Nicole

di Mama Holy
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Nicole

Nicole

 

Apro piano gli occhi e mi ritrovo in una stanza scura e vuota con una sola finestra aperta nascosta da una lunga, vecchia e spessa tenda che lascia entrare l’aria fredda della notte provocandomi alcuni brividi...

 

Nell’aria posso sentire  l’odore abbastanza forte della muffa che consuma la carta da pareti della stanza, una volta doveva essere stata molto bella.

Ancora in parte incosciente provo a muovermi ma non ci riesco (che succede?) mi guardo; sono legato ad uno dei muri con le mani sopra la mia testa e le gambe che toccano terra ma le cui caviglie sono anch’esse legate da delle cinghie al muro.

Provo a parlare ma non riesco nemmeno a dischiudere le labbra e la sola conseguenza di questo è un dolore forte come se fossero trafitte da qualcosa, come se fossero cucite

 

Spalanco gli occhi spaventato ed inizio a guardarmi intorno andando nel panico; (calmati!) sudo e continuo a guardarmi intorno, mi costringo a chiudere gli occhi  (Pensa!)

 

 Come sono arrivato qui?

 

Ricordo che mi stavo dirigendo a casa dopo una serata di divertimento passata con i miei amici. Ero leggermente ubriaco e mentre camminavo tra i miei pensieri ho visto qualcosa camminare sul marciapiede nella direzione opposta alla mia…

Era….era…una donna, si era una donna con una lunga gonna

Questo particolare aveva subito attirato la mia attenzione e avevo strizzato un po’ gli occhi per guardarla meglio e ci riuscii quando passò sotto un raggio di luce: era vestita con un vestito nero e bianco con le maniche grigie molto simile a quei tipici vestiti del  800

La gonna era lunga fino a terra con alcuni ricami verso la fine di essa, la vita era stretta e le maniche erano un po’ larghe sui polsi coprendo le mani con cui reggeva un piccolo ombrello per il sole di colore grigio con alcuni fiocchetti bianchi e dei merletti neri..

 

I suoi capelli erano di un rosso fuoco, tenuti legati in una cipolla disordinata da cui scappavano solo poche ciocche che gli ricadevano sulle spalle arrivandole fin sotto la pancia, in fine aveva una collana a collare di tessuto tutto lavorato con un medaglione al centro con disegnate quattro rose blu su uno sfondo nero.

 

L’ho fissata per un bel po’ incuriosito ed attirato anche dal suo bell’aspetto anche se mentre camminava, ancheggiando appena, teneva il viso basso…

A quel punto ho iniziato a camminare sempre più piano fino a fermarmi guardando la sconosciuta e bella donna dai capelli rossi; volevo vedere il suo viso.

 

Rimasi così fermo ad ascoltare il suono dei suoi tacchi sul marciapiede finché esso non si arrestò e io non me la ritrovai davanti.

Alzò piano il volto e mi sorrise appena in modo dolce aveva gli occhi di color marrone scuro ed il suo viso era pallido e le labbra rosse avevano come dei piccoli buchetti appena sopra e sotto di esse.

 

 

Poi i miei ricordi si riagganciano a quelli di quando ho aperto gli occhi…

 

All’improvviso sento un forte brivido che mi attraversa la spina dorsale ed inizio a sentire un rumore di passi…i suoi passi

Mi fisso sulla porta chiusa della stanza mentre sento la paura salire.

La maniglia si abbassa e la porta si apre pian piano cigolando lasciando entrare la donna che si richiude la porta alle spalle

La guardo terrorizzato e vorrei chiuderle il perché di tutto questo, ma posso solo fissarla.

Mi viene incontro piano con la stessa andatura appena ancheggiante e con un’espressione assolutamente neutra in cui riesco comunque a percepire un odio interno, nascosto

La stanza si fa più scura ed intorno a lei vedo apparire vari fantasmi, donne precisando; sono vestite come lei con i lunghi capelli rossi che risaltano sul grigiore del resto dei loro corpi di fantasmi

Riporto lo sguardo sulla donna terrorizzato ed ecco che la vedo cambiare aspetto; le spuntano due corna nere dai capelli rossi, i suoi occhi si fanno completamente neri e le appaiono varie linee, anch’esse nere, che partono dagli occhi e scendono sulle guance come spaccature su una terra arida.

Non si ferma e continua a venirmi incontro mente i fantasmi già mi circondano e mi sfiorano il viso guardandomi con espressioni di odio puro.

Sprofondo nel panico più totale e vorrei chiedere aiuto mi guardo intorno in modo frenetico ma non incontro altro che i vari fantasmi che mi circondano (maledizione!); i suoi passi si fanno vicinissimi e quando si fermano sento alcune lacrime rigarmi le guance (non voglio morire non voglio!)

Alzo lo sguardo e lei è lì vicinissima a me e mi fissa, alza una mano ed ora riesco a vedere che metà della falange delle sue dita non ha carne ma solo ossa bianco latte che si allungano diventando affilate come coltelli…

Tremo di terrore e la guardo con occhi umidi e sgranati che chiedono pietà, ma i suoi non cambiano rimanendo impassibili e l’unica cosa che fa è puntarmi contro una delle due mani che fa penetrare di poco nella mia pelle.

Il dolore mi si espande per tutto il corpo mentre la sento muovere le dita come se stesse ritagliando carta, vorrei gridare ma l’unica cosa che mi esce e un mugugnito basso.

Le lacrime diventano il doppio e mi appannano la vista mentre tendo ogni muscolo sentendo il dolore salire sempre di più

Posso sentire le sue mani scendere dalla parte superiore del mio petto fino al mio ombelico, dividendo la parte superiore del mio corpo in due lentamente mentre il sangue caldo mi sporca i vestiti e la pelle.

Vedo il colore cremisi di quel liquido e inizio a sentirmi impazzire perdendo pian piano la concezione della realtà.

Le dita si spostano e lentamente mi forma due rettangoli che occupano tutto il mio petto e la mia pancia…

A quel punto le allontana e mi sento come più rilassato mentre il mio cervello si illude che sia tutto finito ma è solo un secondo poiché subito dopo porta la mano destra, che al contrario dell’altra è normale, a prendere un lembo della mia pelle strappandolo via come fosse vecchia carta da parati

Mi agito per quello che posso lamentandomi, piangendo e cercando di urlare per trovare uno sfogo a quel dolore insopportabile che mi conduce lentamente alla pazzia

Fa lo stesso lavoro con l’altro pezzo di pelle e lo butta per terra in una pozzanghera rossa guardandomi il petto ormai scoperto da cui posso vedere tutti i miei stessi organi.

A quella vista mi sale il vomito che mi esce appena dalle labbra scendendomi sul collo; la mia sanità mentale sta venendo distrutta pezzetto per pezzetto…

Sono appena cosciente ora e sento il mio cuore battere sempre di meno e il mio cervello iniziare a smettere di pensare, iniziare a svuotarsi (…finalmente è tutto finito…)

Con gli occhi vuoti e semi chiusi la vedo avvicinarsi sempre di più; le sue labbra cambiano in un piccolo e dolce sorriso pur sempre terrificante, mi porta una mano alla guancia e la accarezza piano inclinando appena il volto mentre io tremo di paura sperando solo che tutto finisca.

Vede la mia paura e sorride di più avvicinandosi fino a baciarmi posando le sue labbra rosse sulle mie bianche per la grande perdita di sangue

 I miei occhi si chiudono piano e l’ultima cosa che vedo è il medaglione; le rose sono diventate rosse e al centro di ognuna di esse appaiono dei teschi….

 Sento la vita venirmi risucchiata via lentamente, e glielo lascio fare.

E ora tutto è finito, tutto si fa bianco.

 

 

 

 

Per un secondo………..

La vita è finita ma l’inferno è appena cominciato per l’anima donata al demone





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