You were just a memory, buried in the mind

«Non sei stato solo uno zio.»

Le parole della banshee erano state lame d’argento conficcate nel cuore, quell’organo a lui quasi del tutto sconosciuto, seppellito sotto costole e polmoni, il cui unico e indispensabile compito era tenerlo in vita − e non rischiare di collassare di infarto per quel genere di allusioni.
    Eppure, Peter Hale non ricordava di essere mai stato altro. Ricordava di essere stato un fratello e un consigliere per Talia, uno zio pericolosamente, emotivamente instabile soprattutto negli ultimi tempi per Derek e Cora − ma dannazione, non un padre.

Padre era sinonimo di caute attenzioni, di rare parole gentili e sorrisi che non si sarebbero estesi agli occhi − era indice di un affetto del tutto nuovo, una sensazione ignota che non si era mai permesso di provare.

Per questo, quando l’aveva osservata da vicino − con curiosità crescente e malcelata, perché lei non avrebbe dovuto sapere, né sospettare del tumulto che si agitava come onde in tempesta nella sua mente, nel suo cuore di pietra − Malia gli aveva irrimediabilmente ricordato sua madre, fiera e determinata come solo lei aveva potuto essere, come adesso lui era capace di ricordare.
    Gli occhi della ragazza erano stati la sua conferma: l’esatta sfumatura della donna che era stato costretto a dimenticare, della quale sua sorella, per qualche strano e arcano motivo, gli aveva tolto ogni memoria; una donna che, a conti fatti, Peter doveva avere amato molto.

Se avesse ripensato ai molteplici piani volti unicamente alla conquista del potere, se si fosse fermato un attimo a ponderare le sue decisioni e le conseguenze che ne sarebbero derivate, Peter avrebbe abbandonato ogni cosa e provato a recuperare il rapporto con Malia, − come tra le quinte di uno spettacolo teatrale, proteggendola in silenzio.

Con un poco di impegno, avrebbe potuto dirle che non ricordava di aver mai amato una donna più di quanto per lui fosse lecito, che una figlia sarebbe stato un intralcio ai suoi piani e che lui non voleva quel tipo di responsabilità: ma poi, Peter avrebbe ceduto e allora avrebbe provato a comprarle vestiti e trucchi e stupidaggini varie solo per renderla felice, non costruendo con lei alcun rapporto − non conoscendola affatto.
    Non dubitava della sua forza, né delle sue capacità o della sua testardaggine, ma non poteva mostrarsi o farsi conoscere da sua figlia per quello che non era.

Malia lo avrebbe odiato a morte, si sarebbe rifiutata di parlargli, ma rimaneva il fatto che era una Hale e per quanto orgogliosa avrebbe potuto essere, Peter sapeva − sperava − che un giorno, non molto lontano, lei lo avrebbe perdonato − e chiamato padre.

Note dell'autrice.
Ultimamente, ho amato il personaggio di Malia, così come la sua crescita all'interno del branco. Credo sia bello vedere che nonostante la sua natura, sia riuscita a inserirsi così bene, anche stando agli ultimi sviluppi con Scott nella 5x03.
E immancabilmente, ho amato il suo breve confronto/rapporto padre-figlia con Peter, che sembrava davvero interessarsi a lei: come nella terza stagione, quando la incontra per la prima volta dopo aver saputo di avere una figlia da Lydia e si illumina, letteralmente, quando chiedendole da chi avesse preso gli occhi, Malia gli aveva risposto che erano di sua madre.
Ho urlato come una scema aw, ne ero troppo felice e spero che prima o poi, Peter esca da Eichen House e possa recuperare il rapporto con lei. Ho cercato di analizzare i suoi sentimenti riguardo a tale scoperta e spero di essere rimasta IC con il personaggio. Che poi, ammettiamolo, è un figo di personaggio!
Ringrazio chiunque si sua fermato a leggere, o chi volesse recensire, mi farebbe un enorme piacere, ew♥
Alla prossima, un bacio
fireslight.