First time is always difficult
{then the others become easier}
Avrebbe mentito se avesse affermato, anche nella sua testa, di non
aver mai perso qualcuno che amava. La sua vita si era snodata
attraverso i secoli e, a voler essere ottimisti, Magnus Bane aveva
perduto diversi pezzi di se stesso ogni cento anni, con una cadenza
del tutto inusuale per un comune essere umano, − o uno stregone.
Raphael era stato il suo riscatto.
Salvato da un destino che poteva essere straordinario in
due differenti accezioni, da orrori inimmaginabili per la mente di un
ragazzino di neanche vent’anni.
Provava affetto per lui, un affetto misurato e giocoso, come se non
avesse mai passato il tempo con lui da educatore, ma da amico e
fratello, neppure da padre.
Talvolta, Magnus si ripeteva che il vampiro una famiglia l’aveva
ancora − mentre lui aveva ricordi funesti della madre impiccata nel
fienile, del padre che lui stesso aveva ucciso per vivere − e che sarebbe
potuto tornare da essa con una frequenza costante, finchè il tempo
non l’avrebbe reclamata a sé, ridotta in cenere.
Adesso, nelle prigioni di Edom, Magnus Bane non riesce a staccare gli
occhi dal cadavere sanguinante di Raphael, consapevole del fatto che,
anche in quella vita, avrebbe potuto salvarlo.
Note dell'autrice.
Ew, basti dire che ho amato il loro rapporto, specialmente ne 'Le cronache di Magnus Bane'.
Li ho sempre visti come amici, nonostante le battute acide di Raphael, che sono fermamente convinta, volesse davvero bene a Magnus, e che gli sia stato grato di averlo salvato, permettendogli di rivedere la sua famiglia.
Niente, spero vi sia piciuta, le recensioni sono sempre gradite♥
Alla prossima,
fireslight.
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