Temporale
Mi svegliai di
soprassalto attraversato da una strana sensazione di vuoto dentro, mi
voltai
dall’altro lato del letto tenendo ancora gli occhi chiusi per
cercare conforto
nella mia adorata Yui, convinto di affondare il mio braccio nel suo
morbido
corpo, stizzito aprii gli occhi quando sprofondai la mano nel suo
posto, vuoto.
Mi sporsi
lentamente,
cercandola tra le coperte, era una mattinata di pioggia fitta e sapevo
quanto i
fulmini la spaventassero, di solito mi si stringeva forte contro, ed io
la
rassicuravo con qualche carezza, ma prima che diventassimo una coppia,
quando
ancora dovevo andare fino alla sua stanza solo per spiarla dormire, si
raggomitolava sotto le coperte come racchiusa in un bozzolo. Risi molto
la
prima volta che la vidi in quello stato, se c’era una cosa
che adoravo fare era
prenderla in giro e burlarmi di lei; non che il matrimonio avesse
cambiato le
cose… di tanto in tanto continuavo a stuzzicarla ancora e
lei ovviamente, ad
arrabbiarsi. Ricordo ancora quella volta che mi chiuse fuori dalla
nostra
camera da letto e mi costrinse ad andare a dormire sul divano, tanto la
feci
arrabbiare; quella notte dormii da solo e fu terribile non averla tra
le mie
braccia…
Guardai
l’orologio, erano
le 12:30, pieno giorno per gli esseri umani, notte fonda per noi
vampiri,
aspettai qualche minuto nel caso fosse solo scesa a prendere un
bicchiere
d’acqua, non riuscivo a riaddormentarmi sapendola lontana da
me.
Calcolai
l’attesa con
estrema attenzione, ma il tempo scorreva e lei non faceva ritorno
“forse ha
incontrato qualche altro fratello” e fu
questo pensiero a darmi la
spinta necessaria per uscire fuori dal letto e andare a cercarla per la
villa.
Scesi in cucina,
ma oltre
a non essere lì non c’era nemmeno un bicchiere
fuori posto, quindi scartai
l’ipotesi del bicchier d’acqua; continuai il mio
giro ricordandomi ad un tratto
di non aver controllato una stanza importante…
Silenziosamente
aprii uno
spiraglio per non svegliare l’inquilino che vi dimorava al
suo interno, immersi
nel buio i suoi capelli biondi brillavano come il sole.
“ecco
dov’eri”
La mia piccola
Yui si era
addormentata tra le braccia di un altro.
Forse sarebbe
stato più
giusto dire che lui si era addormentato fra le sue;
Mi avvicinai di
soppiatto
alla poltroncina e rubai con delicatezza dalle sue braccia, il bimbo
dai
riccioli biondi che vi si era addormentato placidamente, riponendolo
nella
culla lì a fianco.
Presi tra le mie
braccia
delicatamente lei, richiusi la porta attento a non svegliare la piccola
sanguisuga dai riccioli d’oro e mi diressi verso la nostra
stanza.
“non
volevo
svegliarti” Yui parlò con gli
occhi semichiusi dal sonno “il
piccolo Kaito si è svegliato con tutti questi
tuoni…”
“non
mi sono nemmeno
accorta di” fece un piccolo
sbadiglio appoggiando il capo sul mio petto “essermi
addormentata”.
Chiuse gli occhi
e
appoggiò la testa su di me, il suo respiro lento mi fece
pensare che si fosse
già addormenta.
“che
rabbia… a quel
pupo basta frignare un po’ e tu corri subito da lui per
consolarlo” dissi
fra me e me convinto di parlare da solo, era mio figlio ma negli ultimi
tempi a
causa sua la mia Yui era sempre sfinita per correre appresso alle sue
necessità, ed io mi sentivo messo in secondo piano.
“Ayato
non sarai mica
geloso di Kaito…?” sussurrò
a
bassa voce ancora con gli occhi chiusi.
Ops…
forse non era ancora
del tutto addormentata…
Alzai lo sguardo
concentrato a guardare i soffitti per nasconderle il mio
imbarazzo. Bravo
Ayato! Colto sul fatto!
“geloso
io?? di quel
poppante??” lo
schernì
cercando di salvare un minimo di dignità. “perché
mai dovrei esserlo!”Aprii
la porta della nostra stanza con estrema agilità nonostante
la tenessi ancora
in braccio, poi la posai delicatamente a terra dove le diedi un bacio
fugace.
“perché
è piccolo,” si
liberò dal mio
abbraccio dirigendosi verso il nostro letto
“indifeso”
continuò scandendo ogni parola con tono suadente “
bisognoso di cure e attenzioni, la sua pelle è rosea e
morbida e...” Yui
interruppe la sua lista per scoppiare a ridermi in faccia, mi stava
stuzzicando
e c’era pure riuscita abbastanza bene.
“si
effettivamente non
si può resistere alle cose piccole,” feci
un passo per colmare la
distanza che aveva messo fra di noi “indifese,” continuai
adagiandola sul letto “bisognose di una
quantità infinita di
attenzioni,” mi abbassai sul suo collo
sfiorandole il lobo
dell’orecchio con la lingua, la sentii gemere, “e
morbide” conclusi
alludendo a lei in maniera fin troppo ovvia, lei mi sorrise di rimando
esortandomi a continuare ciò che avevo iniziato;
Mai come quella
volta
ringraziai la venuta di un temporale…
A.A
Ovvio... una
persona
normale l'indomani ha esame e giustamente cosa fa? Se ne esce con un
altra
storia sulla coppia AxatoxYui ! Non garantisco sul mio esame di domani
ma spero
almeno che la storia sia di vostro gradimento! Fatemi sapere se vi
è piaciuto
il P.D.V di Ayato e cosa ne pensate di questa storiella smielata
:D
Un
Saluto a tutti!
Clara
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