il giorno e la notte

di Directioner_0206
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CAPITOLO PRIMO
 

Una dolce brezza di fine Agosto scuteva le chiome dei grandi alberi della Foresta Proibita, le incombrensibili forme delle sottili nuvole facevano ombra sulla dolce, imponente, cara Hogwarts.                                                                    
La battaglia era ormai terminata, ognuno aveva continuato per la sua strada, senza piś preoccuparsi di Lord Voldemort o dei suoi Mangiamorte.
Harry e Ron erano diventati finalmente Auror anche senza aver finito gli studi. Al contrario, Hermione, aveva deciso di tornare ad Hogwarts per finire la scuola e per fare i M.A.G.O.
"Sei sicura? Con i voti che hai avuto puoi avere un ottimo incarico al Ministero senza problemi!" disse un giorno Ron, mentre ordinava da Madama Rosmerta tre bei boccali di Burro-Birra "No, Ron. Voglio andare ad Hogwarts, mi manca.." disse Hermione seccata "Ma Hermione! Non ci vedremo mai!" . In quel momento Madama Rosmerta gli portó i loro boccali. "Buonasera Ragazzi! In questi mesi ho letto i giornali, sono impazziti per questa storia. Complimenti soprattutto a te Harry! Allora, tralasciando questo argomento" disse madama Rosmerta notando il faccione rosso di Harry "Che avete deciso di fare? Tornate a Hogwarts?" "Beh, io ho deciso di tornare a Hogwarts per finire gli studi e poi..." Hermione si bloccó guardando la porta che si era appena aperta. Capelli di un biondo argenteo, occhi color ghiaccio, sguardo gelido. Era Malfoy. Si sedette in un tavolino sconfinato del locale e caccio fuori da una borsa dei libri, pergamena, penna d'oca. "Harry! Ron! Malfoy!" Harry, Ron e Madama Rosmerta si girarono nella direzione che indicava Hermione. "Quel lurido Malfoy!" disse Madama Rosmerta con uno sguardo schifato verso Draco "Se la sono svignata perchč temevano Voldemort! Ho saputo che tonerį ad Hogwarts, ma nessuno riderą pił alle sue battutine squallide. Nessuno vorrą piś lui!".                                                                                                   
Ron guardņ Hermione con un ghigno stampato sulla faccia "Ah! Sei voluta tornare ad Hogwarts č ti ritrovi Draco! Che bell'anno che passerai!" "E invece no mio caro Ron" disse Hermione ricambiando il ghigno "Questo, sarą un anno interessante"
Il primo settembre era ormai arrivato.                
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       
 Un venticello leggero scompigliava i lunghi capelli ricci e arruffati di Hermione che aspettava l'Hogwarts Express alla stazione di King Cross.  Il rumore del fischietto del capostazione non tardó a suonare, grandi e piccoli salirono sul treno sventolando le mani a propri cari. "Su Su! Salite! Stiamo per partire!" Hermione a queste parole scattņ e salģ sul treno e -per sua fortuna o sfortuna- tutti gli scomparti erano occupati da almeno 3-4 persone, tranne uno. In quello c'era solo una persona, il suo nemico pił grande. Draco Lucius Malfoy. Per quanto Hermione odiasse Malfoy doveva mettere da parte le divergenze per avere un viaggio pił o meno tranquillo. "Posso?" Draco le rispose di un cenno d'approvazione e poi ritornņ a leggere la Gazzetta del Profeta.
Dopo 4 ore di un monotono e silenzioso viaggio venne interrotto da una assurda e impensabile parola.. "Ehm... S-scusa..." Hermione alzó subito la testa dal suo libro e guardó Draco con la stessa espressione di quando aveva ricevuto la lettera di ammissione ad Hogwarts. "Come hai detto?" "Scusa! Per tutti questi anni ti ho presa in giro per via del fatto che sei nata-babbana... E alla fine tutte queste stupide idee inflittime dalla mia famiglia ci hanno portato alla rovina e all'essere scherniti da tutti..." 'Draco?! Che chiede scusa!? Č sicuramente sotto la maledizione Imperio' pensó Hermione "Ohw... Okay... G-grazie..." in quello scompartimento c'era talmente tanto imbarazzo da riuscirlo a toccare, peró da quelle parole uscģ un'animata conversazione che riuscģ senza alcun dubbio riavvicinó Hermione e Draco. Il giorno e la notte.
 

 





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