento di
nuovo, sai come la penso riguardo a Kreacher e credo che faresti bene a
trattarlo meglio, in ogni situazione..e poi insomma, il CREPA è una cosa
seria!” aggiunse alla fine, quasi più a sé stessa, diventando rossa
dall’accanimento con cui stava cucinando e contemporaneamente tenendo un comizio
sui diritti degli elfi. Sirius notò il viso della ragazza e, incapace di
trattenersi, scoppiò a ridere. Hermione restò con in mano un piatto di toast,
stupefatta. “E ora che c’è da ridere?” Sirius cercò di riprendere il controllo.
“So che mi mangerai vivo quando te lo dirò, ma in realtà ti ho detto apposta
tutte quelle cose su Kreacher per farti arrabbiare. Non si può dire che lo ami,
ma so benissimo prepararmi una colazione decente da solo, e ho solo finto di
arrabbiarmi così tanto con lui!”
Hermione era ancora intenta a fissare l’uomo
davanti a lei, in attesa di recepire a pieno la notizia. “E di grazia”
riuscì poi a dire Hermione, con voce falsamente e pericolosamente soave “perché
mai volevi farmi perdere la pazienza?” Sirius prese un toast dal piatto che
aveva in mano Hermione. “Perché volevo vedere come diventavi rossa. Te ne sei
mai accorta che quando ti stuzzico lo diventi sempre?” Hermione a quelle parole
sbatté le palpebre, confusa. Sirius rise. “Dai, non è possibile che non te ne
sia mai accorta! Mi piace tantissimo vedere quel rosso sul tuo viso, ti dona
molto.” Hermione diventò ancora più rossa e si morse un labbro; Sirius la
osservò divertito e addentò il toast. “Molto buono, Hermione, complimenti.” La
ragazza sorrise e ne addentò un altro, sempre più rossa in viso ma noncurante di
esserlo, perché Sirius aveva dimostrato di apprezzarlo.
001. |
Inizio. |
002. |
Intermezzo. |
003. |
Fine. |
004. |
Interiorità. |
005. |
Esteriorità. |
006. |
Ore. |
007. |
Giorni. |
008. |
Settimane. |
009. |
Mesi. |
010. |
Anni. |
011. |
Rosso. |
012. |
Arancione. |
013. |
Giallo. |
014. |
Verde. |
015. |
Blu. |
016. |
Porpora. |
017. |
Marrone. |
018. |
Nero. |
019. |
Bianco. |
020. |
Senza colori. |
021. |
Amici. |
022. |
Nemici. |
023. |
Amanti. |
024. |
Famiglia. |
025. |
Estranei. |
026. |
Compagni di squadra. |
027. |
Genitori. |
028. |
Figli. |
029. |
Nascita. |
030. |
Morte. |
031. |
Alba. |
032. |
Tramonto. |
033. |
Troppo. |
034. |
Troppo poco. |
035. |
Sesto Senso. |
036. |
Olfatto. |
037. |
Udito. |
038. |
Tatto. |
039. |
Gusto. |
040. |
Vista. |
041. |
Forme. |
042. |
Triangolo. |
043. |
Diamante. |
044. |
Cerchio. |
045. |
Luna. |
046. |
Stelle. |
047. |
Cuori. |
048. |
Quadri. |
049. |
Fiori. |
050. |
Picche. |
051. |
Acqua. |
052. |
Fuoco. |
053. |
Terra. |
054. |
Aria. |
055. |
Spirito. |
056. |
Colazione. |
057. |
Pranzo. |
058. |
Cena. |
059. |
Cibo. |
060. |
Bibite. |
061. |
Inverno. |
062. |
Primavera. |
063. |
Estate. |
064. |
Autunno. |
065. |
Mezze stagioni. |
066. |
Pioggia. |
067. |
Neve. |
068. |
Lampo. |
069. |
Tuono. |
070. |
Tempesta. |
071. |
Rotto. |
072. |
Riparato. |
073. |
Luce. |
074. |
Oscurità. |
075. |
Ombra. |
076. |
Chi? |
077. |
Cosa? |
078. |
Dove? |
079. |
Quando? |
080. |
Perché? |
081. |
Come? |
082. |
Se. |
083. |
E. |
084. |
Lui. |
085. |
Lei. |
086. |
Scelte. |
087. |
Vita. |
088. |
Scuola. |
089. |
Lavoro. |
090. |
Casa. |
091. |
Compleanno. |
092. |
Natale. |
093. |
Ringraziamento. |
094. |
Indipendenza. |
095. |
Capodanno. |
096. |
Scelta libera. |
097. |
Scelta libera. |
098. |
Scelta libera. |
099. |
Scelta libera. |
100. |
Scelta libera |
|