Dimensione Parallela11
Le ore e i minuti sembravano passare
lentamente…continuava come un idiota a guardare l’orologio
per vedere quanti minuti mancavano ancora prima di rivederla.
Sbuffò. Era andato nella biblioteca di Londra per cercare
informazioni su Regulus Black, se aveva trovato l’Horcrux ecc.
Regulus Black era morto il 12 novembre 1979 in circostanze misteriose.
Poveretto. Lesse incredulo un pezzo dell’intervista alla madre di
Sirius e Regulus, Walburga Black:
“Il mio unico figlio è morto, come dovrei stare secondo voi?”
“Scusi signora Black, ma lei non ha un altro figlio, Sirius Black?”
“No, lui non è mio figlio, non è un Black. E ora fuori dai piedi o chiamo mio marito…”
Ci scommetteva che non aveva versato nemmeno una lacrima…non
faticava a crederlo visto il ritratto appeso a Grimmauld
Place…un vero e proprio cuore di pietra nera…
Se tutto era andato come pensava lui l’Horcrux doveva ancora
essere a Grimmauld Place, visto che Sirius continuava a ripetere che
non ci aveva più rimesso i piedi da quando se n’era andato.
Poco male, avrebbe trovato un’infinità di polvere e trabocchetti tipici dei Black…
Tutto sommato poteva andargli decisamente peggio.
Sospirando si alzò, ormai lì aveva finito. Fece cadere di
nuovo lo sguardo sull’orologio…le 17,36…cavoli
erano passati solo sette minuti dall’ultima volta che
l’aveva visto…le lancette sembravano muoversi così
lentamente…
Con un altro sbuffo si diresse verso l’uscita non accorgendosi che qualcuno lo stava osservando.
*
Lo pseudo figlio di Sirius in biblioteca? Non riusciva a
crederci…per quello che si ricordava lui Black non aveva mai
messo piede in quel posto che lui definiva scherzosamente
‘ammasso di libri ammuffiti’…
E soprattutto perché stava leggendo i vecchi giornali? Cosa
sperava di trovare? Qualcosa che centrasse con l’Ordine? Quel
ragazzo era un mistero difficile da svelare, Silente gli aveva detto
che era impossibile leggergli nella mente, quindi non ci aveva nemmeno
provato, se non ci era riuscito lui, l’unica persona che
Voldemort temeva, lui non poteva certo avere speranze di
successo…
Lo osservò uscire incerto se seguirlo o no…il suo sguardo
cadde sul materiale che lui aveva lasciato sul tavolo dove fino a poco
prima era seduto…
Quando Evans sparì dalla sua vista si avvicinò cauto al
tavolo e fissò il titolo del giornale che Evans aveva letto
incuriosito. Riportava la notizia della morte del fratello minore di
Black, Regulus…
Anche se erano a un anno diverso erano migliori amici, quindi lo
conosceva piuttosto bene da sapere che era stato ucciso per aver
tradito il Signore Oscuro. Eppure nei mesi dopo la sua morte che aveva
passato a contatto con Voldemort come spia non gli sembrava che lui
sapesse come era morto…infatti il suo corpo non era mai stato
ritrovato e questo sembrava avvalorare ancora di più le sue
ipotesi…
Infatti Regulus era un Black, purosangue e di solito a coloro che
discendevano da antiche famiglie faceva in modo di riconsegnare ai
parenti il corpo, cosa che con Regulus non era stata fatta.
Ma questo a Evans come poteva interessare? Lui non era ancora nato quando tutto questo era successo…
Era confuso e Severus Piton non era mai stato confuso in vita sua, questo era un cattivo segno.
*
Era calata la notte e con lei era arrivata anche la riunione. Harry,
seduto di fianco a Ron, aspettava che Silente arrivasse con gli altri
professori. L’unico già presente e che ogni tanto
l’osservava era Piton.
“Avete sentito che Remus Lupin ha incontrato Harry Potter?” domandò Neville improvvisamente.
Tutti i ragazzi si voltarono verso di lui stupiti.
“E tu come lo sai?” chiese Fred sorpreso.
“Me l’ha detto mia madre poco prima di venire qui,
gliel’ha detto Lily Potter, sapete sono molto
amiche…” rispose Neville con un sorrisetto compiaciuto.
“Interessante, chissà com’è…” si interrogò George.
“Beh, dicono che è uguale a James Potter” disse Neville.
Automaticamente lo sguardo di tutti cadde su James che stava chiacchierando con Sirius.
“Non deve essere stato facile per loro, perché non hanno
più avuto altri figli?” chiese Ron leggermente triste.
Neville sospirò “Credo che abbiano scelto così per
non provare altro dolore nel caso di un’altra morte. E poi non
avrebbero voluto che un altro bambino rimpiazzasse il primo”.
Harry guardava fisso il pavimento, sembrava quasi che non stesse
ascoltando. Invece quelle parole gli erano entrate in testa mettendogli
addosso solo dolore e tristezza.
L’avevano fatto sia per loro che per lui…
Fortuna che era bravo a nascondere le emozioni altrimenti si sarebbe messo a piangere lì come un perfetto idiota.
Il suo sguardo si spostò involontariamente su suo padre e sua
madre e poi su Sirius…che cosa stava guardando? Seguì il
suo sguardo e vide Dora abbracciare, anzi saltare addosso ad una
persona che non aveva mai visto, doveva essere un nuovo membro
dell’Ordine…
*
Guarda caso Remmie si era seduto ancora di fianco a sua cugina
Ninfadora… aveva la netta impressione che tra loro due ci fosse
qualcosa di più della semplice amicizia. Per ora era solo sicuro
che sua cugina era innamorata persa del lupacchiotto, però
doveva dire che anche Rem ultimamente si comportava in modo
strano…
Gatta ci covava. Era sempre stato un ottimo osservatore, glielo avevano
sempre detto tutti, soprattutto per quanto riguardava le ragazze. Sia
mai che Sirius Black si conceda ad una non degna di lui e della sua
bellezza!
Distolse lo sguardo dalla dolce coppietta e prestò attenzione
alle parole di James che parlava da più di cinque minuti con lui
che in realtà non aveva sentito nemmeno una parola del suo
discorso.
“…non siamo ancora riusciti a capire il nome della
ragazza…uffa chissà com’è! Sono curioso di
sapere i suoi gusti in fatto di donne, magari possiamo dargli qualche
dritta…” James continuava a parlare ininterrottamente e a
Sirius bastava fare un cenno quando lui si fermava –cioè
quasi mai- oppure dire ogni tanto un semplice ma efficace
“Certo” per dare l’impressione di ascoltarlo. Ma la
sua testa era come al solito altrove, stava ancora pensando a Remmie e
sua cugina quando sentì quest’ultima gridare
“Andrea!”
La vide alzarsi e fiondarsi letteralmente addosso ad una persona che
lui non aveva mai visto e che non riuscì a vedere visto che Dora
la copriva completamente. Notò che i capelli continuavano a
cambiare colore, segno che doveva essere molto felice e emozionata.
Povero Remmie, non doveva avere nessuna speranza con questo Andrea.
Fece una smorfia dispiaciuta, in fondo non gli dispiaceva l’idea
di vedere Remmie sposato con la sua cuginetta. Gettò
un’occhiata di striscio a Rem che guardava anche lui Dora con
leggero disappunto…
Subito sentì una risata cristallina arrivargli
all’orecchio, una risata che entrò dentro di lui come una
scarica elettrica e assottigliò gli occhi verso la nuova venuta.
Sapeva che sarebbe tornata soltanto per rompergli le scatole: Andrea
Davis, 30 anni, Auror specializzato in strategie di guerra. Insomma era
assolutamente un ottimo elemento per l’Ordine e lui doveva
esserne contento ma in realtà non lo era. Chissà se era
diventata un pochino meno acida…
Poi una consapevolezza lo colpì all’improvviso: se era
lì voleva dire che le avevano concesso il trasferimento da New
York a Londra e che, essendo un Auror, dovevano lavorare
insieme…NO!!!!! Lo volevano vedere morto!! Fissò Silente
e assottigliò lo sguardo. Gli sembrò di cogliere un
ghigno sul volto del preside o forse era solo lui che si faceva le
paranoie…
Guardò di nuovo la Davis, era da 10 anni che non si vedevano e
doveva ammettere che l’aria americana le aveva fatto bene.
Alta, magra, bionda, capelli lunghi e occhi azzurri. Diciamo che era il
suo genere ma entrambi non avevano nascosto l’antipatia verso
l’altro. Incompatibilità caratteriale. Vide Remus
guardarlo e trattenere una risata. Bastardo. Si divertiva alle sue
spalle.
“Ehi Felpy, guarda chi c’è, Andrea Davis…” James lo guardava con espressione divertita.
Sirius gli scoccò un’occhiataccia. “Sì, l’ho vista”.
‘Come si fa a non notare una figa simile?’ gli disse una vocina subdola dentro la sua testa.
“Non hai nient’altro da dire?” infierì James con un ghigno.
“Sì, quella è venuta apposta per rovinarmi la vita” aggiunse Sirius incrociando le braccia al petto.
James ridacchiò divertito “Sta venendo qui e ti sta
guardando con sguardo…non proprio amichevole…”
“Sai che novità” commentò Sirius scontroso.
“Lily, James, Remus e…Black” Andrea pronunciò l’ultima parola con espressione schifata.
“Davis” disse Sirius senza nemmeno guardarla.
“Vedo che non sei cambiato affatto, sei sempre rimasto lo stesso
bambino viziato che eri dieci anni fa. Oltre ad essere un imbecille
patentato e maleducato che non guarda nemmeno chi lo saluta”
sogghignò Andrea.
“Senti da che pulpito” replicò Sirius irritato.
‘Toglietemela da davanti gli occhi se no la uccido!’ pensò Sirius.
“Andy, quando sei tornata?” chiese Lily.
“Ieri sera” rispose lei sorridendo e distogliendo lo
sguardo dalla figura di Sirius…ops di
quell’egocentrico-sono il migliore del mondo-Black.
“E dove vivi?” chiese Rem.
“Al Paiolo Magico” rispose la bionda.
Remus scoccò a Sirius un’occhiata che gli fece venire i
brividi e un ghigno malandrino “Andy, perché non vai a
sistemarti da Sirius che ha una stanza in più per gli
ospiti?”
Sirius gli lanciò uno sguardo assassino.
Andrea guardò Black. Beh, avrebbe potuto torturarlo un po’…giusto un pochetto…
“Per me va bene se Black non ha nulla in contrario…”
Sirius sempre con le braccia incrociate e lo sguardo fisso su Rem come
per farlo a pezzi non poté fare altro che dire
“D’accordo, basta che non invadi il mio territorio”.
“Per ‘tuo territorio’ intendi la tua camera da letto
che ovviamente è off-limits…a parte il fatto che non ci
metterei i piedi comunque, si sa mai chi potrei
incontrare…” Andrea aveva un’espressione divertita
sul viso.
“Poi Sirius non vive più da solo da alcune settimane” disse James.
“Davvero? E chi ha accettato di stare da lui?” Andrea guardò l’amico curiosa.
“Teddy Evans, è quel ragazzo che sta laggiù, quello coi capelli neri” rispose James.
Andrea spalancò la bocca “Ti prego, non dirmi che Black si è riprodotto!”
“No, sono simili ma non sono parenti” rispose Lily.
“Meno male, non so se sarei riuscita a sopportare due Black, ne
basta uno solo a mandarmi sui nervi” commentò Andrea.
Sirius fece finta di non ascoltarla, altrimenti avrebbero litigato come
al solito. Una cosa era sicura, Remus gliel’avrebbe pagata cara.
Come avrebbe fatto a sopportare quella specie di vipera? Ecco dove
doveva andare, tra i Serpeverde, non nei Corvonero. Il Cappello quella
volta aveva sbagliato clamorosamente. Sbuffò. Sapeva che da quel
momento era iniziata la battaglia BlackVSDavis. Chi l’avrebbe
spuntata?
Ricordava come se fosse ieri la prima volta che l’aveva
incontrata, nell’ufficio degli Auror, lei aveva appena finito gli
studi a Hogwarts col massimo dei voti.
Lui invece era Auror da ormai 10 anni.
Era il 23 novembre 1986. Stava
compilando delle carte riguardo all’ultima ispezione di Notturn
Alley fatta con Frank e James. Era annoiato a morte, aveva sempre
preferito l’azione al compilare inutili cartacce. In quel momento
la porta dell’ufficio si aprì lasciando entrare
l’allora Capo degli Auror, Steven Stebbins e una ragazza bionda
molto carina. I due si avvicinarono verso di lui. Dallo sguardo
spaesato della ragazza capì che era una nuova, gli sembrava un
po’ troppo giovane però…
“Andrea questo è Sirius
Black. Black questa è Andrea Davis, un nuovo elemento” li
presentò Stebbins.
“Piacere” borbottò
Sirius distrattamente stringendo la mano candida della ragazza che era
leggermente titubante.
“Tu sei il cugino di Dora?” chiese quella inaspettatamente.
Sirius a quel punto alzò lo sguardo e la guardò con più attenzione “Sì, perché?”
“No così, siamo molto amiche. Anche lei vuole fare il corso per Auror” Andrea arrossì leggermente.
“Che tu ovviamente ha fatto in tre mesi” disse Stebbins orgoglioso.
“Cosa?!” Sirius guardò la ragazza incredulo.
3 mesi? Come cavolo aveva fatto?
“È un elemento intelligente e molto valido” aggiunse Stebbins.
“Posso sapere in cosa di specifico?” chiese curioso.
“Strategie di guerra. È
veramente formidabile. Hai presente il piano che ha portato alla
cattura di tre Mangiamorte a Notturn Alley?”
Eccome se ci aveva presente, era
assolutamente un piano ben congegnato che non metteva a rischio alcuno
né la vita dei civili né quella degli Auror stessi.
“Beh, è tutta opera sua” trillò Stebbins felice.
Sirius la guardò a bocca
aperta mentre lei, per l’imbarazzo, aveva abbassato lo sguardo ed
era arrossita un pochino.
“Allora Davis, la tua scrivania
è quella di fianco a Black. Questo è un fascicolo dove
abbiamo scoperto ci sarà un attentato. Studia tutto e fa un
piano efficace. Ora vado, vi lascio lavorare” Stebbins era
così scomparso oltre la porta.
Andrea aveva preso il fascicolo, lo
aveva aperto e stava scrutando tutto con la minima attenzione. Sirius
le lanciò qualche occhiata di striscio, era molto scrupolosa, si
vedeva che notava anche il più piccolo dettaglio.
Nel lavoro era attenta a
professionale, nella vita era spiritosa e allegra, proprio come lui,
forse era per questo che non si sopportavano. Inoltre lei era stata
l’unica a tenergli testa oltre a James. Ricordava perfettamente
come, dopo due anni di punzecchiature varie, lei era arrivata nel suo
ufficio con una scatola grigia in mano.
L’aveva guardata confuso “E quella?”
“Me ne vado. Accompagno mia
madre in America a New York, non sta molto bene” aveva detto lei
raccogliendo le sue cose senza guardarlo.
“Mi dispiace” era riuscito solamente a dire.
“Stebbins a malincuore mi ha
concesso il trasferimento. Sai Sirius, credo che non ci rivedremo
più. Fammi solo un favore, salutami tutti gli altri, a me non
piacciono gli addii” disse con un sorriso stentato che non le
aveva mai visto.
“Ok. Diciamo che è stato divertente e insopportabile lavorare con te” Sirius cercò di sorridere.
“Lo stesso vale per me, eterno bambino” replicò Andrea sorridendo divertita.
“Ehi, allora tu sei…”
“Cosa?”
“Una eterna rompiscatole so-tutto-io” Sirius ghignò, sapeva quanto detestava essere chiamata così.
“Black, non costringermi a
tirarti addosso il barattolo delle matite, potresti farti molto
male…” Andrea lo guardò con espressione minacciosa.
Quella non era la prima volta. Era un miracolo se non litigavano per 36 ore…
Non era minimamente spaventato dalla
faccia irata della quasi ex collega. Diciamo che ormai c’era
abituato, dopo due anni…
“Beh io me ne vado. Diciamo che
è stato…interessante lavorare con te” Andrea prese
la scatola ora piena dei suoi effetti personali.
“La stessa cosa vale per me” Sirius le sorrise sornione.
“A mai più rivederci Black” lo salutò Andrea.
“A mai più rivederci Davis” Sirius la vide scomparire per quello che credeva essere per sempre.
Invece adesso era tornata solo per rendergli di nuovo la vita insopportabile…
Perché doveva essere così sfigato? Che aveva fatto di
male per meritarsi questo? Questa doveva essere stata tutta opera di
Walburga che anche da morta doveva rovinargli la vita. Quella vecchia
strega!
ANGOLO AUTRICE:
Ecco l'arrivo del nuovo
personaggio che mischierà le carte in tavola...questo capitolo
è più incentrato su Sirius ma il prossimo sarà
tutto su Harry e Ginny e il loro apputamento nel bagno. Che ne pensate
di questo capitolo? Andrea l'ho descritta identificandola con Reese Witherspoon.
Spero che questo chap vi renda il ritorno a scuola più
dolce...(anche se io sono a casa sia oggi che domani per bufera di
neve!)
Lady blue, Finleyna 4 Ever, Lily Evans 93, piccola_puffola, sihu, Prototipe_89, chichetta99, kia88oc, Miss Rainbow:
grazie per avermi perdonata e per aver recensito. Spero che questo
capitolo vi sia piaciuto e grazie anche per i complimenti!! Ciaooo!!
Baci!!!
Deidara: se lo dici tu
che sono stata abbastanza brava ti credo...stavolta sono stata rapida a
postare il capitolo che ovviamente spero ti piaccia. Qui si vede Piton
che entra in azione...povero, Silente non lo lascia in pace nemmeno
qui...dimmi che ne pensi anche del nuovo personaggio. Ciaooo!!
PrincessMarauders:
grazie, sono contenta di averti ispirato con la mia ff e che ti piaccia
così tanto! Che ne pensi di questo chap?? Ciaoo!! Baci!!!
ragazzasilenziosa:
sì, ho cercato di non farlo troppo sdolcinato perchè a me
non piacciono, mi fanno venire il diabete...diciamo che è una
mia piccola allergia. Sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso
capitolo, di questo cosa ne pensi? Ciaoo!! Baci!!!
erikappa: c'è un
motivo se Harry la baciata sul collo e non sulla bocca, lo capirai nel
prossimo capitolo incentrato su Harry e Ginny...cmq i baci sul
collo sono molto intimi e per loro due mi sembravano più
appropiati che dei semplici baci sulla guancia che si danno di solito
gli amici. Per quanto riguarda l'argomento di conversazione dei
Malandrini riguardava sia la faccenda di Remus sia l'appuntamento,
stanno cercando di capire chi è la misteriosa ragazza di Teddy
anche se per il momento sono in un vicolo cieco...ti piace questo nuovo
capitolo?? Ciaooo!! Baci!!!
Al prossimo capitolo
Nikki Potter
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