Capitolo 6.5 - Titolo
Capitolo 7
Love hides in every little thing: ma comunque non lo ammetto
Mi
stiracchiai in mezzo alle coperte e socchiusi un occhio quando un raggio
di sole mi centrò in pieno volto.
Chi diavolo non aveva chiuso le tende, ieri sera?!
Ah. Io.
Sospirando, mi voltai a vedere come se la cavava Yuriko e, trovandola a
russare con una faccia da bimba indifesa, non mi preoccupai
più di tanto.
Quella mattina sarebbe cominciata nel migliore dei modi se non fosse
stato per il boom di ricordi che esplose nella mia mente.
Ed allora mi arrabbiai sul serio.
Facendo il minimo rumore e stando attenta a non svegliare Yuriko, mi
alzai, pronta e combattiva per affrontare l'Alsh del giorno.
Volevo finire la giornata con uno schiacciante "Yuki 2 - Alsh 0".
Uscita dalla porta, trovai una Kiyo fischiettante che mi
salutò con un gioioso "buon giorno" ed un sorriso a
trentaquattro denti.
Vederla placò un poco la mia ira, ma ero comunque arrabbiata.
Passai davanti un paio di porte, nel salotto ed arrivai in cucina, dove
trovai una tazza di thè fumante ed un biglietto.
Presi in mano il biglietto e lo osservai.
Era finemente piegato in quattro e la carta era leggermente rigida e
ruvida.
Rimisi il biglietto sul tavolo e portai con me la tazza da
thè.
Doveva sicuramente esserci un'errore, non poteva essere
indirizzato alla sottoscritta.
Alla fine del salotto, mi fermai.
Potevo tornare in camera e fare finta di nulla, o tornare la dentro e
prendermi una batosta.
"Quindi? Cosa facciamo,
Yuki?" chiesi a me stessa in un impeto di indecisione.
Alla fine, scelsi la più ragionevole.
Mi voltai e tornai in cucina a prendere quel maledetto biglietto.
La carta ruvida e leggermente pesante faceva uno strano effetto al
tatto, come qualcosa di molto antico.
Aperta una sola metà, trovai il mio nome scritto in una bellissima
calligrafia elegante e antica.
Come piaceva a me.
Con coraggio, spiegai anche l'ultima metà del bigliettino,
trovandovi scritto nel centro solo poche righe.
"Signorina
Elizabeth.. ho
lottato invano e non c’è rimedio.
Questi mesi
trascorsi sono stati un tormento, sono venuto a Rosings con lo scopo di
vedervi, dovevo vedervi!
Ho lottato contro la
mia volontà, le aspettative della mia famiglia,
l’inferiorità delle vostre origini,
il mio rango e
patrimonio, tutte cose che voglio dimenticare e chiedervi di mettere
fine alla mia agonia"
Al momento rimasi molto stordita dalla cosa.
Non riuscivo minimamente a capire che cosa diavolo significasse quella
frase, e non mi ricordavo nemmeno di averla mai letta.
Accuratamente, richiusi il bigliettino e lo posizionai esattamente dove
lo avevo trovato.
Prova inconfutabile che non lo avevo nemmeno letto.
"Sè! Col
cavolo!"
Tornai tranquillamente in camera e aspettai che Yuriko si svegliasse,
scossa ancora da ciò che era appena successo.
Erano circa le quattro del pomeriggio quando, in fretta e furia,
eravamo pronte per tornare a casa.
Volevo casa.
ESIGEVO casa.
Salutammo Kiyo, mentre mi guardavo intorno per scovare un qualche Alsh
da evitare, ma non vi era traccia di lui.
Diamine, mi ero presa un così grosso spavento!
«La prossima volta vedi di andarci con più calma e
avere dei riflessi un po' più decenti. Ma dico, l'istinto
non ti diceva nulla?!»
Lei mi rispose con una risatina sbadata ed io feci finta di mettere il
broncio.
Arrivate all'hotel, feci una
corsa veloce nella mia stanza a raccattare la mia roba, feci una veloce
telefonata al capo per farci venire a prendere e scesi... praticamente
volando.
Con un taxi arrivammo alla stazione e salimmo, pronte per tornare a
casa.
Seduta verso il finestrino, guardavo per la millesima volta il
paesaggio mentre il ronzio della voce di Yuriko che mi raccontava
cos'era accaduto, mi entrava da un orecchio e mi usciva dall'altro.
Mi strinsi un po' di più nella giacca che mi ero messa,
avevo improvvisamente più freddo del solito e rimasi
sorpresa quando le mie dita tastarono qualcosa di familiare ma estraneo.
Yuriko si fermò quasi immediatamente quando estrassi il
bigliettino dalla tasca della giacca.
Era identico a quello della mattinata, la copia esatta.
Un fischio partì da una sogghignante Yuriko.
«Te. Lo. Avevo. Det-to!»
«Taci.»
«Heee!!! "Love is in the Air, Baby!"
Sento profumino di rose rosse, all'orizzonte!»
«Ta. Ci»
Dopo aver cercato di zittire Yuriko per una buona mezz'ora (anche se,
in realtà, dovevo ammettere che si era autozittita quando ero
diventata rossa come un pomodoro), aprii il biglietto delicatamente, ma
solo una metà.
Pensavo fosse quello della mattinata, ma al suo interno, questa volta, non c'era scritto il mio nome.
«Sarà caduto
per sbaglio nella tasca della giacca, non sarà nulla
d'importante»
«Da'
quà!» mi disse lei strappandomelo di mano e
aprendolo del tutto.
«Eh?»
disse lei guardandolo sbalordita «Si
può sapere cosa vorrebbe dire?»
Sapevo che lo aveva fatto apposta.
Io lo sapevo.
Eppure ci ero cascata come un'allocca.
«Cosa vuol dire
cosa?» dissi prendendole il biglietto dalla mano.
Era scritto con la stessa calligrafia elegante di quello della
mattinata, ma questo recitava un'altra frase.
Ci misi poco per leggerla, ma non parlai per qualche minuto,
finché non fu Yuriko a parlare per prima.
«Yuki...?» mi
chiese preoccupata Yuriko «Stai...
stai bene?»
«Sì,
perché?»
«Yuki, tu... tu... stai
piangendo...»
«Lo so»
"Dubita
che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la
verità sia mentitrice, ma non dubitare mai del mio amore"
/*Note
del Testo*/
Nel primo bigliettino
ho citato le parole di Darcy de Orgoglio e Pregiudizio;
Nel secondo biliettino ho citato l'Amleto di Shakespiere (Atto II, Scena II)
/*Note
d'Autore*/
E dopo tempo immemore, ecco anche il capitolo 7!
Ce n'è volutodi tempo, eh?
Ma almeno, sono abbastanza soddisfatta, constatando che sono nella
settimana antecedente gli esami (partono il 17), fra un po' faccio 19
anni (non voglio invecchiare é_è) e che sono una
maturanda in crisi con la tesina e con gli esami in generale.
Però c'è un lato positivo.
Almeno ho più tempo.
Aaaad ogni modo, tornando a noi, questo capitolo l'ho scritto
un po' di getto, facendomi prendere dai feels e dalle
emozioni ( xD ) e senza una musica in particolare.
Però se la volete ve la cito, alla fine quella dannata
canzone la trovo sempre xD
Kiss
while your lips are still red - Nightwish
He, un grazie alla mia adorata mamma per questa meravigliosa canzone!
Baci,
ღ
Kurokage
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