Zevran II
Listen to the inner soul
of the Crow
“And
I will find the enemy within
Because
I can feel it crawl beneath my skin.”
Breaking
Benjamin, Dear Agony.
Si svegliò
di soprassalto, le dita stringevano le coperte di quell'improvvisato
giaciglio.
Rivoli di sudore colavano sul viso e un brivido gli percorse la
schiena, memore dell'incubo.
«Rinna...» sussurrò, certo che nessuno
potesse udirlo.
Il volto della giovane, che assicurava di non averli traditi, non lo
abbandonava un attimo; lo sguardo implorante di quella ragazza
così mortalmente
bella e intelligente era sempre
lì, nei suoi pensieri, sia da sveglio sia quando provava a
dormire.
Se fosse esistito davvero un Creatore, pensò, allora Egli
gli avrebbe dato ciò che cercava l'indomani: avrebbe
sconfitto il vero nemico, da sempre nella sua carne.
Avrebbe scontato la sua colpa, lasciando che i rimorsi scomparissero,
come la sua esistenza.
“I'll
give you the last word
It's
alright... it's alright... it's alright.”
Imagine
Dragons, Leave Me.
Era pronto, sentiva
l'adrenalina scorrergli nelle vene, l'eccitazione era palpabile.
Si umettò le labbra, pregustando l'azione di quella
disperata impresa suicida; Zevran sapeva che se i Custodi erano
sopravvissuti al massacro di Ostagar, non erano così deboli
e sprovveduti come sosteneva Loghain e questo non poteva non fargli
piacere.
Sebbene questa volta non ci fosse l'intenzione di portare a casa salva
la pelle si sarebbe comunque divertito a giocare coi nemici di un uomo
che avrebbe pagato molto bene i Corvi a lavoro ultimato; uno dei suoi
bersagli era una donna, se gli avesse implorato di risparmiarla avrebbe
potuto...
Mai avrebbe immaginato, una volta risvegliatosi, che lei gli avrebbe
permesso di vivere ancora.
“Is
this the end of everything?
Or
just a new way to bleed?”
Evanescence,
New Way to Bleed.
La prima cosa che vide
al suo risveglio furono degli stivali di cuoio molto vicini al suo
viso; alzando poi lo sguardo capì che appartenevano a una
giovane donna che teneva le braccia incrociate al petto, mentre lo
fissava.
Era corrucciata, ma sembrava disposta al dialogo.
Non si aspettò nulla di quello che la Custode fece, a
partire dall'accettare la sua proposta di servirla fino al curarlo.
Si chiamava Sheridan, era una maga.
Sorrise, dicendogli che sarebbe guarito in fretta.
Zevran notò la stanchezza di lei nell'averlo aiutato,
Sheridan cercava di non darlo a vedere.
Lo sguardo compassionevole della giovane bruciava però
più degli incantesimi di fuoco che lo avevano ferito.
Sanguinava nell'animo, ma nessuno poteva vederlo.
“You
can
touch the sunrise,
feel
the new day enter your life.”
Duran
Duran, (Reach up for the) Sunrise.
Aveva passato i primi
giorni con quella compagnia cercando di analizzare i caratteri di ogni
membro, provando a integrarsi usando il suo fascino e il suo sorriso
più seducente in ogni occasione.
Si era reso conto che c'erano alcune piccole inimicizie nel gruppo e
concordava con Morrigan sul fatto che Alistair fosse un emerito idiota.
Tutti parevano dubitare di lui e non li biasimava.
Quando Sheridan gli porse i guanti di fattura dalish non credette ai
suoi occhi: era davvero un regalo, per lui.
Non ne aveva mai ricevuto uno e lei non chiese nulla in cambio.
Non era abituato nemmeno a questo.
Sentì un tenue calore al petto, come quello dell'alba che
stava sorgendo.
“Indestructible
Determination
that is incorruptible
From
the other side, a terror to behold
Annihilation
will be unavoidable.”
Disturbed,
Indestructible.
«Lasciate
quei Prole Oscura a me» disse Sheridan calma, gli occhi che
le brillarono animati da una viva fiamma distruttiva.
Ben presto i nemici furono un cumulo di cenere.
«Alle volte mi dimentico che è così
giovane e...»
«E? Su, Alistair, prosegui» sentenziò
sibillino osservando di sottecchi il rossore del guerriero.
«Quando combatte è una vera furia e alle volte la
vedo allenarsi con Sten, è indistruttibile. Pare che nulla
riesca ad annichilirla. Qualche volta il suo sguardo mi
spaventa.»
«Addirittura? Grande e grosso come sei...»
replicò trattenendo un “coglione”.
«Osservala bene; sembra che si compiaccia del sangue dei
nemici, godendone.»
Il giovane se n'era accorto restandone affascinato; chissà
come sarebbe stata a letto, si chiese.
“I
keep my
head in the clouds and I hope that
I
can't just be invisible to you.”
Bring
Me The Horizon, Join the club.
Udì il
risolino sommesso di Leliana vicina al fuoco dell'accampamento; era
stata Sheridan a farla ridere, e ora chiacchieravano allegramente.
La Custode era solita parlare con tutti indistintamente, persino con
l'avvinazzato Oghren o con Alistair, sebbene spesso litigassero, ma
Zevran sentiva che con la giovane di Orlais le chiacchiere potessero
essere più... intime.
Scosse la testa cercando di far passare il disappunto che avvertiva.
Se avessero parlato, Sheridan gli avrebbe chiesto, senza giri di
parole, se fosse geloso, o almeno così sospettava, data la
schiettezza di lei.
Sbuffò, ricordandosi di non commettere più lo
stesso errore
due volte.
Diede un'altra occhiata apparentemente
fugace alle ragazze sperando di
non essere così invisibile
come credeva di essere.
“Do
you
wanna see heaven tonight?
Underneath
those lights you will look so beautiful
Do
you wanna see the stars before they fall
See
the stars before they fall?”
Sixx
A.M., Stars.
Non era mai stato un
uomo inconsapevole del suo fascino e il tentennare e l'incedere non gli
appartenevano.
Sicuramente questa volta però il tarlo del dubbio di un
rifiuto c'era; lo avrebbe accettato.
Era sì un assassino e un ladro, ma non avrebbe mai forzato
una donna ad avere un rapporto con lui.
Eppure una parte di lui desiderava davvero che Sheridan gli dicesse di
sì.
Desiderava un contatto con quella donna così inebriante e
intelligente con tutto se stesso, desiderava assaporare ogni centimetro
di quella pelle pallida come i raggi di luna di quella serata stellata
e avrebbe agito.
Si avvicinò a Sheridan invitandola a posare il libro per
quella notte.
“As
long as you're alive
Here
I am
I
promise I will take you there.”
The
Used, The Taste Of Ink.
«I Corvi non
perdonano un tradimento» disse a Sheridan, non dubitando
minimamente che sarebbero venuti a reclamare la sua vita.
Quando Taliesen apparve dinanzi a lui in quel quartiere di Denerim non
si stupì.
Vide la Custode, stoica, mentre era già tentata di impugnare
il bastone nella mano sinistra; aveva imparato a conoscerla e sorrise.
Sentirle dire quelle parole però fu il climax che lo scosse
nel profondo.
Dovrai passare sul mio
cadavere.
Aveva capito di essere effettivamente importante per qualcuno che lo
accettava così com'era, senza il desiderio di renderlo
diverso da come fosse.
Non sapeva come ringraziarla per mezzo delle parole, ma fu spontaneo
donarle un orecchino, un simbolo.
Sheridan capì, non aggiungendo altro.
*Angolino
autrice*
Non saranno nulla di che, ma l'iniziativa
era troppo bella per
lasciarsi sfuggire l'occasione per scrivere qualcosa, non trovate?
Spero possano piacervi.
Un appunto: sebbene i maghi non possano apprendere le specializzazioni
dei guerrieri e dei ladri in Origins, mi piace pensare che i membri del
gruppo si allenino tra loro anche con le armi.
Grazie a tutti quelli che leggeranno,
Barbara
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