Le avventure di Sherlock Holmes, il tocco finale |In sospeso|

di Robynn
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Dal testo:





Era una gelida notte di febbraio. Il cielo era grigio e cupo, coperto di nuvole che non permettevano alla luna di brillare.
La piazza vicino Baker Street era deserta, nemmeno i cani girovagavano a quell'ora.
Sherlock camminava nell'oscurità, assorto nei suoi pensieri indecifrabili. In quel buio, in quel silenzio, sembrava non avesse timore; guardava le piccole piastrelle rosse rovinate dal tempo.
Voleva a tutti i costi prendere il killer, vedere il suo volto, vedere quale essere umano poteva uccidere con tanta indifferenza un suo simile.
Il detective si fermò. Sapeva le sue mosse e conosceva il suo piano. Erano al centro della piazza, immobili, uno di fronte all'altro: nessuno voleva destare quel momento tanto atteso. Il leggendario Sherlock Holmes stava per svelare ogni mistero, concludere il caso una volta per tutte.
Poi, quel silenzio fu interrotto allo scoccare della mezza notte dal grande Big Ben. Le lancette dell'orologio erano perfettamente allineate: un tocco, due, tre. Si sentì un forte rumore provenire da ovest, in direzione del ponte. Nell'aria si sentiva odore di fumo, ma Sherlock non si mosse da lì, nonostante vedeva le fiamme diventare sempre più alte, risvegliando la città.
In quella fredda notte di Londra scoppiò l'inferno.




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