Correva
voce che una volta entrati in contatto con uno spettro si diventasse
essere vuoti. Informi, immateriali e freddi, invisibili ai
più.
Ma di voci ne correvano a decine in quel piccolo mondo, in quel
minuscolo microcosmo di informazioni, talvolta vere e talvolta fasulle,
talvolta realistiche e talvolta no.
Io, però, non ho mai visto uno spettro.
Cosa poteva essere in fondo? Un'anima vagante tra le terre dei vivi e
dei morti, un misero riflesso di un'anima proiettata tra di noi allo
scopo di seminare caos e terrore. Da anni ne cerco uno, nascosto nel
cupo ed oscuro castello che avevo preso come dimora. Non volevo che
un'ombra, uno scricchiolio, un piccolo incubo che potesse darmi
sollievo. Erano anni che cercavo, anni in cui ero cambiato, cresciuto,
maturato sempre inseguendo quel sogno.
Anni in cui ero stato picchiato, insultato e maltrattato. Erano gli
anni in cui, più di qualunque altra cosa, avevo perso i miei
genitori. Oramai sono abituato al buio, al non avere né
elettricità, né acqua corrente né
alcuna ricchezza. Il cibo aveva perso il suo sapore, la musica la sua
atmosfera. Nemmeno l'onnipresente muffa sembrava emanare il suo tipico
marcio lezzo. Tutto sacrificato per raggiungere quel mio strano sogno.
Io voglio solo vedere uno spettro, nulla più. Per vederlo
sarei anche disposto a morire, od a diventarne uno a mia volta. Sarebbe
divertente, pensandoci. Potrei vendicarmi di tutti coloro che si son
presi gioco di me. Entrerei nella loro stanza durante il sonno, urlare
il più spettrale dei miei "Uuuuuh"
e farli piangere e rabbrividire dal terrore.Ma purtroppo io non sono
uno spettro, ma solo un misero umano dimenticato da tutti.
Fui l'unico ad salvarsi quella orribile sera. Ricordo ancora il volto
di mia madre, avvolta intorno a me in un dolce e protettivo abbraccio.
La sua testa era spaccata in due, in parti curiosamente simmetriche, e
mi inondò del caldo sangue materno. Mio padre aveva la testa
conficcata nel parabrezza, con uno sguardo vacuo e spaventoso. Non li
avevo mai visti girovagare per casa come spettri, il che significava
che se ne erano andati senza conti in sospeso, liberi dopo aver svolto
il loro ruolo nel mondo. Voglio andare a caccia di spettri, trovarne
almeno uno.
Mamma e papà mi dicevano sempre che non esistevano, che la
mia era una ricerca vana. Ma io so che esistono, l'ho sempre saputo. Io
so che gli altri ragazzi han sempre sbagliato e quando glie ne
mostrerò uno dovranno smettere di prendersi gioco di me e
venir qua a chiedermi scusa.
Driiiin
Ma questo non é forse il suono del
campanello? Sono anni che non lo sento, anni che nessuno viene a
trovarmi! Se non ricordo male la serratura é rotta,
dovrebbero entrare a momenti. Meglio che li vada a salutare! Riconosco
le loro voci... John, Gil, Adam ... Amici miei! Che ci fate qui? Vi
vedo... diversi! Dio é passato tanto di quel tempo... Ehi
voltatevi! Sono qui! Volete andare a caccia di spettri? Insieme
potremmo trovarne uno! Scopriamo se sono dei lenzuoli come nei film, se
sono come noi, se sono com'erano quando son morti!
Ehi... Perché urli, Gil? Ne hai visto uno? "Spettri"? Dove?
Dove? Non scappare, vieni qui! Dov'è? Dietro di me? Ma qui
non c'è nulla... Ehi Gil tranquilla, dev'essere stata una
suggestione! Non scappate... John, Adam... Io non posso uscire di
qui... Non lasciatemi da solo, non c'era alcuno spettro, se no l'avrei
visto!
...Beh, almeno adesso mi crederanno, anche se in verità se
lo sono immaginati. Tutto é cambiato, anche loro sono
cambiati. Ma io non mi sembro diverso, io sono rimasto me stesso.
Correva voce che una volta entrati in contatto con un spettro si
diventasse degli essere vuoti, eppure...
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