primo chappy giusto bollicina
Ciao
ragazze!! Allora,e così passo da commentatrice passiva a scrittrice
attiva....a parte questo non ho molto da dire(-.-"),spero solo che vi
piaccia ed inizio sin da questo primo chappy a ringraziare Potterina
Weasley che ha supervisionato ogni singolo capitolo.Detto questo vi
lascio...baci!!
Kry
Capitolo 1
Era
una calda mattina di giugno,il sole era alto nel cielo ed emanava un calore che
faceva invidia al battente sole africano,insomma faceva davvero,ma davvero
molto caldo. Seduta su una panchina dell’aeroporto di Los Angeles una ragazza
di nome Kate attendeva impaziente l’arrivo di un taxi, un bus o un qualunque
altro mezzo capace di portarla a casa della madre, circondata dai suoi tre
grandi bagagli rosa shocking. Kate era una ragazza piuttosto strana, dato che per
quanto potesse essere dolce era capace di trasformarsi, all’occorrenza, nella
persona più maliziosa e (scusate per il termine) stronza del mondo. Ora, è
importante sottolineare che lei un giorno su trecentosessantacinque era dolce,
mentre gli altri trecentosessantaquattro era stata, almeno fino ad ora,
prevalentemente stronza (scusate di nuovo)e maliziosa. Chiarito questo punto,
andiamo avanti. Kate era lì,seduta su quella panchina, impaziente e ormai
stufa, quando lo vide. Era lui, non poteva sbagliarsi, era davanti a lei… era
grande… era giallo… era UN TAXI!!Kate inizio a correre trascinandosi dietro con
insospettabile forza i suoi tre bagagli.
Era ormai a pochi metri dall’auto, pensava di avercela fatta, era raggiante, e
con un gran sorriso poggiò la sua mano sulla maniglia della porta… ma, quando
ormai credeva di aver vinto – sotto quel cocente sole la gara per trovare un
taxi libero era senza esclusione di colpi – ora che già assaporava il pensiero
dell’aria condizionata, si accorse di avere una mano piuttosto grande e con una
fedina all’indice,sicuramente di un uomo date le dimensioni,sopra la sua. Si
girò verso questo qualcuno(molto arrabbiata,posso aggiungere) e gli disse con
fare altezzoso
-Ehm…scusa,ma questo taxi l’ho visto prima io!!- al che, questo
misterioso lui gli rispose con lo stesso tono
- Guarda bella che noi l’avevamo
visto sin da laggiù- disse indicando una zona remota e lontana
–Sentite,state
calmi tutti e due- intervenne allora un
riccio con enormi occhi verdi che faceva passare da Kate,all’altro ragazzo –
forse un suo amico o suo fratello, chissà, pensò la ragazza – Poiché nessuno
dei due sembrava voler lasciare la presa, il riccio continuò - Facciamo così,
entriamo tutti quanti ed accompagniamo la nostra nuova,ehm…”amica” per prima e
poi scenderemo noi…giusto??- aggiunse guardando l’altro ragazzo e un altro
riccio ancora, che Kate non aveva ancora notato.
La ragazza dal canto suo era
ancora sotto effetto di quei magnifici occhi verdi che fissavano ora quelli
grandi ed azzurri di lei,ora quelli scuri dei due fratelli accanto a lui -Ehi…ehi…ci
sei??-chiese preoccupato il ragazzo che aveva catturato i suoi pensieri
– Si si
- disse quando si fu ripresa da quell’effetto così strano provocato dallo
sguardo di quel bel ragazzo. Intanto, l’altro fratello, quello che voleva
entrare a tutti i costi nel taxi, continuava a osservare Kate, notando con una
punta di irritazione – ancora non capiva perchè – gli sguardi che lei lanciava
al suo fratello maggiore
[Sguardi piuttosto..bizzarri]
pensò con la mano ancora
sopra quella di lei,una mano candida,con delle unghie perfettamente
frenchate(se questo termine esiste)continuò a pensare il liscio –Ok??Allora va
bene per te??- Kate,d’altro canto,non aveva seguito molto la faccenda, ma quel
poco che aveva sentito bastò a farla accettare quella strana proposta. Così il
taxista fece entrare,non con molta facilità,le tre valige di Kate più le
diciamo cinque di quei tre fratelli. E meno male che il taxi era uno di quelli
grandi, a otto posti. Una volta sistematesi dentro la macchina, tutti e tre
dietro, nessuno di fianco al taxista, cominciarono a chiacchierare .- Io sono Kate, e voi? - – Io sono
Kevin – esclamò il ragazzo il cui sguardo era ancora oggetto dei pensieri di Kate. – Io Joe! – disse quasi
subito dopo l’altro ragazzo che, a differenza dei fratelli, aveva i capelli
incredibilmente lisci – E io Nick – si presentò l’altro riccio, che doveva
essere il più piccolo dei tre...
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