OS
Capitolo Unico
Harry Potter è un eroe. Tutti lo ripetono continuamente anche
oggi, dopo anni dalla Guerra Magica; il prescelto ha fatto questo, ha
detto quello, ogni cosa che lo Sfregiato facesse o dicesse era oro
colato e lo è tutt'ora. Mai nessuno si è soffermato a
pensare che, forse, chi non faceva parte del suo gregge, poteva aver
sofferto come lui o anche di più per ragioni diverse.
Ho visto Draco soffrire molto, nonostante tutti lo considerassero un
essere privo di sentimenti, invece lui avvertiva il dolore, ma si
sfogava in solitudine.
Quante volte ho bussato a quella porta in ebano nero, che lui teneva chiusa a
chiave, sentendomi puntualmente dire, con voce priva di emozione, di voler essere lasciato solo.
"Draco, sono io, aprimi ti prego."
"Non mi va di parlare con nessuno."
Cercava sempre di rispondermi in maniera neutra, ma avvertivo la sua voce
tremare, così facevo finta di allontanarmi e dopo poco potevo
sentire prima singhiozzi e poi lunghi pianti. Ascoltavo seduta a terra,
con la schiena contro la porta.
Provavo a stargli vicino anche solo fisicamente, perché era
l'unico contatto che lui potesse sopportare. Abbiamo fatto l'amore
molte volte e lo abbiamo fatto con violenza, essendo la nostra
ribellione al mondo. Misera ma confortevole quanto basta a due ragazzi.
Tutti quegli sguardi sprezzanti e carichi di dissenso arrivavano come
frecce troppo precise, verso Draco, colpendolo immancabilmente. Ogni volta che camminava nei
corridoi lo vedevo chiudersi sempre più in se stesso. Si tirava
la cravatta, che improvvisamente diveniva troppo stretta, la bocca si curvava in un'espressione di sofferenza e aumentava il
passo cercando di sfuggire a tutta quell'ondata disprezzo.
Io lo seguivo sino alla grande terrazza, che si trovava fuori dalla
torre di Astronomia. Una volta lì, chiudeva forte i pugni e si
dondolava con il respiro affannoso.
"Lasciali stare, sono solo degli stupidi, degli esaltati" lo massaggiai sulla schiena tentando di calmarlo.
"Io non ci riesco, non posso farcela. Tutto questo è troppo!"
Il
nodo alla gola salì e divene paonazzo in viso per non lasciarsi
andare.
"Tutti pronti a giudicare, sempre e comunque" scosse la testa
aggiungendo ancora qualcosa, ma a denti stretti, con rabbia"Senza sapere
niente."
Lui era solo un ragazzo, cresciuto in una casa di marmo fredda e buia,
un posto troppo grande per trasmettere il giusto calore ad un bambino,
che deve ambientarsi e farsi grande. Ma del resto noi tutti siamo
nati e vissuti così, dentro imponenti castelli di pietra, da
soli.
Noi Serpeverde siamo i non eroi, considerati Mangiamorte o codardi, ma sapete una cosa? Adesso parla una che non era tra le prime file quando
Potter si è scontrato con Lord Voldemort, bensì ha visto il
terrore negli occhi di Draco e le sue spalle tremare, al momento in cui
l'oscuro signore lo ha abbracciato per poi trascinarlo dalla sua parte.
Non mi interessa essere ricordata da Weasley o dalla Granger ogni volta
che racconteranno le loro grandi avventure, perché io c'ero ma ho vissuto l'altra
faccia della medaglia.
Io ero presente quando venne comunicato a Draco che avrebbe dovuto
uccidere Silente, ricordo persino il suo volto dopo quella notizia sconvolgente: pallido,
scarno, con un 'ombra nera alle spalle.
Ho percepito la preoccupazione di Narcissa, nel sapere che non c'era via di
fuga o un'altra possibilità per il suo unico figlio e ho capito l'impotenza
di Lucius di fronte a questo, un padre che aveva fatto tanti errori, trascinando con sé il
figlio e rendendolo schiavo di un destino che non gli apparteneva.
Quando passavamo la notte assieme - questo accadeva di nascosto ad
Hogwarts -, spesso lisciavo con un dito il punto del suo braccio, quello
dove era stato obbligato a marchiarsi e su cui era stato inciso il Marchio Nero.
"Ti ha fatto molto male?" gli chiesi una volta.
Draco girò la testa verso di me perchè spesso, dopo aver
fatto tutto, mi dava la schiena e si addormentava, sapendo che sarei
comunque rimasta.
"No, non è stato un male fisico" rispose abbassando gli occhi, per poi tornare a guardarmi con uno sguardo atterrito.
Io so che Draco Malfoy non mi ha mai amata, compensava il grande
vuoto in lui entrando nel mio corpo ma a me bastava così. In quei momenti potevo respirare il
suo odore, avvertire il suo respiro sul mio collo, stringere i suoi
capelli e sentire che vibrava quando riuscivo a farlo gioire, anche
solo per alcuni attimi. E poi a modo suo lui teneva a me, ero importante. Il
suo bisogno di avermi vicina per avere una mano gentile nella sua, appare nitido ai miei occhi tutt'oggi. Del resto io ero una delle poche persone - forse l'unica -
a trascinarlo a fare qualcosa di sporco, di cattivo e disumano.
Draco si rompeva ogni giorno che passava a piccoli pezzi, lentamente.
Non esiste magia o amore tanto forte, capace di riassemblare tutte le
parti che ha perso del suo animo.
"Mi sento come un sasso friabile" mi disse un giorno, mentre eravamo
nella nostra Sala Comune, da soli. "Se lo stringi si sgretolerà." aggiunse amaramente.
"Un sasso, di solito, se lo lanci verso qualcosa dovrebbe romperla o
almeno danneggiarla. No?" mi chiese "Io invece finirò in mille pezzi." constatò in modo rassegnato, comprendendo la sua fine.
Capii cosa intendesse dirmi: Draco non si sentiva all'altezza di
tutti i compiti affidatogli, e primo tra questi essere un Mangiamorte.
Io invece il masso lo avevo dentro, ed era forte e impossibile da sgretolare. Custodivo troppi segreti in quegli
anni neri, del resto anche la mia famiglia era coinvolta nella faccenda
di Voldemort.
Che cosa avremmo mai potuto fare noi, se non adeguarci alle scelte delle nostre famiglie?
Vidi Draco allontanarsi per mano a Narcissa il giorno della battaglia finale tra Potter e Voldemort, dopotutto nessuno dei due schieramente gli apparteneva, lui voleva solo avere un po' di pace.
Ho saputo che, dopo la fine della guerra, Draco ha passato un periodo in
isolamento, infatti non ha mai risposto alle mie lettere e gliene ho scritte molte. Ho sentito di questo suo momento in solitudine da
altre persone, che evidentemente hanno avuto sue notizie, io invece non l'ho più visto e non credo che
avrò occasione di reincontrarlo, forse ha voluto dimenticarmi.
Tuttavia ho accettato questa sua decisione, lo comprendo tutt'oggi
perché capisco la sua scelta. Immagino cosa Draco abbia provato, vedendo la sua faccia stampata sul giornale.
Una foto accompagnata da una didascalia poco piacevole, messa lì
in un angolo della pagina, mentre il viso di Potter e dei suoi
tirapiedi occupavano la maggior parte del foglio, con titoli a
caratteri cubitali e articoli dove venivano venerati.
So che cosa ha svolto lo Sfregiato, so che ha fatto il giusto, per tutti
noi, però preferisco mantenere le distanze, non farò mai parte dei suoi
ammiratori e tanto meno della sua cerchia di amici.
Io amavo Draco Malfoy ed ero una Serpeverde.
Mi chiamo Ortenzia Rowle*, figlia del Mangiamorte Thorfinn Rowle**.
Piccole spiegazioni:
*Ortenzia Rowle è un personaggio completamente inventato da me:
l'ho costruito basandomi un po' sulla cerchia di cui Malfoy è
circondato, ma ho dato a lei un po' più di spessore,
poichè i personaggi secondari vengono sempre descritti senza andare troppo nello
specifico comportamentale o caratteriale. Il nome Ortenzia l'ho scelto
io - la Z è voluta -, mentre per il cognome ho utilizzato quello di
Thorfinn, rappresentandola come sua figlia.
**Thorfinn Rowle, invece, è un personaggio esistente nella Saga di Harry
Potter. Appare per la prima volta nel sesto libro ed è un
Mangiamorte. Egli attacca Harry, Ron ed Hermione in un pub di
Londra, partecipando alla battaglia di Hogwarts.
Note:
Questa One Shot non vuole essere motivo di offesa per tutte le
appassionate e ammiratrici di Harry potter come personaggio o per
quelli di Hermione e Ron. Io adoro Hermione, anche se non posso dire
esattamente la stessa cosa per Weasley. Come credo sia evidente sono innamorata del biondo Serpeverde,
scrivendo ho cercato di dare il mio punto di vista sul suo ruolo,
parlando attraverso il personaggio creato da me: Ortenzia Rowle.
Non ho inserito la storia nella Categoria delle Originali perché
tratta comunque del mondo di Harry Potter, poi perché non
sapevo come inserire nella parte delle caratteristiche, il fatto che sia
presente un personaggio originale: quello di Draco, assieme ad uno
inventato.
A questo proposito, se dovesse dare fastidio o semplicemente se sapete
indicarmi il modo giusto e la Categoria appropriata, fatemi
sapere!
Ve ne sarei grata.
|