Per tutta la notte

di Caramell_
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La morte non è la perdita più grande nella vita.
La perdita più grande è quello che muore dentro di noi mentre viviamo.
Norman Cousins















Derek ritorna quando ormai è tutto perduto. Quando Stiles non riesce più a riconoscerlo (non davvero) Quando ogni cosa ha perso di significato e i suoi occhi e le sue mani e le sue gambe non sono più le sue. Quando alla fine è successo (l'ha lasciato entrare)
Ritorna e si chiede come sia possibile.
Chiede di Stiles. Scopre che l'hanno perso (l'hanno lasciato andare, hanno permesso che lo prendesse) e quasi ammazza Scott. Dorme di giorno (sogna lentiggini e stupide mazze da baseball) Caccia di notte (non riesce a trovarlo) Corre nel bosco, calpesta foglie e rami spezzati. Cerca Peter. Prova di tutto. Parla con Deaton e infila il naso tra i libri più vecchi di casa Hale. Non trova niente. Niente che lo aiuti a capire. Poi torna a casa e parla con Isaac. Urla (ulula e ringhia) così forte che le vetrate vanno in pezzi e schegge di vetro gli fericono il viso e Stiles sussurra alla luna, Stiles, Stiles, solo Stiles, Stiles per tutta la notte. Stiles perchè non è riuscito a proteggerlo, perchè è scappato e non è tornato in tempo, Stiles perchè è solo un ragazzino, ma ha in corpo la forza di mille reggimenti, perchè ha paura come tutti (no, forse di più, fino alla pazzia) eppure fa di tutto per tenerli al sicuro, loro che dovrebbero proteggerlo incondizionatamente.
Derek ritorna a Beacon Hills quando sempra non ci sia poi molto da fare. Scopre che Stiles ha qualcosa a logorargli il cervello e la malattia della madre a perseguitarlo. Scopre un sacco di cose. Sopra tutte capisce che non può più niente, che è a tanto così dal perderlo per sempre (e questa volta si, davvero) che non ha mai sentito la sua mancanza, ma che adesso ne desidera il viso come mai niente prima.
Comincia ad odiare il buio. Smette di guardarsi allo specchio (quando lo fa non vede altro che dolore) Pensa a Stiles. Solo questo. E' tutto quello a cui si riduce.
A volte torna in camera sua. Là, dove tutto è cominciato. Guarda coperte e quaderni. Fa da guardia ad una casa vuota (non lo sa nessuno, nemmeno Scott, o Peter, quello è il suo posto, suo soltanto) Chissà se Stiles c'ha mai pensato, a loro due. Se lo domanda continuamente. Se loro sono l'unica cosa che lo mantiene in piedi (ma è un'imagine sfocata, lontana ed irraggiungibile, un'egoistica pazzia) Si chiede cosa farà, dopo, quando se lo ritroverà davanti. Si chiede se sarà in grado di ucciderlo, ferirlo o catturarlo. Non riuscirebbe nemmeno a toccarlo (è sicuro)
Quindi, Derek ritorna, dopotutto. Ritorna e basta. Arriva in ritardo (come sempre
E Stiles non è lì (non è più Stiles) Non può baciarlo.
Non lo riconosce nemmeno.
































Note: Me ne rendo conto - vado a passo di lumaca, ma sono convinta di doverle finire tutte, le serie lasciate ancora in sospeso. Prima dell'inizio della scuola mi sono figurata questo obbiettivo. Spero che nessuna delle mie storie arrivi a deludere un solo lettore. Grazie per aver letto. Come sempre è ben accetto qualsiasi tipo di commento.





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