Ti dirò solo cinque cose..

di Ciccioliina
(/viewuser.php?uid=833248)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


“Lo sapevi la prima volta che mi hai visto, sapevi che l’unica cosa che volevo da te era farlo. Le tue amiche ti avranno ben detto come sono conosciuto in questo piccolo paese. Ebbene è così. Sono uno stronzo. Sono quel tipo di uomo che una donna non dovrebbe mai incontrare. Io amo abusare le persone, e non sapevo in realtà quello che volevo dalla mia vita.” e fu in questo momento che la mia bocca parlò prima di far acconsentire la domanda al cervello: “perché adesso lo sai cosa vuoi?” La sua risposta fu semplice. “Si. Ho deciso che voglio te, ho deciso che non partirei per niente al mondo prima che tu non mi perdoni. Io so che tu saresti perfetta per me, so che io starei benissimo e so che posso cambiare.” E ancora una volta parlai a vanvera: “tu, tu, e tu ancora, parliamo sempre di come staresti bene tu. Ma come starei io? Io starei di merda, perché sei un’egoista e ti credi chissà che cosa, solo perché sei visto un po’ come il figo. Ma in realtà non sei nulla, non ho mai conosciuto una persona più infelice di te. Sei cattivo e cerchi la felicità con la tua cattiveria attraverso la donna e il sesso. Questo non è da uomini, questo è da incapaci. Tu vedi il mondo come un luogo tuo, dove ti senti di fare ciò che vuoi. Ma non è così. Tu non sei solo, tu abiti qui sopra come tante altre persone, e dovresti imparare a vivere, a convivere, a cercare di essere felice senza ostacolare la felicità di un’altra persona.” A quel punto non sapevo più cosa aggiungere, mi sentivo come una farfalla, pronta per volare. Ma ovviamente lui mi teneva, mi stringeva forte e non aveva di sicuro intenzione di mollarmi. Voleva parlare, mi chiedeva ancora cinque minuti, ma non sarei mai stata in grado di perdonarlo dopo tutto quello che mi aveva fatto. Così cominciai a picchiarlo, cercando comunque di non fargli male, nonostante tutto gli volevo ancora bene. Ma lui mi teneva più forte. Per fortuna in quel momento arrivarono alcuni miei amici che mi aiutarono a togliermelo di dosso. Quella sera tornai a casa, e stravolta, piangendo andai a dormire. Il mattino dopo Sheldon passò a prendermi per l’ora di pranzo, e come ogni domenica andammo a mangiarci una pizza. Gli raccontai tutta la storia e mi disse che sarei dovuta andare a denunciarlo. Io purtroppo non lo feci subito e neppure dopo. Ma mi ha rovinato molte serate, non ha avuto rispetto per me. Però nonostante tutto e probabilmente, un po’ d’amore c’era e un po’ si sarà pentito… Questa è ormai la fine del mio racconto. Spero vi sia piaciuto! Ma vi voglio dare un consiglio: questo lui, mi rovina ogni sabato sera, mi vuole parlare, mi tocca, non mi lascia più andare. L’ho bloccato ovunque. Persino su Instagram (prima di lui non sapevo neppure che si poteva usare per chattare), vi prego non fate il mio stesso errore. Lo so che può sembrare bello e romantico il tutto all’inizio. Ma poi siete innamorate e non capite più niente, neanche se vi tratta male. E se siete in mezzo ad una di queste storie un po’ così, ascoltate i vostri amici! Loro vogliono solo che voi stiate bene e vi adorano! Scusate se ci ho messo un po’ a finire la storia, ma ho dovuto prendermi il tempo di riflettere e di capire cosa mi aveva fatto. È stato devastante, ma un lato positivo c’è, che non mi risuccederà più. Questa la chiamano esperienza adolescenziale!!!




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3136422