V
Halo
Oh my look at those eyes
Look at the trouble that
they hide inside
I see the flicker of the
pain on the rise
Oh my look at those eyes
Maybe they’re
like mine
Things I wish I did not
see
I push away all the dirt
and debris
But what’ll be
left of me
[...]
But look at
who’s right beside you
When you’re
alone barely holding on
You leave your worries
behind you
You’re not
alone in the dark
[Look At Those Eyes -Alexz Johnson]
(Clarke
PoV)
Penso di aver seriamente bisogno di qualcosa di forte.
Non riesco a credere quanto il mondo faccia
schifo. So
perfettamente di aver scelto io il mio lavoro, nessuno me l'ha imposto,
ma sentire quello che ascolto io ogni giorno. Mi sento impotente.
inutile.
Solo ora comprendo le parole di mia madre, quando le dissi di voler
diventare una terapista. Gli psichiatri non nascono cinici, lo
diventano.
Probabilmente siamo noi, per primi, ad aver bisogno di uno
specialista...
Eppure, ho sempre rifiutato un qualsiasi aiuto, specialmente da dopo la
morte di mio padre.
Sono un'incoerente nata.
Ai miei pazienti insegno che non devono tenere nulla dentro,
mentre io non sono mai stata in grado di esprimere alcun tipo di
emozione, se non una strana rabbia che ho tramutato in veleno, che a
sua volta mi ha cambiato in un iceberg.
Sfioro con i polpastrelli la mia agenda a pois, regalatami da O e Rav
per il mio compleanno.
Dopo Bellamy, ho avuto altri quattro pazienti.
Due dei quali erano bambini.
Rileggo le loro cartelle personali, per ricontrollare l'avanzamento
della terapia di ognuno.
Il piccolo Jimmy ha otto anni, ha perso la madre in un incidente l'anno
scorso. Lui era sul sedile del passeggero accanto a lei. Si
è salvato per miracolo. Lui è uno dei miei primi,
e sin da subito la cosa che mi ha preoccupato sono stati i suoi
disegni... continuava a raffigurare la morte del genitore.
La piccola Ruth ha dodici anni ed ha subito violenze da parte di un
amico del padre, per quattro di questi. Soffre di un grave disturbo del
sonno ed Il padre sta cercando di convincermi a prescriverle degli
psicofarmaci.
Charlotte, sfigurata con l'acido dall'ex fidanzato geloso. Ha smesso di
uscire di casa, dopo l'episodio ed è stata la sorella a
trascinarla qui.
Rosamunde ha sedici anni e l'hanno scorso ha perso il padre a causa di
un rapinatore. Il malintenzionato è entrato nel cuore della
notte nella loro abitazione...
Davanti a tutto ciò non mi sento più capace di
essere ottimista sugli esseri umani, forse è proprio per
questo motivo che non riesco a fidarmi di nessuno.
Mi porto la testa tra le mani, massaggiandomi le tempie.
Ho avuto, compreso il fratello di Octavia, due
pazienti di sesso
maschile, per questo, vedere un uomo in quello stato mi fa ancora uno
strano effetto.
Ho ancora stampata in mente la scena del giovane
Blake, che piange con gli occhi sbarrati, quasi spiritati, mentre
racconta dell'esplosione.
Mi tornano i brividi, ripensando alle sue mani gelate e tremanti.
Sembrava in trance.
Comincio a non essere molto sicura che il portarlo qui in studio possa
servire, mi conviene trovare una terapia alternativa più
leggera ma continuativa. Una o due sedute settimanali non basteranno.
Non è un aspetto da sottovalutare quello del vivere sotto lo
stesso tetto... Probabilmente ha bisogno più aiuto possibile
e non può dirlo a sua sorella. La sua migliore amica,
l'unica parente.
Siamo legati ad un doppio filo, anzi ad una catena, senza averlo
chiesto. Un patto silenzioso a cui non ho intenzione di venire a meno.
Per Octavia.
Per Octavia?
No, non solo. Non dopo quello che ho visto qualche ora fa.
Ammetto di sentirmi uno schifo dopo il trattamento che ho riservato a
Blake due giorni fa, ma la sua costante espressione da egocentrico
patentato, mi infastidisce.
Mi manda in bestia.
Sbuffo, lasciandomi cadere sulla poltrona.
L'orologio alla parete segna le tredici e trenta. Sorrido, come
sollevata, afferrando la mia giacca e ringraziando il Cielo che il mio
turno sia finito... per oggi.
Con una mano spalanco la porta, salutando la mia segretaria, ma
qualcosa mi blocca sul posto.
Bellamy è seduto su una poltroncina della sala d'aspetto.
"Ti ha aspettato per quattro ore" dice una vocina nella mia testa, che
zittisco prontamente, prima di arrossire.
Una punta di orgoglio si accende dentro di me, poteva andarsene, ma
è rimasto ad aspettarmi fino ad ora... poi la nuda
verità mi cade addosso come una doccia ghiacciata: Blake,
dal suo trespolo, civetta con Clarence. Non attendeva me, voleva solo
fare il cretino con la mia segretaria!
Sento il sangue salirmi al cervello... E NON DITEMI CHE NON HO MOTIVO
DI ADIRARMI!
-Blake - ringhio tra i denti, richiamandolo all'ordine, mentre ripeto
come un mantra "per
Octavia" -Alza il culo, che ti porto a casa-
Alza un sopracciglio, ma seguendo il mio invito, e non apre bocca fino
all'ascensore.
-Sai, Principessa,
dovresti rilassarti- sibila acido.
-Chiamami un'altra volta così, e non avrai più
bisogno di una terapista- il mio tono è freddo, forse
più del normale e la cosa lo diverte.
Scoppia a ridere, scuotendo il capo più volte.
Mi prudono le mani e mi trattengo dal prenderlo a pugni.
-Cercherò di convincere mia sorella, stasera.- ghigna
stimolando la mia curiosità. Lo guardo interrogativa, in
attesa di una risposta -Ho bisogno di uscire... ed anche tu.- termina
senza guardarmi in faccia.
I seguenti dieci minuti fino a casa vengono colmati da una sinfonia di
silenzi e respiri. Mi sembra addirittura strano che non abbia ancora
commentato la mia Dodge
Journey 2.0...
Appena entrata nell'appartamento, vengo assalita dalla minore delle mie
coinquiline e noto , con orrore, che ha trasformato il salotto in
un'appendice della sua stanza.
Pile di giornali da sposa, cataloghi, foto ed addirittura un
raccoglitore rilegato in pelle, contenente un campionario di stoffe per
gli abiti da sposa.
Come diavolo ha fatto in quattro ore?!?
Con somma soddisfazione, noto di non essere la sola stranita da questa
situazione, infatti lo sguardo del fratello è ancora
più sconvolto del mio.
-Coraggio, damigella d'onore, abbiamo tanto lavoro da fare!- esordisce
O, mentre incrocio lo sguardo esausto di Raven.
-Scappa...- sussurra Rav, prima di essere zittita da un'occhiataccia
della più piccola.
Intravedo, alle mie spalle, il fratello della futura sposa che cerca di
defilarsi, verso il bagno, nella vana speranza di salvarsi dalla follia
maniacale di Octavia.
Già, perchè quando si tratta di lei e Lincoln, la
mora, perde il senno della ragione e non mi stupirei se dovesse
diventare una Bride-zilla
o qualcosa di simile.
-No Bell, anche tu resti qui.- Octavia blocca il fratello, indicandogli
con l'indice sinistro il divano.
Arrivati a questo punto sappiamo, tutti e due, di non avere la minima
speranza. Sospirando ci lasciamo cadere a peso morto sul divano,
facendo volare qualche foto.
-Ora che ci siamo tutti,- esordisce la mora, gongolando
-procedo con l'illustrarvi qualche idea.- Afferra un block notes dal
tavolino - Visto che siamo in toscana, pensavo di utilizzare come
colori il giallo, il verde salvia ed il bianco.- Annuisce,
probabilmente soddisfatta di se stessa - Infatti Raven, Lexa e Maya
saranno vestite in giallo crema, mentre tu Clarke - Mi lancia
un'occhiata - di giallo sole, ma tutte avrete in vita una fascia verde.-
Comincio seriamente cosa mi è saltato in testa quando ho
accettato di essere la Damigella D'onore, quindi la sua spalla in
questa incredibile follia. Spero solo non si faccia venire un
esaurimento nervoso... non sono portata per organizzare matrimoni!
Continua...
Ecco qui, scusate se ci ho messo molto, ma cercavo di fare un ottimo (o
almeno qualcosa di decente) per voi.
Vi ringrazio per tutto il sostegno che mi state donando!
Vorrei farvi notare un paio di cose:
Ogni capitolo ha il titolo di una canzone (Che vi consiglio vivamente
di andare ad ascoltare), che insieme alla citazione, formano la
"colonna sonora" su cui si basa il capitolo.
Gli unici due a non avere una citazione iniziale sono i primi due,
ovvero la presentazione dei protagonisti.
Ho parlato di cicatrici nel capitolo scorso e nel secondo, che presto
scoprirete.
Detto questo, per ora non mi viene in mente nulla da dire, tranne che
sono una brutta persona... e scoprirete presto il perchè XD
Ci leggiamo Presto
Dimea
|