Aries e Libra

di Phoenix12
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Note:  i pensieri di Genbu nel momento della sua morte, nella battaglia contro Pallas
Parole: 332
CAP. 2 RIMORSO

“Fin dal principio il mio obiettivo è stato l’uomo dietro questa spada! Hiperion, porterò la tua spada con me!”
Colpisco la spada con tutte le mie forze, ma riesco solo a scheggiarla.
Non fa niente, perché questo basta per salvare tutti quelli che si trovano qui. Quello è l’importante.
La spada scompare, probabilmente torna dal suo vero possessore.
Kouga da il colpo di grazia ad Aegir, i pallasite si ritirano. Abbiamo vinto.
I giovani Saint mi si fanno tutti intorno, un colpo di tosse mi scuote tutto il corpo. La spalla fa male. Vedo tutto sfocato e i suoni sono ovattati.
Sto per morire, me lo sento. Questo è il destino di un Saint:  morire in battaglia.
Com’è triste il destino. Eppure, è l’unico modo per trovare un po’ di pace; niente guerre, nessuna divinità che cerca di distruggere la terra e l’umanità.
 Eppure, non voglio morire.. perché così non ti rivedrei più, Kiki.. sento che è sbagliato..
“Un giorno darai la vita per ciò in cui credi. E, così facendo, non avrai rimorsi.”
È così che diceva, giusto, maestro Dokho?
Già… dare la vita per ciò in cui credo.. ho dato la vita per i giovani Bronz Saint, per il bene di Palaestra.
Eppure un rimorso ce l’ho… è morire senza rivederti un’ultima volta, Kiki… mi dispiace, avrei preferito rimanere insieme a te.. è questo il mio rimorso: lasciarti solo, non rimanere al tuo fianco.
Una fitta di dolore gli mozzò il fiato, strinse gli occhi per non urlare.
Guardò un ultima volta i Bronz Saint spiegandogli del cosmo definitivo, l’Omega.
Una stella cadente attraversò il cielo, come una lacrima della notte.
Chiuse gli occhi con l’ultima immagine di un ragazzo con i capelli castano-arancioni e gli occhi viola ametista. Un dolce sorriso gli allargava le labbra.
Perché è così che se lo sarebbe sempre ricordato, sorridente, vivo.
Senza sapere che al grande tempio, all’entrata della prima casa, il sorriso era scomparso dalle labbra di Kiki, lasciando posto alle sue lacrime.





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