Disperazione

di Sherlock Holmes
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Le mie dita tremanti scivolano fra i miei corti capelli, per poi raggiungere il mio viso; pallido, ora, ormai.
Le mie mani s’imperlano con il sudore della mia fronte, e diventano la maschera sui miei occhi che, così nascosti, si permettono di piangere lacrime acide; lacrime che mi corrodono ancor più l’animo.
Io, John Watson, mi dispero.
Perché io, John Watson… sento di aver ucciso Sherlock Holmes.
 
 
In cuor mio, ne ero conscio.
Sapevo che Holmes avrebbe fatto pazzie per assicurasi di neutralizzare James Moriarty…
Doveva vendicare la sua amata Irene, morta sotto i colpi mancini del professore…
Doveva salvare il mondo.
Ed io non l’ho fermato.
 
E’ questa la mia colpa.
Mia.
Solo mia.


Io l’ho ucciso, non fermandolo.
Lui… è morto per la mia negligenza…!
 
Oddio.

Non so come farò a convivere con questo pensiero…

Pensiero che, giorno dopo giorno, mi distruggerà l’anima.




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