Non sono io

di thesteppenwolf
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E così, mentre si guardava allo specchio, realizzò che quel mostro di cui tutti avevano paura, che seminava orrore e morte nel suo villaggio, era lei. Guardava inorridita la sua immagine riflessa, quasi non riusciva a credere che fosse capace di tali brutalità. Nella sua mente tentava in tutti i modi di trovare una giustificazione. La società, l'ambiente, traumi infantili, cattive amicizie.. ma alla fine sapeva che erano tutte menzogne. Non c'era nessuna scusa, nessun uomo cattivo che l'aveva indotta ad agire contro la sua volontà. Era semplicemente lei, lei con le sue mani, lei con la sua testa, lei con il suo cuore. La sua empatia, la sua sensibilità, la sua gentilezza.. era tutto una maschera che copriva la vera essenza della sua anima: per quanto lo volesse negare, lei era malvagia, malvagia dentro. Era un animale intelligente, forse fin troppo per questo mondo, ma usava il suo genio per scopi orridi e violenti. Scopi che nemmeno lei pensava di avere, obiettivi squallidi e sporchi che continuavano a infliggerle tormento e schifo. Provava disgusto verso se stessa, ma soprattutto paura per ciò che aveva scoperto essere in realtà la sua vera natura. Era davvero capace di provocare tanto dolore? Lei, la dolce ragazza sempre disponibile, la pacifista, l'umana che combatteva le ingiustizie, era in realtà un mostro violento; le sue mani delicate, capaci di comporre melodie magiche, erano ormai macchiate di sangue, e i suoi occhi, i suoi intensi occhi scuri, avevano assistito e goduto della vista di scene raccapriccianti che lei stessa aveva messo in atto. Più si guardava allo specchio più stentava a riconoscere quella ragazza che vedeva riflessa. Non riusciva a crederci, eppure questa era la verità, la sua verità, e non c'era nulla che potesse fare per cambiare le cose. Era lei il mostro.




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