Saluto i bambini della mia classe.
Loro non sanno ancora quel che io, Luigia Ciappi, ho deciso di fare…
Voglio abbandonare il mio lavoro di maestra, qui, a Firenze, per arruolarmi.
Sì.
Esatto.
Arruolarmi, come soldato.
Lo so: sono una donna. Non potrei.
Ma… non voglio rimanere qui. In una città che, probabilmente… presto sarà attaccata.
Voglio combattere, come fanno gli uomini.
Voglio farlo, perché sono una guerriera.
Perché siamo tutti uguali.
Ed un giorno gli uomini lo capiranno.
Taglio i miei biondi capelli, indosso la divisa grigio-verde… e m’intrufolo fra i soldati del 127° reggimento fanteria.
Mi addestrano. Mi armano. Mi spediscono sul treno diretto al fronte.
E non si accorgono che sono una donna!
Ce la farò: combatterò. Dimostrerò che le donne possono.
Uno dei miei commilitoni mi fissa.
Nota le mie labbra accese. Le mie mani delicate. I miei tratti non del tutto maschili…
Mi tradirà?
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