Disasters Avengers.

di Lady Atena
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Prima settimana e tre giorni, sera.

“Ma come fa?” domandò, stridulo, Tony.
Natasha alzò il capo, ondeggiò la spazzola e sorrise.
“Abbiamo visto di peggio” disse.
Clint gonfiò le guance sporgendosi dalla sedia, allargò le ali strofinando le piume bianche contro il volto della spia.
“Devi spicciarle tutte, Tasha” si lamentò.
Steve sospirò, si passò la mano tra i capelli biondi scuotendo la testa.
“Le analisi sono stabili, quindi preoccuparsi non serve a molto” disse.
Tony allargò le braccia, indicò Natasha passare la spazzola sulle ali di Clint e se stesso, scosse il capo inarcando un sopracciglio storcendo le labbra.
“Sul serio? Io non sono preoccupato, io sono scandalizzato dalla Romanoff che spazzola le ali magicamente apparse a Barton”.
Clint arruffò le piume, Natasha mosse la mano in aria e arricciò il labbro.
“Se fai così rendi il lavoro inutile” disse.
Il suono di un tuono rimbombò nella tower, Thor comparve al centro della stanza e alzò il capo; il mantello rosso sventolava alle sue spalle.
“Su Asgard non ho trovato risposte, miei prodi amici” annunciò.
Clint sogghignò, alzò le spalle arricciando il naso.
“A me non danno fastidio. In missione potrebbero essere utili”.
Steve guardò Tony camminare intorno al tavolo, aggrottò la fronte sospirando.
“Vorrei evitare un esaurimento nervoso a Stark. Thor non ha avuto risposte; proviamo ad aspettare Banner”.
Tony guardò Natasha carezzare le piume di Clint, grugnì e si passò la mano tra i capelli.
“Vado ad aiutarlo. Tutti questi uccelli mi danno l'allergia”.





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