Aneddoti di una vita complicata.

di ventiquattrocarati_
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''Ma che bimba paffutella!'' 
Le dicevano fin dall'asilo.
''Dovresti dimagrire''
Dice il medico, nel 2012.
''Ancora poco e sarai più bella''
Le diceva la sorella.
''Stai benissimo, ora basta però, altrimenti ti sciupi troppo!''
Scherza il medico, fiero del suo cambiamento.
''Non ascoltarli, sei ancora grassa, venti chili non bastano! I digiuni, le vomitate, sarebbero sprecati se ti fermassi ora!"
Quella stupida voce, dentro la testa di una ragazzina che a 13 anni già si ritrova a combattere con sè.
A quasi 16, con cinquantuno chili addosso, e una voglia di morire più forte di quella di vivere.
L'unica cosa che la tiene in vita, bene o male, sono la voglia e la prontezza di raggiungere quell'obiettivo:
quarantasei.
Quei quarantasei così bramati, così sognati.
Nessuno glie lo impedirà, il traguardo è vicino!
Solo una cosa le fa paura, e si chiede ingenua: ''E se poi non mi bastasse?''
Ma non sa, non sa che tanto ormai, quella vocina non la lascerà più.
Ai qurantasei vorrà i quaranta.
Poi i trentacinque.
E infine i trenta, fino a che il suo cuore non smetterà di battere.
Perché questo vuole Ana, rovinare le persone, renderle schiave di lei, della perfezione.
Anzi.
Di quell'ideale di perfezione:
Una perfezione malata.
Scarna.
Pallida.
Senza più muscoli.
E senza voglia di vincere.
Ne più un pasto.
Ne più una bibita.
E forse, a soli 17, ne più la vita.
 




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