Cravings

di Ofeliet
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« Lunick. » l’uomo la sente sospirare, e comprende che il suo tentativo di addormentarsi e riposare dopo una dura giornata di lavoro è andato in fumo.
« Mhh… Cosa c’è? »
« Ho voglia di anguria. » gli occhi del Ranger si spalancano di scatto, costringendolo a voltarsi verso la moglie. La donna è leggermente appoggiata alla testiera del letto, il grembo leggermente arrotondato e un libro tra le mani.
« S-solana, sono le undici di sera e fuori sta nevicando. » Lunick ancora è convinto di riuscire a far ragionare la donna. D’accordo, l’inizio della sua gravidanza – accolta con gioia anche dal loro vecchio mentore – non era stato rose e fiori, tra nausee e sbalzi ormonali al quale confronto le montagne russe si inchinavano. Lui aveva fatto di tutto per farla sentire a suo agio, renderla rilassata in ogni luogo, soddisfacendo ogni sua richiesta.
Quella, però, le batteva tutte. Dove era presente un folle che, quasi a mezzanotte, vendeva delle angurie fuori stagione?
Solana sospira, lasciando cadere la sua intenzione ma non la sua voglia. Era chiaro come il sole che voleva quel frutto estivo – estivo, c’era una motivazione per la quale veniva chiamato in quella maniera!
A lui non rimane altro che alzarsi, infilarsi una giacca e, preso Minun e Plusle con sé, dirigersi verso il Centro Ranger.
Chissà se a Villestate vendevano le angurie.






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