Sotto il letto.

di Rakshasa
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Io son sempre lì nascosto,
sotto il tuo letto mi sono riposto,
non so cosa sono,
ma se mi senti abbassa il tono,
il mio nome è sconosciuto,
ma ricorda: zitto e muto,
non voglio sentir volare neanche uno starnuto,
il mio aspetto non è amabile
e questo non è contestabile,
ho occhi grandi e rossi,
ti guardano fissi,non si son mossi,
ho una bocca grande e denti aguzzi,
lascia che con le mie zanne ti sminuzzi,
ho capelli neri come il carbone,
sono fini, ma affilati come filo da pesca,
il tuo solo odore sarà l'esca,
ti sento, anche se respiri piano,
lo so che non sei lontano,
senti dei passi leggeri e veloci?
Presto udirai anche delle voci!
Scricchiola lento il pavimento,
non preoccuparti io ti sento.
Forse non mi puoi vedere,
ma io si, ti sei posto nell'armadio a sedere,
mi avvicino lentamente,
ora il tuo orecchio il mio respiro sente,
appoggio piano la mia mano dalle lunghe unghie sull'anta,
sento la tua paura è tanta!
Apro piano piano, senti la mia voce calda?
Ormai è come un richiamo sembra un bisbiglio,
ma ascolta il mio consiglio:
finisci tu di aprire e fatti sbranare velocemente,
non sperare che strapperò le tue carni dolcemente.
La tua morte sarà veloce e priva di dolore,
shhh ora chiudi gli occhi e non far rumore...




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