Il Marchio.

di Lady Atena
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Un lieve frullio d'ali risuonò nel vicolo.
“No” disse Dean.
Castiel allargò le braccia guardando le spalle del ragazzo.
“Non ho neanche parlato”.
Dean si voltò di scatto, le iridi arrossate e gli occhi sgranati.
“Allora non farlo!” urlò.
Castiel fece un passo avanti.
“Stai peggiorando, Dean”.
Dean chiuse un pugno, se lo batté sulla gamba e si allontanò.
“Sto bene!” gridò.
Un altro frullio d'ali, Dean alzò la testa incontrando gli occhi blu di Castiel.
“Non guardarmi così, Cas”.
Castiel sospirò a labbra strette.
“Non puoi tenere il Marchio”.
Dean allargò le braccia.
“Ci dev'essere un altro modo!”.
Castiel gli afferrò le spalle, chinò il capo guardandolo negli occhi.
“Uccidere Sam”.
Dean sgranò gli occhi sbiancando, rilassò i muscoli abbassando il capo e sfregò i denti tra loro.
“Sono le uniche opzioni? Scopare con te o uccidere Sammy?”.
Castiel strinse la presa.
“Sappiamo entrambi che c'è solo un'opzione”.
Dean alzò il capo di scatto, ringhiando.
“E non ti da fastidio? Doverlo fare solo perché non c'è altra scelta?”.
Scostò Castiel con una manata, lo spinse.
“Non ti da fastidio sapere che preferisco usarti che ferire Sam?”.
Castiel indietreggiò, alzò le mani lasciandosi spingere. Dean lo sbatté contro un muro, gli strinse l'impermeabile.
“O l'idea di avere una puttanella per una notte non ti dispiace poi tanto, Cas?”.
Castiel strinse le labbra.
“Non sei in te, Dean”.
Dean strinse la presa, la lasciò di scatto e indietreggiò strofinandosi il braccio sul volto.
“Continuate tutti a ripeterlo!”.
Ondeggiò, sogghignò.
“La vedremo” disse.
Si voltò e tornò nella strada.





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