Selfish

di fleacartasi
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In questo periodo su Italia1 danno Holly e Benji e io lo sto riguardando. Quando ero piccola lo adoravo, che bei ricordi *_*
Così mi è venuta voglia di provare a scrivere qualcosa su questo cartone, e quando sono spuntati Julian Ross/Jun (era uno di quelli che mi piaceva di più, manco a dirlo ^^') e Amy/Yayoi ho pensato che fossero l'ideale XD Questa flashfic non ha la pretesa di essere bella, né profonda o chissà che altro, è solo qualche riga buttata giù per passare la serata...
Non sono un'esperta perché non ho mai letto il manga, ma so che lui per qualche anno non ha giocato per colpa dei problemi al cuore. La storia è ambientata in quel periodo, ma non ci sono particolari riferimenti temporali.
Ed è tutto! Buona lettura,
Flea.


* * * * *




A volte vorrei che mi lasciassi”
La ragazza si voltò, distogliendo lo sguardo dagli studenti che uscivano dall'edificio. “Cosa intendi dire?” Inarcò un sopracciglio, sorpresa.
Sul tetto della scuola soffiava un vento leggero che le scompigliava i capelli, e il cielo aveva la sfumatura d'azzurro che accompagnava l'inizio della primavera.
“Sai cosa intendo” Le prese la mano, sfiorandole le dita, senza riuscire a sostenere il suo sguardo. “Hai passato metà della tua vita a guardarmi giocare, o a stare in panchina con me, o peggio ancora ad accompagnarmi in ospedale. Perché non mi lasci perdere e basta?”
“Non penso di dovertelo spiegare, Jun”
Lui alzò gli occhi, lentamente. “Dammi retta, Yayoi, per favore”
“Perché non lo fai tu?”
A quelle parole, Jun rimase in silenzio. Le risate degli ultimi alunni riecheggiavano nell'aria, giungendo smorzate fino a loro.
“Perché non sei tu ad andartene?” Non si percepiva rancore nelle sue parole, né traccia di accusa, solo serenità. Conosceva già la risposta a quella domanda, ed entrambi ne erano consapevoli.
Jun le si avvicinò. “Perché ho già perso il calcio, non voglio perdere anche te” Sussurrò, prima di baciarla.
Quando le loro labbra si separarono, il ragazzo sciolse l'abbraccio che li univa. “Sono un egoista” Disse, esitante. “Scusami”
“Hai ragione” Yayoi lo guardò, l'espressione seria in contrasto con i tratti gentili del volto. “Ma purtroppo per te mi piace anche il tuo egoismo, Misugi” A quel punto gli sorrise, prima di baciarlo di nuovo.





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