Non è divertente, senza Rei-chan

di Jordan Hemingway
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Non è divertente, senza Rei-chan

Storia scritta per l'evento del gruppo fb We are out for prompts, il prompt è di proprietà della promptatrice: Nagisa ha una nuova idea per reclutare membri e vuole che Rei lo aiuti


Ogni tanto Rei si domandava come sarebbe stata la sua vita senza Nagisa: il quadro mentale che si configurava all’istante era idilliaco. Niente distrazioni dallo studio. Nessuna persona a fargli trangugiare quel disgustoso panino dolce Iwatobi. Nessuna sceneggiata per convincerlo a prendere parte a progetti che definire “folli” era un delicato eufemismo.
Proprio come in quel momento.
“Ma, Rei-chan,” Nagisa lo supplicò con gli occhioni pronti a riempirsi di lacrime (Rei era sicuro che potesse piangere a comando e che se ne approfittasse in maniera indegna), “se non partecipi anche tu non sarà la stessa cosa!”
Rei si aggiustò gli occhiali sul naso e riprese a studiare, nel tentativo (vano) di ignorarlo. “Perché non chiedi a Makoto?” Propose, stando bene attento a non incrociare il suo sguardo, una mossa che non sfuggì a Nagisa, il quale afferrò il libro (matematica) e lo gettò dietro di sé, costringendo Rei a guardarlo dritto in faccia.
Una faccia che sembrava sul punto di scoppiare a piangere per qualche tragedia, notò Rei, già sentendosi vagamente in colpa.
“Mako-chan non è Rei-chan.” Spiegò Nagisa, con aria triste. “Senza Rei-chan non sarebbe divertente.”
E, sporgendosi in avanti fin quasi a sfiorare le labbra di Rei con le sue, aggiunse: “Non posso fare a meno di te, Rei.”
Al che le ormai precarie difese di Rei crollarono miseramente. “E’… E’ solo per oggi, vero?” Balbettò, scostandosi da Nagisa con il viso in fiamme.
L’umore di quest’ultimo mutò completamente. “Allora ci stai?” Esclamò allegramente, saltellando per tutta l’aula (fortunatamente vuota). “Sapevo che avresti accettato, Rei-chan.” Si congratulò, lanciando allo sfortunato amico un sacchetto di plastica con dentro alcuni indumenti. “Qui ci sono i volantini e il costume! Quest’anno recluteremo almeno venti nuovi membri per il club, me lo sento!” Affermò deciso, uscendo dalla classe per dare la buona notizia agli altri.
A Rei non rimase che osservare sconsolato il suo costume (che altro non era che uno Speedo colorato e un paio di ali da farfalla piene di lustrini) e i volantini (sicuramente frutto degli sforzi artistici di Haru), chiedendosi ancora una volta come sarebbe stato il suo mondo senza Nagisa.
Un mondo più tranquillo, senza dubbio. Ma, e qui scosse la testa per soffocare una risata, sarebbe stato un mondo incredibilmente deprimente, dopotutto.

 




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