Crepuscolo___
Vuoto.
Nient’altro che vuoto, solo
questo senti Re, il vuoto che ti
opprime, ora, in questa stanza che pare stringersi addosso a te, cosa
pensi di
fare, ora, Alessandro? Ora che senti che il mondo, il mondo che hai
sempre
desiderato tanto, non conta più nulla…? Guardi il
suo corpo, lì, ancora come
qualche ora fa, ore che già pargono un secolo,
perché lui non c’è più.
Quegli
occhi azzurri, che ti hanno sempre sorretto, quegli occhi che, come
lui, erano
sempre lì, pronti per te… ti avvicini, e,
leggermente, glieli chiudi… mai più,
mai più incontrerai quello sguardo, niente più ti
diranno i suoi occhi. La tua
mano scende, sfiori le sue labbra… amate, desiderate, mai
nessuno quanto lui,
avute… niente, nemmeno un sospiro uscirà
più da quelle labbra, quanto lo amavi
Alessandro? Quando sussurrava il tuo nome, dolce, nessuna voce era
più
importante…
Rabbia.
Improvvisamente quella ti pervade, ma
non ti serve a nulla
alzarti di scatto, rompere vasi, urlare… sai che non te lo
riporterà. Lievi
rumori fuori dalla porta, i tuoi compagni, loro sono lì Re,
ma non entreranno…
non ne hanno il coraggio. E comunque a te non importa, cosa sono loro
in
confronto a ciò che era lui? Niente, e niente potrebbero
fare per calmarti,
potrebbero tentare, ma servirebbe? No, Alessandro, lo sai, per questo
non li
vuoi… è un dolore che non possono comprendere,
è la perdita di una parte del
sogno, la più importante, quella che lo rendeva reale.
Basta.
Stai già crollando, Re,
sei spossato, crolli sul letto, sul
corpo esanime del tuo amante, sperando ancora di ritrovare quel calore
che ti
dava, la sensazione di essere a casa, l’unica vera casa che
amavi… la senti
Alessandro, questa parte di te che non c’è
più? “Anche lui è
Alessandro”,
dicesti una volta, sì, lui era parte di te… e
tutti quegli stupidi, no, loro
con le loro occhiate denigratorie, la gelosia, le invidie, loro che
hanno
avvelenato le sere del tuo regno, parlandovi contro, loro che lo
odiavano, loro
non hanno mai capito che lui, lui cui non importava quanto lo
disprezzassero,
lui a cui bastavi solo te, lui era migliore di loro, non per audacia
sul campo
di battaglia, tecniche di strategie, non sono queste le cose
importanti: puoi
aver ucciso mille soldati, essere stato il primo in battagli e
conquistato
mille città ma tutto perde importanza se non sei capace di
amare, e non amare
come piacere fisico, amare come condizione statica
dell’animo, così che ogni
parte dell’altro sia parte integrante di te, amare
così tanto da far male,
perché non importava se era difficile, perché tu
stesso, Alessandro, sai quanto
deve essere stato arduo per lui amarti incondizionatamente per tutti
questi
anni, no, perché il vostro essere uno era più
bello di qualunque vittoria,
qualunque conquista.
E ora?
Come farai ora Alessandro? Cosa
farà Achille ora che
Patroclo è morto? Ma no, per te, Re, non
c’è nemmeno il dolce, seppur effimero,
piacere della vendetta, non Ettore ha ucciso Patroclo… ti
guardi attorno, c’è
un bicchiere sul comodino…
Alessandro, Alessandro, il corpo del
medico giace ancora
fresco nella terra, là, dove l’hai fatto uccidere,
e tu già speri in una nuova
uccisione? Speri in una vendetta, una vera vendetta, sogni il cadavere
di
Ettore da trascinare attorno alle mura di Troia, per metterti
l’animo in pace,
per essere sicuro di aver fatto tutto per il tuo Patroclo…
ma lo sai,
Alessandro, hai visto più volte la morte in faccia, e ti
ricordi di quante
volte laggiù in India, il velo della fine era portato dalla
malattia? Sì, lei che
ha portato via così tanti soldati, feroce, precisa e letale,
come le frecce del
dio Apollo, o di sua sorella, Artemide, la luna… non sempre
è la lama che
uccide… ma se ciò ti aiuta, Re, continua a
cercare colpevoli, cerca il tuo
Ettore… ma ora, giusto per un attimo, guarda fuori dalla
finestra Alessandro, il
sole è già calato, su quei confini del mondo che
desideravi raggiungere, e che
non raggiungerai mai, poiché, lo sai, te ne stai rendendo
conto, la verità è
che tu, Re, vivrai, perché è tuo dovere
farlo… ma Alessandro muore con lui.
___
Questa è la prima fan
fiction che scrivo su Alessandro ed
Efestione, nonostante le ore passate a fantasticare, e nonostante li
ami
profondamente, non avevo mai provato a metterlo su carta… mi
piacerebbe sapere
come è venuta questa FF, cosa ne pensate, anche
perché è una sorta di
esperimento, così, per provare la seconda
persona… lo metto ora anche se è
abbastanza ovvio, ne’ Alessandro ne’ Efestione (
purtroppo xD ) appartengono a
me ma a loro stessi ed alla storia, questo racconto non è
scritto a scopo di
lucro…
Baci
Vostra
Rebe,,
o BabyWitch
|