The Lord

di Deppenders
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-Fa silenzio- Mi volto verso Peter con gli occhi spalancati mentre trattengo il respiro.

-Lo hai sentito anche tu?- Mi chiede lui, con gli occhiali sulla punta del naso e i capelli madidi di sudore schiacciati sulla fronte.

Gli faccio segno di stare zitto e tendo l'orecchio per cercare di capire da dove provenga il rumore. Quella risata agghiacciante... un brivido mi percorre la schiena ma sono sicuro al 100% che la colpa non sia del freddo penetrante della grande dispensa in cui ci troviamo.

Controllo l'orologio: 02.30, questo significa che siamo in questo dannato hotel da 4 ore e che abbiamo perso gli altri da quasi un'ora.

Alle mie spalle, all'improvviso, vi č un rumore assordante che mi mette subito in allerta. Mi volto di scatto verso la fonte del rumore, tenendo il coltello fermo nella mano, pronto a colpire se necessario. Ma voltandomi trovo solo Peter, bianco come un cadavere per lo spavento.

-S-sono inciampato, s-scusa- balbetta, guardando poi verso il disastro che ha combinato. Alzo gli occhi al cielo vedendo i barattoli di latta sparsi sul pavimento. Non faccio in tempo a girarmi che la sento di nuovo. Una voce femminile, dolce ma allo stesso tempo terrificante. Poteva appartenere ad un'adorabile bambina... peccato che non ci fosse nessun altro nella stanza oltre a me e Peter e l'hotel The Lord era ormai chiuso da 16 anni.





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