Non
ho resistito. E’ stato più forte di me.
Non posso fare a meno di pubblicare subito dopo che scrivo qualcosa. Ho
altre fanfiction
che dovrei continuare a pubblicare, sono tutte long e dovrei curarmi di
quelle,
ma la fame di commenti è incontenibile.
Sono messa
così male?
*sospira*
Ad ogni modo, ormai sono qua.
Salve e
benvenuti in questa raccolta di One
Shot scritte sulla base di un CHARACTER MEME!
Vi spiego subito
di che cosa si tratta.
Si scrivono
delle frasi-prompt, che descrivano
delle situazioni (più strane sono e meglio è) che
coinvolgano almeno due persone.
Al posto delle persone, però, si mettono dei numeri,
decidendo un numero
massimo sia di frasi, sia di numeri nelle frasi e quindi di persone
coinvolte.
Dopodiché,
senza guardare le frasi, si fa
una lista di personaggi di un fandom (o più di un fandom se
si è abbastanza
sadici da fare un po’ di crossover – io lo sono,
quindi preparatevi perché farò
la grande cazzata di fare un mega Character Meme con i personaggi di
Free,
Kuroko no Basket e Haikyuu – che il cielo mi assista) e si
numerano completamente
a caso. Il tot di personaggi deve corrispondere col totale dei numeri
coinvolti
nelle frasi, che si possono anche ripetere così da non
utilizzare ogni
personaggio una sola volta.
Ora non resta
che sostituire i numeri nelle
frasi con i personaggi e vedere che caspita viene fuori! Quando
l’ho fatto io,
mi sono piegata in due dalle risate. È una sfida divertente
che spero
apprezziate.
Vi lascio alla
lettura, ulteriori dettagli
li vedrete alla fine. Adios!
*
Avventure a caso di corvetti sclerati - CHARACTER MEME
Fandom: Haikyuu!!
01.
- Vorrei due
milkshake, uno
alla vaniglia e uno al cioccolato, per favore!-
Non sia mai
interrompere la
calma interiore che regna nell’animo di Kenma con
un’ordinazione così lunga.
- Come, scusi?-
mormora il
mezzo biondino distrattamente da dietro il bancone, rifugio robusto
dove
intende nascondersi per il resto del pomeriggio.
Un nanetto con
degli insoliti
capelli spettinati e color carota lo fissa con i suoi occhioni vispi,
cercando di
arrampicarsi sullo sgabello troppo alto come fosse il monte Everest.
- Due milkshake,
vaniglia e
cioccolato!- ripete lui, quasi affaticato.
Kenma non cambia
espressione
di una virgola – non che lo faccia spesso – e muove
appena il capo in un cenno
di assenso:
- Arrivano.-
Prepara i due
frullati,
concentrandosi in realtà sulla pesantezza del palmare nella
tasca della felpa e
cercando di reprimere la voglia di tirarlo fuori e provare a battere il
boss
finale del suo gioco preferito.
- Non pensarci
nemmeno,
Kenma.-
La voce seria di
Kuroo lo
raggiunge nel solito modo pacato, ma non per questo impercettibile.
- Cerca di
impegnarti almeno
quando lavori.- continua il moretto, strofinando un bicchiere sul
grembiule per
pulirlo. - Ho fatto fatica per procurarti il posto.-
L’altro
annuisce lentamente,
corrucciando la fronte con un lieve sospiro. Al banco, Hinata aspetta i
milkshake con pazienza, o quasi.
- Sbrigati ad
arrivare,
Bakageyama. Ho già ordinato anche per te!- sbotta nel
telefono, prima di
riattaccare. Seccato, incrocia le braccia e si appoggia con aria
irritata, ma
si riprende quando vede arrivare l’ordinazione. Si dimentica
a momenti di
ringraziare e poi comincia a bere di gusto, rimediando al caldo estivo.
- Buono!-
esclama, arrivando a
metà bicchiere in un batter di ciglia.
Tuttavia, mentre
sta per
tirare un altro abbondante sorso, un’improvvisa spinta smuove
la schiena di
Hinata con violenza e tutto ciò che resta del suo frullato
ora gli decora la
maglietta con delle enormi chiazze marroni.
Con disappunto,
Hinata si
volta e vede il barista di prima. Si era del tutto dimenticato di lui,
impegnato a godersi il dolce sapore del cioccolato, e solo in quel
momento
realizza che era andato a servire qualcun altro, urtandolo
però nel tragitto.
- Oh.- dice
Kenma, sollevando
di poco lo sguardo dal cellulare. - Mi dispiace. Ne faccio un altro?-
Finalmente i
neuroni di Hinata
si connettono e lui capisce che il barista, poco attento a dove metteva
i piedi
perché intento a giocare, l’ha spinto nel
tentativo di evitare un altro tizio
che passava.
Esasperato,
Hinata si guarda
il petto e si lamenta:
- La mia
maglietta, era la mia
preferita …!-
E’
stata una giornata pessima.
Si è svegliato tardi e non è riuscito ad
accompagnare Natsu in tempo per lo
spettacolo della scuola con conseguente rimprovero della sorella e
della madre,
Kageyama non gli ha risposto al telefono per tutta la mattina e quando
si è
fatto sentire gli ha detto con noncuranza che sarebbe stato in ritardo
per
l’appuntamento … e ora si ritrova con la sua
maglietta preferita macchiata di un
colore piuttosto equivoco.
È
troppo facile, per una
persona emotiva come Hinata, perdere la pazienza.
- Testa a
budino, ma sei scemo
o cosa?!- grida a metà tra il disperato e
l’infuriato, mentre salta giù dallo
sgabello. - Accidenti a te!-
Ormai saturo di
tutta quella
negatività, deve sfogarla in qualche modo e così
tira un pugno sul braccio di
Kenma, il quale si smuove leggermente per la botta, ma fa finta di non
averla
subita. Si limita a guardare Hinata senza reagire e soprattutto senza
spegnere
il cellulare.
- Chiedo scusa.
Faccio un
altro frullato? Per farmi perdonare, è gratis.-
Il nanetto
sbatte gli occhi,
inebetito. Quella è in assoluto l’ultima reazione
che si sarebbe aspettato. Mai
vista tanta noncuranza e mancanza di espressività
concentrata tutta nello
stesso individuo.
È la
sua antitesi e quando
Hinata se ne rende conto stringe i pugni con forza e si altera ancora
di più.
- Chi ti credi
di essere?!-
gli sbraita in faccia, smuovendogli solo un po’ la frangetta.
- Pensi di
cavartela con quella faccia da pianta grassa e un frullato gratis?
Guarda che
hai fatto! Vai al diavolo, tu e il tuo giochino!-
Continua a
sputare insulti a
gran voce e lo prende a pugni, ma ahimè,
l’impavido Hinata è mingherlino e
persino più basso del barista distratto. Lo colpisce sulle
braccia e sul petto,
ma Kenma subisce senza reagire, né tantomeno lamentarsi:
rispetto a certi
ceffoni di Kuroo, quelle sono le carezze della mamma.
Al che, quasi
senza esserne
consapevole, il biondino lo interrompe con uno schiaffone in pieno viso.
I due si
fissano, uno più
stupito dell’altro. Kenma ha agito per riflesso, per
necessità di farla finita,
siccome c’è mezzo locale a osservarli. Pel di
carota, d’altra parte, è rimasto
impressionato dall’improvviso spalancarsi dei suoi occhi, che
fino a un attimo
prima sembravano senza vita.
Come quando
prova un nuovo
videogioco, Kenma decide di tastare il terreno. È la prima
volta che alza le
mani e soprattutto si accorge di esserne compiaciuto. Curioso, gli
molla un
secondo schiaffo, stavolta con l’altra mano.
- Hey!- esclama
Hinata sempre
più colpito – in tutti i sensi – prima
di riempirlo ancora di pugni.
Stanno per
oltrepassare il
limite, quando entrambi si sentono tirare per le spalle: da un lato
Kuroo e
dall’altro Kageyama.
- Mi dispiace,
questo idiota
non sa mai controllarsi … - si scusa quest’ultimo.
L’altro,
altrettanto desolato,
strattona Kenma e risponde:
- Dispiace anche
a me, giuro
che di solito non si comporta così.-
- Oh, finalmente
sei arrivato,
Kageyama!- sbotta Hinata, incrociando le braccia. - Andiamocene da
questo post-AHIO!-
Lamentandosi dal
dolore, il
piccoletto viene trascinato fuori dal bar per i capelli; cerca di
liberarsi, ma
le mani di Kageyama sono sempre troppo grandi e forti rispetto alle sue.
Kenma se ne
resta lì,
ricordandosi improvvisamente che per suonarle meglio a quella piccola
testa
calda aveva messo in pausa il gioco sul telefonino e l’aveva
intascato in
fretta. Ritirandolo fuori, sente Kuroo sospirare:
- Ma che figure
mi fai fare,
si può sapere che ti è preso? Li hai anche fatti
andare via senza pagare … -
- Lascia
perdere, Kuroo.- lo
interrompe lui, trascinandosi nel retro con passo stanco. - Direi che
non sono
tagliato per questo lavoro. Pago io i due frullati.-
Il moretto si
gratta in testa
con aria interrogativa, ma poi alza le spalle e ci rinuncia, tornando a
servire
i clienti.
Intanto Kenma si
accascia sul
divanetto del retro dopo essersi sfilato il grembiule, continuando
imperterrito
a giocare. Non riesce a vincere contro quel fastidiosissimo boss, ma
non gliene
importa: la sua mente è rimasta su quel nanetto dai capelli
rossi, così pieno
di vita sia nel bene che nel male, che in qualche modo gli ha dato una
svolta
alla giornata.
È la
sua antitesi e quando
Kenma se ne rende conto accenna un mezzo sorriso divertito.
*
La prima frase
era questa: “Hinata è
cliente di un bar, ma scoppia una
rissa con Kenma che lavora dietro il banco.”
Mi sembrava
tremendamente improbabile
rendere Kenma protagonista di una rissa, ma per fortuna al suo fianco
aveva il
grande amico Shouyou, in grado di coinvolgerlo. Così ho
cercato di giostrarmela
in modo da non andare OOC (se invece per voi sono andata OOC con Kenma
o con
qualcun altro, vi prego di dirmelo, perché l’OOC
non posso soffrirlo T.T).
Spero che la
prima OS della raccolta vi sia
piaciuta, anche se un po' cortina - magari nelle altre mi dilungo un
po' di più. Chi shippa KenHina potrebbe essere
particolarmente soddisfatto; io
non ho pensato a questo pairing perché è una mia
NOTP, ma vi lascio comunque
libera interpretazione. ^-^
Questo
è solo l’inizio, gente. I prompt più
pazzeschi devono ancora arrivare! Il problema è che non so
quando aggiornerò …
Siccome questa è una raccolta random, non mi sento troppo
obbligata ad
aggiornare in fretta, ma vedrò comunque di riuscire a non
lasciar passare
troppo tempo tra una OS e l’altra.
Alla prossima,
se lo vorrete. ;)
Eliot
|