Faith //Larry

di zaynseyes_
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Attenzione: il capitolo diventerà in seguito di rating rosso. Se non gradite, evitate di leggere e passate oltre, grazie.

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All'uscita della scuola aveva invitato Harry a passare un pò di tempo a casa sua ed il riccio ovviamente aveva accettato, al settimo cielo. Quel pomeriggio aveva intenzione di confessare ad Harry i suoi sentimenti e dirgli quanto fosse realmente interessato a lui.

Louis era emozionato, a dire la verità. Non sapeva ancora come iniziare il discorso ma pensò bene di improvvisare, perché in fondo si trattava pur sempre di Louis Tomlinson e prepararsi dei discorsi non era del suo carattere.

Quando però sentì il campanello suonare, la sicurezza andò scemando e l'ansia si impossessò del suo corpo. Imprecò per non aver preparato un piccolo monologo da dire al riccio e con il cuore che batteva all'impazzata, andò ad aprire la porta.

Harry era bellissimo come sempre, con i suoi occhi verde smeraldo che gli illuminavano il viso, le sua fossette in bella vista, le sue labbra insopportabilmente rosse e carnose e quella felpa larga che lo faceva sembrare più piccolo di quanto non fosse.

"Ciao, Lou" gli sorrise allegro.

"C-ciao" borbottò, e pensò quasi che non lo avesse sentito così si schiarì la gola e recuperò il suo contegno "Entra pure" disse, spostandosi per farlo entrare.

Harry abbassò lo sguardo timidamente ed entrò in casa. Dopodiché Louis chiuse la porta alle sue spalle e prese un profondo respiro.

"Ti posso offrire qualcosa? Ho del the, degli snack, ho anche del vino-- anche se non credo che tu lo beva. In realtà non lo bevo neanche io, ma-"

Harry rise leggermente "No grazie, vorrei solo un bicchiere d'acqua, per adesso"

Louis annuì e si affrettò a portarglielo, attento a non far fuoriuscire neanche una goccia dal bicchiere.

Glielo porse ed Harry sussurrò un timido "grazie", a malapena udibile.

Louis era molto nervoso di un'eventuale rifiuto di Harry e poi non sapeva quando, e soprattutto come, affrontare il discorso, perciò cercò di rimandarlo per più tempo possibile.

"Ti va di vedere un pò di televisione?" chiese, un pò sicuro della risposta. Magari lo avrebbe trovato noioso o scontato o avrebbe pensato che con lui non si sarebbe divert-

"Okay" Harry interruppe i pensieri di Louis, annuendo e facendo rimbalzare i suoi morbidi ricci.

Si sedettero insieme sul divano, Louis un pò più distante dal riccio. Harry lo guardò stranito per quell'improvvisa freddezza, ma cercò di non pensarci più di tanto.

Accesero la televisione e Louis fece un pò di zapping con il telecomando, alla ricerca di qualche programma interessante. Si fermò poi su un programma di Mtv chiamato Catfish, per le numerose insistenze da parte di Harry.

Il riccio seguì il programma, ancora un pò infastidito dallo strano comportamento di Louis, mentre quest'ultimo si limitò ad osservare distrattamente il televisore, muovendo nervosamente il ginocchio.

Harry notò il movimento e guardò di sfuggita il moro. Si obbligò a non guardarlo e a concentrarsi sul programma, ma dopo un paio di minuti fermò il movimento di Louis appoggiando una mano sul suo ginocchio, attirando su di sé la sua attenzione.

"Cosa c'è?" chiese con le sopracciglia aggrottate.

Louis scosse impercettibilmente la testa e "Nulla" borbottò.

Harry si girò completamente verso di lui "Andiamo Louis, credi che io sia stupido? Cosa c'è che non va? Forse ti sei pentito ad invitarmi a casa tua? Se vuoi posso andar-"

"No!" esclamò Louis velocemente "No. Resta qui. Sono solo un pò-- niente, lascia perdere" concluse, voltandosi verso la tv.

Harry si accigliò e allungò la mano,mettendogli due dita sotto il mento e girandolo verso di lui "Perché non vuoi dirmelo?"

Louis si perse in quelle iridi che sembravano volessero pregarlo per dargli una risposta. In quel momento il riccio sembrava un bambino, con il suo leggero cipiglio a solcargli le sopracciglia e le sue labbra imbronciate. Si fermò ad osservare le sua labbra a cuore per fin troppo tempo e riportò velocemente lo sguardo sui suoi occhi.

Sospirò e lentamente chiuse gli occhi, per riaprirgli l'attimo dopo. Vide un lampo di paura attraversare le iridi di Harry e velocemente si affrettò a rispondergli. Non voleva che pensasse che fosse andato a letto con qualcun'altro e che l'aveva invitato a casa sua per lasciarlo-- anche se in realtà non erano ancora nemmeno fidanzati, ma questi erano solo futili dettagli.

"Io-- okay, te lo dico." disse di punto in bianco Louis. Harry fece cadere la sua mano sul divano, guardando impaziente il moro accanto a sè.

Louis di risposta abbassò lo sguardo sulle sue mani ed Harry pensò al peggio. Le lacrime stavano già pizzicando agli angoli degli occhi per riversarsi fuori ed era già pronto ad alzarsi e andarsene da quella casa.

Non disse nulla, aspettò solo che Louis continuasse.

"Ci ho pensato molto e credo che questa sia la cosa giusta da fare. Io, uhm, forse penserai che sia una cosa stupida o che sia ancora troppo presto, però-- al cuore non si comanda, no?" rise nervosamente, osservando un punto vicino il televisore "Mi chiedevo se-- se vorresti essere il mio fidanzato, ecco. Non sono più quello di settimane fa, io gli altri neanche li guardo. Ho occhi solo per te, Harry. Ma forse non mi crederai, perché in fondo chi lo farebbe? Però voglio solo assicurarti che sono sincero. E fedele. Vorrei solo avere un'opportunità con te" concluse velocemente, lanciando uno sguardo di sfuggita ad Harry per poi riprendere ad osservare davanti a sé.

Il riccio inizialmente lo guardò stranito, poi stupito e infine incredulo. Pensava che fosse stupido anche solo chiederglielo, ma si limitò a stare in silenzio ed osservare il suo profilo perfetto. Era senza parole e non si aspettava che Louis lo portasse a casa sua per fargli quel-- a parere di Harry-- bellissimo discorso.

Dopo un paio di minuti di silenzio, Louis alzò lo sguardo su di lui. Lo trovò a guardarlo incredulo, come se fosse stato un idiota solo ad aver pensato di poter stare con un tipo come lui. Aveva già capito. Harry non gli credeva, non gli aveva dato quella fiducia che aveva il bisogno di sentire. Ma andava bene così, in fondo Louis se lo meritava per come si era comportato. Sospirò triste e si alzò dal divano.

Harry lo afferrò per il polso, prima che potesse allontanarsi ancora di più dal divano, e si alzò in piedi. Louis lo guardò stranito.

"Dove stai andando?" gli chiese ingenuamente Harry, guardandolo confuso.

"Io-" Louis non sapeva dove stava andando esattamente, ma aveva sentito il bisogno di alzarsi e prendere un pò di aria fresca, magari evitando di sentire un rifiuto dal riccio. Così decise di mentire "stavo andando in cucina. A preparare qualcosa da mangiare. Mi è-- mi è venuta un pò di fame" inventò la prima scusa che gli venne in mente.

"Adesso?" inarcò un sopracciglio Harry.

"Uhm, si. Adesso. Proprio in questo momento. Meglio che vada" si districò dalla presa di Harry e si voltò.

"Ma-" incominciò Harry, ormai però il moro era già sparito in cucina.

Il riccio si stava dando dello stupido per essere rimasto in silenzio per tutto quel tempo, ma era troppo stupito anche per muovere un muscolo. Era indeciso se prendersi a pugni, sbattersi la testa contro il muro, o buttarsi dal balcone del terzo piano di Louis. Sbuffò scocciato per non aver colto al volo l'occasione che gli era stata regalata, e seguì Louis in cucina.

Lo trovò con le mani poggiate sul bancone e la testa abbassata.

"L-Louis" pronunciò debolmente. Era triste per essere stato così deficiente e avergli fatto fraintendere tutto.

Il ragazzo si riscosse dal suo stato di apparente frustrazione e si raddrizzò.

"Sì, io stavo-- stavo pensando a cosa mangiare." si spostò verso una mensola e l'aprì "Preferisci un panino con la Nutella o-"

"Louis" pronunciò, questa volta più deciso di prima, catturando l'attenzione di Louis, che si bloccò immediatamente.

Si avvicinò con passi felpati al ragazzo, che lo stava osservando attentamente.

"Non ti ho ancora dato una risposta" rispose, guardandolo per analizzare ogni suo gesto e movimento.

Lui distolse lo sguardo "Non ce n'è di bisogno. Ho già capito, non serve che tu me lo dica" rispose stizzito.

Louis per quanto sembrasse forte, all'esterno, in realtà era fragile. Aveva paura di un rifiuto, del suo rifiuto, perché se prima di quel momento non era mai stato disprezzato da nessun ragazzo, adesso che provava dei veri sentimenti per uno di loro, si sentiva triste per non essere ricambiato. Era così frustrante e umiliante. Ma gli andava bene così, Harry si meritava di meglio.

Il riccio scosse la testa "Non hai capito un bel niente, invece" affermò con un sorriso dolce, completo di fossette.

Louis vacillò sotto il suo sguardo e si chiese se davvero Harry lo avesse rifiutato.

Il riccio gli mise una mano sulla guancia e si avvicinò al suo viso, toccandogli con il naso le morbide guance "Se avessi aspettato qualche altro minuto, ti avrei dato una risposta"

"Pensavo che-- insomma, sei rimasto in silenzio a guardarmi con quello sguardo, a metà tra l'incredulo e il divertito. Non sapevo cos'altro fare" rispose Louis, indietreggiando e allontanandosi dal viso di Harry.

Harry parve deluso e triste per la sua reazione ma non demorse e gli spiegò il perché, gesticolando più del dovuto "Non è come pensi, Louis. È vero, ero incredulo e divertito, ma semplicemente perché non credevo che ci fosse bisogno di chiedermelo, visto il mio atteggiamento nei tuoi confronti, e non pensavo che fossi un tipo da discorsi romantici. Tutto qua. Sono rimasto molto stupito per tutto quello che mi hai detto tanto che-- che non riuscivo a pronunciare neanche una sillaba. Mi dispiace averti fatto pensare di averti rifiutato, non-- non potrei mai"

Louis spalancò gli occhi e lo guardò intensamente, per poi lasciarsi scappare un sorriso divertito.

"Siamo un disastro." scosse la testa "Propongo di ritornare di lá e rifare tutta la scena come si deve"

Harry rise rumorosamente "Saresti disposto a farmi nuovamente quel romantico, mieloso, sdolcinato discorso?" alzò un sopracciglio, avvicinandosi di nuovo al suo corpo.

Louis ci pensò su prima di affermare un deciso "Non se ne parla nemmeno" e far ridacchiare il riccio.

"Allora potremmo continuare da qui" disse Harry, sorridendogli sghembo.

Louis si schiarì la gola e gli mise le mani sui fianchi "Quindi, vorresti essere il mio fidanzato?"

Ad Harry brillarono gli occhi e gli sorrise dolce "Certo, mio bel principe"

"Ti sei appena dato della principessa?" rise Louis.

Harry fece spallucce "Le principesse sono belle. Ed io sono bello. Non ci vedo niente di male"

Louis scosse la testa, ormai senza speranza "Me ne sto già pentendo. Dammi altri cinque minuti per riflettere se voglio davvero stare con un ragazzo che si crede una principessa Disney"

Harry ridacchiò "Troppo tardi" e unì le sue labbra con le sue.

Louis sorrise nel bacio e mosse leggermente le labbra contro le sue. Dopodiché gli morse il labbro inferiore e glielo leccò subito dopo, chiedendo l'accesso alla sua bocca. Harry non si rifiutò e rapidamente schiuse le labbra, permettendo alla lingua di Louis di giocare con la sua.

Un semplice bacio dolce si trasformò ben presto in qualcosa di più. Forse entrambi avevano aspettato troppo per avere un contatto. Forse entrambi desideravano un bacio da quella mattina, quando si erano incontrati a scuola. Forse il ricordo di quel che avevano fatto in macchina ieri, era ancora troppo fresco nelle loro menti.

Si baciarono voracemente, con le mani impegnate ad accarezzare più porzioni di pelle possibile e i loro corpi a strusciarsi tra di loro come a chiedere di più.

Louis gli mise una mano sui ricci e glieli tirò leggermente e, in base ai gemiti soffocati del riccio, capì che il ragazzo non ne era affatto dispiaciuto.

Harry lo spinse con il corpo ad indietreggiare e Louis si ritrovò con il sedere schiacciato sul bancone. Il riccio gli mise una mano sulla parte bassa della schiena e l'altra sulla nuca, approfondendo ancora di più il bacio e portando Louis a sdraiarsi sul bancone.

Louis gemette quando Harry prese a mordergli e a succhiargli una porzione di pelle del collo e con difficoltà cercò di elaborare in testa una frase di senso compiuto.

"N-non qui. Saliamo di sopra" riuscì finalmente a dire.

Harry si staccò dalla sua pelle e annuì frettolosamente, prima di farlo alzare dal tavolo e prendergli la mano. Louis lo trascinò verso la sua camera, quasi incespicando nei suoi stessi piedi.

Harry dietro di lui lo seguiva stringendogli la mano, che adesso era diventato il loro unico contatto.

Louis aprì la porta e lasciò andare la mano di Harry, sbattendolo poi contro il muro e riprendendolo a baciare appassionatamente.

Harry se lo spinse più vicino, accarezzandogli lentamente la schiena, dall'alto fino al basso, arrivando fino al suo sedere sodo e stringendoglielo delicatamente.

"Era da un pò che volevo farlo" sussurrò Harry, tra le sue labbra con un sorriso.

Louis si avvicinò al suo orecchio "Sapessi quante cose avrei voluto farti io, già da tempo"

Harry gemette e strinse la presa sul suo sedere "E allora fammele vedere"

Louis lo prese per la felpa e lo trascinò sul suo letto, tenendo saldamente il corpo a contatto con il suo.

Lo spinse sl materasso e lo guardò brevemente, con un luccichio malizioso sul viso, prima di sdraiarsi su di lui.

"Ne sei sicuro, Haerry? " gli chiese, strofinandogli il basso ventre contro il cavallo dei suoi pantaloni.

"S-si" rispose il riccio con gli occhi socchiusi dal piacere e la lingua che guizzava velocemente fuori per inumidirgli le labbra.

Louis notò il movimento e si abbassò sulle sue labbra, leccandogliele lentamente "Se avevi bisogno di inumidirle, potevi dirmelo prima, tesoro" disse malizioso, prendendogli a mordere il labbro inferiore.

Harry soffocò un gemito che gli stava nascendo in gola e divaricò ancora di più le gambe.

"Non trattenere i gemiti, Haerryvoglio sentirli" sussurrò Louis, scendendogli a baciare la parte sensibile vicino l'orecchio, il collo e la clavicola. Lo guardò negli occhi e vide una scintilla maliziosa attraversargli gli occhi.

Harry gli coprì la guancia con una mano e con un sorriso sghembo gli disse "Sei troppo vestito, per i miei gusti"

E ben presto i due si tolsero i vestiti in tempo record e si lasciarono osservare ed accarezzare l'uno con altro.

"Sei bellissimo" disse Louis, accarezzandogli il petto e baciandolo dolcemente.

Harry scosse la testa "Tu di più" sussurrò con voce roca.

La mano di Louis scese ad accarezzargli la pancia per poi soffermarsi sul suo sesso.

Harry trattenne il respiro per qualche secondo. Il moro mosse la mano su di lui con estrema lentezza, facendolo sospirare di piacere e impazienza. Harry cercò di muovere il bacino contro la sua mano per fargli accelerare il movimento, ma Louis semplicemente lo strinse più forte e si fermò, facendo gemere il riccio.

"Impaziente, piccolo?" gli sussurrò malizioso all'orecchio. Abbassò lo sguardo sulla sua mano stretta attorno il suo sesso "Anche se qui di certo non c'è niente di piccolo "

Harry sorrise malizioso, ma non riuscì a dargli una risposta perché il moro incominciò a muovere freneticamente la mano e a farlo gemere ad alta voce.

"Non-- non così" riuscì ad esclamare Harry, stringendo il labbro tra i denti.

"Certo che no. Questo era solo l'inizio" sussurrò Louis, fermandosi e divaricandogli il più possibile le gambe.

Scese a baciargli il petto solido, la pancia piatta, le cosce muscolose, lanciandogli ogni tanto delle occhiate di sfuggita e vedendo Harry osservarlo mentre percorreva il suo corpo, con qualche piccolo morso qua e là.

Si soffermò sul suo sesso, soffiando  e leccandogli la punta, mentre vedeva Harry gemere rumorosamente, con gli occhi strizzati e i denti a torturargli le labbra.

Scese ancora e diede un piccolo morso nel suo interno coscia, sentendo Harry sobbalzare leggermente contro il suo corpo.

Il riccio abbassò lo sguardo su di lui, un pò preoccupato di quello che stava per fargli Louis, ma lui semplicemente gli sorrise per poi abbassarsi e percorrere un tratto con la lingua fino ad arrivare alla sua apertura.

Il riccio si irrigidì immediatamente e strinse le lenzuola sotto di sé. Louis prese ad accarezzargli delicatamente le cosce e le mani per farlo rilassare e dopo un pò Harry sospirò di piacere e Louis potè continuare a penetrarlo con la lingua, facendolo gemere incontrollatamente.

Prima che Harry potesse raggiungere il culmine del piacere, Louis si risalì fino alla sua altezza e gli sorrise dolcemente. Sorriso che Harry ricambiò con uno languido e pieno di lussuria, afferrandogli la testa e spingendolo verso di sé, baciandolo in modo volgare, facendo finire il bacio con uno schiocco rumoroso che fece eccitare ancora di più i due.

Harry prese la mano di Louis e lo guardò negli occhi mentre lentamente si portava due dita alla bocca e gliele leccava senza pudore. Louis lo guardò con gli occhi spalancati, trattenendo malamente un gemito. Quelle fottute labbra erano nate per quello pensò Louis, guardando la sua bocca più rossa e gonfia del solito.

"Non trattenere i gemiti." Harry disse le stesse parole del moro, sorridendogli con divertimento. Subito dopo si fece serio e "Voglio sentirti, Loueh"

Louis si morse il labbro e annuì e, dopo una breve carezza sulla guancia, entrò dentro di lui, provocando un sospiro di piacere ad entrambi.

Louis si mosse lentamente, per far abituare il riccio alla sua presenza. Harry, dopo un breve attimo di irrigidimento iniziale, si lamentò e prese a muoversi impazientemente contro Louis, facilitando il movimento al moro, che adesso sospirava pesantemente.

Quest'ultimo incominciò ad affondare completamente contro di lui, borbottando un qualcosa di incomprensibile al genere umano mentre Harry strizzava gli occhi.

Ben presto il dolore si trasformò in piacere e Louis si mosse sempre più velocemente dentro Harry, che gemeva e boccheggiava.

Prima che entrambi potessero raggiungere il culmine del piacere, Louis afferrò le gambe di Harry e le fece intrecciare dietro la sua schiena.

"Appoggiati contro di me" gli disse quasi senza fiato Louis.

Harry subito strinse la presa delle gambe sulla sua schiena e avvolse le braccia intorno al suo collo.

Louis afferrò il riccio per i fianchi per poi portare il riccio su di sé mentre cambiava posizione, trovandosi con la schiena contro il materasso e il riccio su di sé. Poi, con la forza delle braccia, si mise seduto, facendo sedere di conseguenza Harry sulle sue gambe.

Il riccio, che adesso aveva le gambe ai lati dei fianchi di Louis, le divaricò ancora di più, portando la testa all'indietro e muovendosi ritmicamente contro il sesso di Louis.

Il moro afferrò nel frattempo il sesso di Harry e incominciò a muovere freneticamente la mano. Entrambi gemevano senza sosta, prendendo a malapena fiato, e ben presto raggiunsero contemporaneamente il culmine, gridando i loro nomi e facendo riversare fuori il loro piacere.

Si accasciarono ognuno sul corpo dell'altro, con gli occhi chiusi e le fronti unite, respirando pesantemente. Si guardarono poi negli occhi e sorrisero brevemente, esausti. Harry dopo aver ripreso fiato, uscì dal corpo di Louis, imbarazzato come non mai mentre Louis lo guardava malizioso. Fece sdraiare poi il more accanto a sè nel letto e poggiò la testa nell'incavo del suo collo.

"Forse non hanno poi così torto" esclamò di punto in bianco Harry.

"Chi?" chiese curioso Louis, con un sorriso rilassato sul volto.

"I ragazzi della scuola." roteò gli occhi Harry, borbottando un "Adesso capisco perché ti chiamano Dio Tomlinson "

Louis ridacchiò e scosse la testa. Harry lo guardò intensamente, prima di mordersi nervosamente il labbro inferiore. Louis notò il cambiamento di umore del compagno e intuì subito i suoi pensieri.

"Harry, so a quello che stai pensando. Non ci proverei neanche per sogno a lasciarti, capito? Non ci pensare neanche per un attimo, non sei nemmeno lontanamente paragonabile agli altri" affermò sincero Louis, prendendogli la mano e baciandogli il dorso con estrema dolcezza.

Harry lo guardò dubbioso per un paio di secondi "Ne sei sicuro? Io-- non voglio che mi lasci come un idiota e che ti trovi qualcun altro, probabilmente migliore di me. Ti ho dato tutta la mia fiducia, Louis, ti prego, non deludermi"

"Harry, non sono mai stato così serio in tutta la mia vita." iniziò il moro, guardando il riccio dritto negli occhi con una scintilla di sicurezza ad animarli "Sei la cosa più bella che mi sia capitata da tanto tempo. Per te sono uscito da tutta quella merda, sono diventato il ragazzo affidabile di una volta. Non mi meriterei la tua fiducia, lo so, però posso solo assicurarti che non sarò più il ragazzo che si scopava ogni essere vivente della scuola. In questi giorni mi hai conosciuto, hai visto un lato di me che non mostravo nemmeno a Zayn-- e no, non intento il mio pene." aggiunse ridacchiando. Harry non potè trattenere una risata roca, coprendosi subito dopo la bocca con la mano. Louis gli tolse le mani dal viso e gli accarezzò delicatamente la guancia "Sei così bello, Haerry, così tanto che fa male. Non mi merito una persona del genere accanto a me, però voglio essere l'unico a poterti baciare, toccare, accarezzare o dirti parole dolci nell'orecchio e-- Dio, fai uscire questa parte sdolcinata di me che non credevo neanche di avere"

Harry ridacchiò e gli mise una mano sul petto, osservandolo dall'alto "Non è una cosa così brutta, no?"

Louis scosse la testa e gli sorrise "Affatto. Solo che non sono abituato a questa parte di me ed ho paura di sbagliare e rovinare tutto."

Harry poggiò un delicato bacio sul suo collo, leggermente umido per il sudore "Non rovinerai nulla, ne sono sicuro. Non sono un tipo che molla così facilmente, Tomlinson. E se vedo qualche ragazzo ronzarti attorno, li tirerò per la punta dei capelli e gli urlerò in faccia di non avvicinarsi al mio ragazzo. Sarò il loro incubo peggiore" concluse con un sorrisetto compiaciuto.

"Aggressivo?" chiese Louis divertito "Mi piace"

Harry ridacchiò felice e racchiuse la loro conversazione con un bacio, lento dolce e stanco.

Si staccarono dalle labbra dell'altro, entrambi con dei sorrisetti da ebete, dopodiché il moro tirò su di sè il riccio e gli accarezzò delicatamente i capelli.

Si addormentarono così, stretti l'uno all'altro, e con dei sorrisi appagati e felici sul viso.
 

 

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Inizio col dire che è stato molto imbarazzante scrivere la parte del rating rosso ed forse è troppa sconcia ma okay....AHAHAH

Questo era l'ultimo capitolo della storia e mi spiace così tanto lasciarvi. Sembrerà stupido ma mi er affezionata davvero tanto sia a voi che a questa fanfiction e mi dispiace concluderla qui :c

Grazie a chi l'ha letta/ votata/ commentata, siete stati un'amore. Se volete seguirmi per tenervi aggiornate con le mie storie o traduzione, sapete cosa fare♥

Se non volete, me ne farò una ragione. Sappiate solo che mi renderete triste...molto triste....davvero davvero molto triste.

Okay, sto leggermente delirando non fateci caso.

Spero che il finale non sia stato deludente, fatemi vedere se avete apprezzato o meno la storia-- o perlomeno quest'ultimo capitolo *alza e abbassa le sopracciglia*-- e stellinate!

Big loveee♥

 

P.s: amo Catfish, non potevo non inserirlo, sorry not sorry





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