Dolly‘s Heart
Di porcellana la mia pelle.
Di vetro i miei occhi.
Il mio cuore non batte, ma ama.
Ama ugualmente, nonostante nulla dentro di me ha vita.
Penso, ma non parlo.
Soffro, ma non piango.
Immobile, sorridente ma tristemente morto.
Rimango qui in attesa di qualcosa, o per meglio dire, di
qualcuno.
Osservo malinconicamente una vita che non avrò mai.
Sognando un amore che non potrò mai toccare, se non quando
dolcemente mi tiene stretto a se durante la notte.
Le sue lacrime calde toccano i miei capelli di cotone,
mentre le sue mani si stringono attorno al mio corpo.
Sono proprio questi momenti, più di ogni altro, in cui rimpiango di
essere nato, se così si può chiamare la mia venuta al mondo.
Quanto vorrei
allungare le mie piccole braccia verso di lui, per stringerlo, consolarlo e
farlo sentire la persona più importante di questo mondo.
Invece giaccio qui, su queste coperte che ogni notte racchiudono il
nostro amore, le nostre speranze e i nostri desideri.
Aspetto, per ore e ore, che paiono sembrare infinite, finchè
ti vedo entrare in camera, in lacrime, come al solito.
Un anno è passato da quando, per la prima volta, i tuoi
occhi si sono spenti.
La luce che mi riscaldava è stata cacciata via, oscurata
dalle lacrime che ogni giorno vedo solcare il tuo volto.
Mi fissi.
Darei tutto pur di poterti far capire che anche i miei occhi
ti guardano e ti amano.
La mia anima piange.
Le tue mani calde mi toccano il volto, dolcemente.
Un gesto caldo, bellissimo.
Ti lasci cadere sul letto, vicino a me, afferrandomi e
cullandomi vicino al tuo cuore.
Un cuore che batte, troppo veloce per essere il tuo, troppo
inquieto per essere reale.
Mi stringi convulsamente a te e piangi, come mai avevi fatto
prima.
< Ruki! > mormori, tra i singhiozzi.
Questo è il nome che mi ha dato.
Ricordo il giorno in cui arrivai a casa tua, eri un bambino.
Ma eri già solo.
“un demone che aveva perso la propria strada” mi avevi
sussurrato, sospirando.
Ma ora, quello che ha smarrito la strada sei tu, e
nonostante tutta la fatica, non riesci più a trovarla
Creato dalla tua stessa solitudine, creato per essere il tuo
angelo.
Mi sforzo, cercando di muovere un braccio, ma non riesco.
Non ho muscoli ne ossa.
Il mio corpo eterno veglierà per sempre sul tuo, senza mai
toccarti e senza mai baciarti.
Per favore, piccolo bambino che mai crescerà, sorridi.
Il tuo Ruki veglierà su di te.
.
Chiudi gli occhi.
Sperando che un mondo fatto di fiori e colori ti accompagnerà
per sempre.
Il mio cuore di cristallo prima o poi mi permetterà entrare nei
tuoi sogni, dove io finalmente sarà libero di amarti, e dove tu ricomincerai a
sorridere.
Come il sole che scalda le pietre al suolo, tu scalderai me.
Ma per ora rimarrò qui, stretto tra le tue braccia ma
intrappolato nel mio essere bambola.
NOTE:
Ok, so cosa vi state chiedendo.. “ma questa sa scrivere solamente cose
deprimenti?” Ebbene si U.U
Cioè no XD Ma le cose tristi e deprimenti m vengono meglio
XD
Spero di sia capito un po il senso di questa ficcy O__O
abbiate pietà! E’ nata dal nulla ed è stata scritta in meno di 30 minuti. La persona "umana" è Aoi, cioè io mi sono immaginata lui, poi voi potete pensare a chi volete XD
Ringrazio in anticipo chi leggerà e chi commenterà *O* …
m( )m
Ps: tra un po arriverà anche il nuovo capitolo di “ The eyes
of the night” U__U
Chauuuu *O*/