Riflessioni di un lupo mannaro.

di Melmon
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Ero piccolo quando è successo, ero nella mia stanza al sicuro da tutto e mi sono ritrovato con questa maledizione sulla testa.
Da allora io non posso più essere solo io. La mia vita è stata travolta, decisa più dagli eventi che da me. 
Essere un lupo mannaro ti cambia la vita perché non solo le notti di luna piena diventa un incubo, dove non sei più padrone del tuo corpo, 
diventi un animale che aggredisce chi lo circonda 
ma anche quando sei un semplice uomo i maghi ti emarginano per quello che la luna ti fa essere. 
Sono un reietto. 
Rinnegato da lupi perché cerco di essere umano e rinnegato dagli uomini perché lupo. 
Ho vissuto cosi fino all’arrivo di James, Sirius e Peter che non si sono curati più di tanto di questa mia maledizione, 
questo mio modo di essere a cui sono costretto per il resto della mia vita 
anzi hanno fatto in modo di farvi parte diventando per me animaghi. 
Cosi Remus aveva James, Sirius e Peter come amici 
e il lupo mannaro Lunastorta aveva Ramoso, Felpato e Codalisca a fargli compagnia e a vivere avventure con la luna. 
Cosi ho capito cosa sia realmente la libertà di essere se stessi, 
avere accanto persone che non ti giudicano per quello che purtroppo ti è accaduto. 
Quando gli ho persi tutti ho dovuto trovare in me e nel passato la forza per cercare di sopravvivere 
in questo mondo magico che per me non ha molto posto.
E’ stato molto doloroso perdere l’unico mondo in cui non ero considerato un ibrido, un mostro 
neanche la mia famiglia mi ha trattato cosi ma loro sono sempre stati speciali. 
Solo dei pazzi come loro potevano fare qualcosa di stupido, pericoloso e illegale 
come diventare animaghi solo per non lasciarmi da solo ad affrontare una cosa che già affrontavo da anni. 
Tutto questo per me, sono orgoglioso di essere loro amico. 
I Malandrini sono nati cosi: per non lasciare che io un amico affrontasse la luna da solo. 
I miei idioti preferiti. 
Con loro non ho più solo avuto un mondo costituito da libri ma una vita quasi normale 
che di normale non ha proprio niente perché con loro niente è normale. 
Pensavo di non poter amare nessuno altre la mia famiglia, 
che concetti come amore, fiducia e amici sarebbero potuti esserci solo con la menzogna, 
ho vissuto i primi 2 anni a scuola cosi nascondendo loro chi realmente io fossi 
ma poi sono nati i Malandrini. 
Ma amare una donna è diverso, sposarne una è diverso. 
Tonks si è innamorata di me ma non voglio maledire anche lei, 
lei è solo Tonks come si può difendere da Lunastorta? 
Non voglio scoprire cosa il mostro gli ha fatto la mattina dopo la luna piena, 
ma lei non demorde e alla fine riesce a farmi costruire una famiglia con lei. 
Io, lei e Ted siamo stati una vera famiglia per poco tempo purtroppo, ma siamo stati felici ed è questo che conta. 
Grazie a Harry ho potuto godere della gioia di essere padre nonostante tutte le mie paure. 
Oh, James quando ti assomiglia e quando sia stato importante per me la sua presenza in quel momento di sbandamento. 
Ora lui è il suo padrino a lui il compito che per breve è stato di Sirius e anche un po’ il mio. 
Alla fine la mia vita è stata felice, inaspettatamente felice, piena d’amore e avventure che non mi sarei mai aspettato. 
Maledetto e benedetto da questa mia divisione perché le cose sarebbero state diverse 
e non avrei mai scoperto tante sfaccettature dell’amore che mi avete fatto provare. 
Alla fine cose è un lupo mannaro? 
Un lupo mannaro è un uomo che smette di essere lui la notte di luna piena, 
non ha più il controllo del suo corpo, del suo cervello, del suo cuore 
per diventare un animale che segue i suoi più terribili istinti 
ma poi torna l’uomo che era al sorgere del sole. 
Essere un lupo mannaro significa essere pericoloso una notte al mese 
io sono molto meno pericoloso di qualsiasi altro uomo. 
Remus Lupin non ha nessuna caratteristica di quell’essere, non c’è nulla di lui in me. 
Ci sono uomini che sono bestie, mostri ogni giorno. 
Chi di loro può smettere di essere un mostro alla luce del sole? 
Chi di loro è costretto a diventare un mostro?





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