- Dannazione Thor! -
Loki era furioso con il fratello maggiore che, ogni volta che metteva piede in camera sua, non faceva altro che irritarlo con la sua goffaggine.
- Oh scusa, fratello -
Aveva urtato con il gomito una pila di libri sulla scrivania, facendoli cadere sul pavimento. Stava per inginocchiarsi a raccoglierli ma Loki lo fermò.
- Aspetta - disse.
Era seduto sul letto e aveva in mano un album da disegno che richiuse e mise da parte prima di alzarsi. La cosa incuriosì molto Thor: da quando in qua Loki disegnava? Immaginò quelle dita sottili ed aggraziate impugnare una matita e tracciare dei tratti leggerissimi. Ma cosa avrebbe potuto disegnare? Una creatura elegante come lui, tipo un cigno.
Il fratello gli appoggiò una mano sulla spalla.
- Guarda - disse con un sussurro.
Thor obbedì e vide i libri sollevarsi da terra. Rimasero sospesi a mezz'aria. Loki lo guardò e gli sorrise, poi fece un gesto con la mano e i libri andarono a posarsi di nuovo sulla scrivania, più ordinati di prima.
- Stai iniziando a esercitati con le arti magiche vedo - disse il più grande ricambiando il sorriso -Bravissimo, davvero-.
- Grazie - rispose l'altro arrossendo. - come avrai visto, non sono adatto alle arti della guerra. Ma questo .. la magia.. insomma è straordinaria -
- Vedo che ti piace anche disegnare - disse Thor, prendendo in mano l'album da disegno. Stava per sfogliarlo quando Loki, velocissimo,glielo strappò di mano e se lo strinse al petto con aria offesa.
- Volevo solo dare un'occ-
- Non puoi!- lo interruppe il fratello minore, furioso -ora puoi anche andartene, grazie. -
Thor obbedì ed uscì dalla stanza pensieroso, lo sbalzo di umore del fratello lo aveva disturbato. Era abituato al fatto che non andassero mai d'accordo, ma di quel sorriso, il sorriso di Loki, non ne aveva mai abbastanza e non riteneva giusto che bastasse cosi poco a spegnerlo. Si ritrovò a chiedersi come fossero le sue labbra: di sicuro erano morbide e fresche come un petalo di rosa. E la sua pelle.. era la più bella di tutta Asgard. Così pallida e soffice come le piume del cigno che molto probabilmente stava disegnando.
Il giorno dopo, Thor stava andando a cercare Loki e quando arrivò alla sua camera bussò.
- Fratello, vieni in sala. Il pranzo è servito-
Nessuna risposta. Allora spalancò la porta ed entrò nella stanza vuota. Notò che l'album da disegno era sul letto e la curiosità fu più forte di lui. Si mise a sfogliarlo e ciò che vide lo lascio senza fiato: c'erano pagine e pagine che raffiguravano lui, Thor. I disegni erano curati nei minimi dettagli e spiccavano i capelli dorati e gli occhi azzurri.
Suo fratello lo amava. Era chiaro ormai.
Sentì un rumore alle sue spalle e si voltò di scatto. Loki era in piedi sulla soglia della porta con le lacrime agli occhi. Lo guardava come non lo aveva mai guardato e nel suo sguardo c'erano rabbia, tradimento e amore.
- Loki, io...- il fratello maggiore era senza parole -.. scusami-
L'altro scoppio a piangere e si sedette con i gomiti appoggiati alla scrivania, le mani nei capelli. Thor non disse nulla, ma si avvicinò al fratello e iniziò a pettinargli la lunga chioma nera con le dita, dolcemente. Gli raccolse i capelli in una treccia e gli asciugò le lacrime. Iniziò a baciargli il collo. Quando Loki si voltò a guardarlo confuso, Thor lo baciò di nuovo, stavolta sulle labbra. In quel momento le sue domande ricevettero una risposta: le labbra del fratello erano davvero come petali di rosa.
Loki gli mise le braccia intorno al collo, le loro lingue si intrecciavano. L'eccitazione stava per prendere il sopravvento quando sentirono dei passi nel corridoio. Si separarono all'improvviso, ad un attimo dall'essere scoperti da Frigga.
- Oh, eccovi qua. Venite a pranzo, è da un po che vi attendiamo -
- Certo, madre. Perdonaci - rispose Loki. Dal suo tono di voce sembrava che non fosse successo niente. La Regina si volto e i due ne approfittarono per guardarsi negli occhi: si sorrisero e capirono che, l'uno dell'altro, non ne avrebbe mai avuto abbastanza. |