Nota
dell'autrice: questo è l'ultimo
capitolo - nove in tutto ^^
Se qualcuno è più stato sulla mia pagina
personale, tra l'altro, avrà letto l'aggiornamento... e
saprà che la presente è l'ultima pièce
(probabilmente per sempre) che pubblicherò su
VK... mi spiace per tutte le persone meravigliose che hanno commentato
le mie fic, ma purtroppo alla musa non si comanda e gli ultimi
sviluppi del manga mi hanno profondamente delusa; ora la musa si
dirige verso altri, luminosi lidi *coughVersaillesnobaracough*
E' stata comunque una bella esperienza, che ha cambiato il mio modo di
scrivere e aperto i miei interessi al gotico-dark. Chissà
che un giorno io non trovi un manga simile abbastanza geniale da
ricatturarmi... comunque sia, per ora torno alla mia classica passione,
lo storico-avventuroso.
Bye bye ^^
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Prendimi per mano
“Com’è
meravigliosa la Morte,
la Morte e suo fratello, il
Sonno!”
P. B. Shelley, Il demone
del mondo
E poi, un giorno avevano un altro figlio.
Ne divenne conscio per
caso, in sogno. Quale che fosse
il motivo della lunga ignoranza (erano stati così bravi?), non
sprecò un'ora per passare all'offensiva. Era un
doppio tradimento, un doppio voltafaccia…
Doppio…
Doppio…
Avrebbe spezzato anche
la piccola.
Quel proposito divenne
un'ossessione, un chiodo fisso di cui
era impossibile liberarsi. Bruciante persino quando, fisicamente, un
cranio non
l'aveva più.
Com'era? Non riusciva
a vederla. Dov'era? Doveva alzarsi e
uscire, via dalla cripta…
Quel fuoco demoniaco
tacque solo quando, anni dopo,
finalmente la incontrò. Fu un brevissimo, illuminante attimo
di silenzio: quella era Juri
— Juri come la ricordava negli anni della
giovinezza, sicura, combattiva, onesta nello sguardo e negli intenti ―
tornata
dall'oltretomba per trascinarlo all'inferno.
E lui, dopo aver
giocato un po' (estrema indulgenza di un
condannato), spalancò le braccia e l'accolse, pagando il suo
debito; ultimo dei
tre fratelli a morire.
- end -
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