OTP: King & Queen

di Akemichan
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Frustrata
 

Avrebbe dovuto esserci ormai abituata, ma ogni volta Rufy compariva con al seguito gente più strana e più assurda della volta precedente da lasciarla sempre senza parole. Certo che avere così tanti alleati era solo positivo in previsione di una futura lotta contro Kaido o Big Mom, però non poteva fare a meno da sentirsi frustrata dalla situazione.
O forse, come aveva non troppo velatamente insinuato Robin, il motivo del suo fastidio non aveva nulla a che fare con l'assurdità dei personaggi che si erano alleati con loro, ma solamente dalla reazione di uno di loro in particolare. Sì, lui, Bartolomeo il Troll, che si era gettato ai suoi piedi chiamandola cerimoniosamente "Regina dei Pirati". E, sfortunatamente per lei, il motivo di quel soprannome non era dovuto né al suo aspetto, né al fatto che un giorno sarebbe stata milionaria, ma perché Bartolomeo era convinto che lei fosse la donna del Capitano. Del futuro Re dei Pirati.
E sì, questa cosa la infastidiva.
Certo, Rufy era il suo capitano, la persona che probabilmente rispettava di più al mondo e per cui avrebbe dato la vita, ma ciò valeva per ogni membro della ciurma. Non vedeva per quale motivo un estraneo avrebbe dovuto arrivare e assumere cose diverse dalla loro relazione senza nemmeno conoscerli. Perché lei era la Regina e Robin poteva andarsene in giro ad avere schiavi? Non era giusto.
Bene, decise, avrebbe dovuto far cessare quelle chiacchiere. Magari il fanclub di Rufy avrebbe finito per ampliarsi - anzi, era certa che sarebbe successo, a giudicare dalla quantità infinita di gente radunata - ed era meglio mettere le cose in chiaro fin da subito.
Così, prese la prima occasione di beccare Bartolomeo da solo, senza che fosse impegnato a sbavare su uno dei suoi compagni, per afferrarlo per il collo e trascinarlo lontano dalla festa per parlargli in privato. Bartolomeo aveva cercato di opporsi, prima di accorgersi che si trattava di Nami, e quindi di iniziare a piangere come una fontana articolando discorsi sconnessi sul grande onore che provava ad avere un colloquio in privato con la Regina dei Pirati.
Questa cosa la fece irritare ancora di più.
«Perché devo essere proprio io la Regina dei Pirati?» sbottò, seccata. «Perché non Robin, ad esempio?» Non riusciva a capire su che base un perfetto estraneo fosse giunto alla conclusione che lei e Rufy stavano assieme. Non c'era nulla che potesse suggerire ciò, proprio nulla. Non era nemmeno l'unica donna in ciurma, appunto.
La menzione di Robin fece venire a Bartolomeo gli occhi brillanti. «Robin è una mistress... Vorrei tanto essere suo schiavo!» esclamò. «Nami-sama, sarebbe così gentile da metterci una buona parola per me...?»
L'occhiata di Nami fu più che eloquente a fargli capire che non era il momento di concentrarsi su di lui, o di essere così esaltato per la situazione. Si asciugò la faccia dal moccico con la manica della giacca e assunse un'espressione seria, che era rara a vedersi.
«Non è mai stato detto che lei e Rufy-senpai siate una coppia, è vero» affermò. «Le chiedo scusa se sono stato offensivo ad assumerlo, però...» Esitò un attimo. «Ho letto molte cose, su di voi. Vi ho seguiti da sempre, fin dai tempi di Logue Town. E come Zoro-senpai è sempre stato alla destra di Rufy-senpai, lei è sempre stata al suo fianco, un passo indietro, ma senza distogliere gli occhi da lui. Mi è venuto spontaneo considerarla la Regina, che è sempre a fianco del Re.»
Nami aveva spalancato gli occhi, durante quel discorso. Bartolomeo poteva sembrare, per la maggior parte del tempo lo era, un idiota e un esaltato, ma non si poteva negare che quello che aveva appena detto non era altro che la pura e semplice verità. Lei sarebbe stata sempre al fianco di Rufy, qualunque cosa fosse successa, per proteggerlo e aiutarlo per la realizzazione del suo sogno.
Solo in un'occasione non era stata presente, alla morte di suo fratello Ace, e il pensiero ancora la faceva star male. Aveva giurato a se stessa che non sarebbe successo mai più. Non avrebbe lasciato il fianco di Rufy, avrebbe pianto, riso e sognato con lui fino a Raftel.
Non sapeva dire se questo faceva di lei la Regina dei Pirati o solo qualcuna che amava Rufy con tutto il suo cuore, ma forse era un titolo con cui poteva convivere.
«Be', d'altronde...» affermò, con un sorriso divertito. «Senza di me non potrebbero andare da nessuna parte, quindi se c'è qualcuna che merita di essere la Regina, quella sono io.»
«Assolutamente, Mia Signora!» esclamò Bartolomeo, che era tornato in modalità fanboy. In cuor suo, tra l'altro, aveva la certezza - e la cosa lo riempiva d'orgoglio - che anche Rufy-senpai fosse d'accordo con loro.

***

Volevo assolutamente scrivere una storia con la reazione di Bartolomeo a Nami. E' un mio headcanon stupido che il motivo per cui Nami non sia a Dressrosa sia proprio questo, Oda non può permettersi di farli icontrare XD Non è venuta come speravo, doveva essere divertente e non sono sicura che la sia, e non sono nemmeno del tutto sicura che sia attinente al prompt di oggi, ma boh, alla fine questa è XD




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