E' giusto così

di PanS
(/viewuser.php?uid=848370)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Sono catapultato in questa dimensione piacevole.
Mi alzo dalla panchina, barcollando, è come se stessi prendendo il volo. Mi sento così leggero, puro, senza alcun peso sulle spalle, come un bambino privo di preoccupazioni. Questo vento notturno che mi accarezza mi fa sentire in cielo, parte di lui, mia parte essenziale. Ho davvero un corpo? Sembra tutto così superfluo quando ti senti in sintonia con ogni cosa.
Sorrido, rido, guardo in alto mentre bevo un altro sorso della mia bevanda alcolica. Una via di fuga? No, un vero privilegio. 
Privilegio di sentirsi compresi per un attimo, di sembrare quasi una persona normale, illudendosi di essere felici. E' un breve effetto, ma me lo voglio godere fino all'ultimo. Mai sentirò questa spensieratezza, unica emozione che può darmi l'alcool, mio migliore amico. 
Non è sbagliato voler essere felici. 
Non è sbagliato frenare i pensieri inarrestabili.
E mi ritrovo in questa via isolata, senza alcuna bocca capace di disturbare la mia quiete trovata per chissà grazie quale miracolo. Solo un miagolio. Solo un sospiro.
Prima o poi imparerò a convivere con la mia mente, ma adesso, amico mio, pensaci tu. 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3152602