Paralisi nel sonno

di hidemi
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Incubo in diretta delle 3.03am
Dormiva e non sapeva che la sua mente stava vagando incontrollata verso orizzonti di morte e d’angoscia.
Era libera, sciolta, ma purtroppo malata.
Dormiva e sognava cose che non voleva
che non chiedeva.
Allora apriva gli occhi, ma non vedeva niente
Se non il buio spesso e ceco che le offuscava la mente.
E d’un tratto la vedeva quella forma, sulla parete vuota.
Quel volto così definito che toglieva sia aria sia sangue in una volta.
E lo sentiva
Il respiro che malediva, sul collo, sull’orecchio.
E voleva muoversi
Voleva muoversi davvero
Ma il diavolo la premeva, la spingeva giù con sé, e la teneva ferma
Congelata
E non si può resistere al male che ti uccide
Piano
Nonostante la forza inconsistente
che puoi e non puoi opporre.
Nonostante le tue suppliche condensate in lacrime vaghe e storte.
E preghi che finisca.
Preghi che il male ti risparmi
Per questa volta.
E come si toglie un sasso da una formica morta
Ti muovi infine infetta e
Infettata dalla tua stessa mente
Plasmata e distorta da un male forse realmente presente.
 




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