Agorafobia

di CelesteIsOkay
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                                        AGORAFOBIA


Sei accucciata su te stessa, ti stringi, sai che non puoi farlo con nessun altro,
ti chiedi perché te. Tutto è così difficile, vorresti uscire e camminare libera fra le persone, ma non ce la fai. Perché la tua paura te lo impedisce.
 E allora piangi, come fai ogni giorno, e canti, per non sentirti più sola
di quello che sei. Continua, continua finché la tua voce non se ne andrà,
finché non smetterai di tremare, finché le tue lacrime non saranno più dolci.
Vorresti uscire e gridare al mondo che l'hai sconfitta, che ce l'hai fatta.
Ma lei è sempre lì, in ogni tocco che ti fa sussultare, in ogni abbraccio
che ti fa tremare; e tu non puoi fare nulla e ti isoli,
anche perché questo è quello che ha in serbo la vita per te.
Vorresti correre in mezzo alle campagne e alla folla, spensierata.
Ma la folla ti fa soffocare, ti vengono gli attacchi di panico,
e inizi a urlare, e rimpiangi di non essere al sicuro contro quella parete
su cui ti accucci.
Vorresti zittire la tua testa che ti dice di scappare, di andare il più lontano possibile dalle persone e rimanere sola, vorresti non sentire la paura nelle tue viscere, il nodo alla gola, il cuore battere all'impazzata.
Vorresti, per una volta soltanto, non avere paura.




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