1-SOGNO O
REALTA?
Era passato più di un anno da quel giorno, da quel
momento eppure per Sara sembrava essere passata una vita intera… Ricordava
ancora il giorno in cui aveva scoperto di essere la sorella di Harry Potter, lo
ricordava come fosse accaduto pochi minuti prima e questo la terrorizzava più
che mai…
Pensava ancora a Silente che
le raccontava tutto, pensava alla mano di Sirius che le stringeva una spalla
quasi a romperla… Sirius… Adesso era in pericolo aveva bisogno di lei, e lei lo
avrebbe salvato a costo della sua stessa vita.
E mentre il pavimento della
cabina scendeva pensava a tutto questo, sperando…
Una fessura di luce dorata
toccò i loro piedi allargandosi fino ad illuminare la cabina… vide Harry
chinarsi e alzare la bacchetta per controllare se qualcuno li stava aspettando,
ma non c’era motivo l’Atrium del Ministero della Magia era deserto. I cancelli
si aprirono e Harry, Luna e Neville ruzzolarono fuori dall’ ascensore mentre una
voce femminile diceva «Il Ministero della Magia vi augura una piacevole
serata.»
Lei, Ron, Hermione e Ginny
rimasero in piedi e uscirono dall’ ascensore prima che le porte si
richiudessero.
Sara non era mai entrata al
Ministero, l’Atrium era una stanza enorme con al centro una fontana dorata che
rappresentava un mago e una strega, attorno a loro c’erano un goblin, un
centauro e un elfo domestico, che guardavano con aria adorante il mago e la
strega. “Si come no, i centauri e i goblin adorano i maghi!!” si ritrovò a pensare
Sara.
Ma non c’era tempo da perdere
doveva salvare Sirius, così Harry li condusse lungo un corridoio buio illuminato
da torce, alla fine di esso c’era una porta liscia e nera: era l’entrata dell’
ufficio misteri.
«E questa Harry?» senti la
voce di Neville, «Si, è lei» la porta si aprì non appena Harry la sfiorò…Si
ritrovarono in una stanza circolare con le pareti nere così come il pavimento e
il tetto, c’erano circa una dozzina di porte, questo non l’ avevano previsto.
«Qualcuno chiuda la porta» Neville eseguì, ma fu un grande errore, non appena la
porta si chiuse le pareti cominciarono a girare e non seppero riconoscere la
porta dalla quale erano entrati. Sara era preoccupata, così non andava se si
mettevano a controllare tutte le porte avrebbero perso un’ infinità di tempo, e
non se lo potevano permettere…
«Harry non possiamo perdere
tutto questo tempo! Non la riconosci la porta giusta, vero?» sperava di dare un
tono sicuro alla voce, ma non era certa di esserci riuscita «No, nel sogno c’era
una sola porta» rispose Harry, Sara riusciva a percepire quello che provava: era
panico.«È inutile perdere tempo proviamone una» Hermione era sicura, spinse una
porta ed entrarono in una stanza con una strana vasca sul fondo contenente un
liquido verde dove all’ interno nuotavano dei pesci molto strani. « Larve di
acquavirius!»esclamò Luna eccitata, ma fu bloccata da Hermione prima di finire
la frase «No, sono cervelli»
«Cervelli? Si! E’ vero!
Guardate bene» Ron era eccitato quanto Luna. «No, questa non è la stanza giusta
torniamo indietro.»
«Sei sicuro Harry? Guarda qui
ci sono altre porte» disse Ron. «Si, sono sicuro» taglio corto Harry, Sara
sapeva che non voleva perdere tempo, c’era in gioco la vita di Sirius, eppure
c’era qualcosa che non andava, aveva trovato l’ingresso deserto cosa al quanto
strana e adesso avevano la strada spianata, non un interruzione di nessun
genere. «Proviamo questa» la voce di Hermione l’aveva distolta da suoi pensieri,
qualcuno, sicuramente Hermione,
aveva tracciato una X sulla porta che avevano gia provato e adesso la
stanza circolare si era di nuovo fermata.
Si ritrovarono in una stanza
più grande di quella con i cervelli, al centro era concava ed era circondata da
sedili di pietra, formavano una specie di arena, nella cavità centrale c’era una
piattaforma e su di essa era posizionato una arco molto antico, con un velo che
si muoveva come mosso dal vento… Ma li non c’era vento. Quel arco aveva un
fascino incredibile attirava Sara come una calamita, la curiosità di vedere
oltre quel velo era fortissima… «Harry!» era la voce di Hermione, «Harry vieni
via questo posto non mi piace, non perdiamo tempo…»
«Harry» non si aspettava di
dirlo così dolcemente, eppure dove Hermione aveva fallito lei c’era riuscita
Harry si era voltato «Harry, Sirius» a quella parola Harry si voltò a insieme
tornarono nella stanza circolare Hermione tracciò un’altra X e aprirono un’altra
porta «È questa» Harry lo disse con grande sicurezza forse erano arrivati nel
posto giusto, quella stanza era più piccola di quella con i cervelli, in fondo a
essa c’era una campana di vetro con dentro un uovo che si schiudeva e diventava
un uccellino poi tornava un uovo «È il tempo…» ne era certa «Andiamo avanti»
Harry spinse un’ altra porta e si ritrovarono in una stanza della quale non
riuscivano a vedere la fine, era come un’ immensa cattedrale. Harry cominciò a
correre, Sara lo segui tendendo le orecchie se Sirius era lì avrebbero sentito
presto i suoi lamenti, ma non sentirono nulla.
Arrivati alla fine della fila
novantasette Harry andò in fondo a sinistra poi tornò e andò a destra, quando
finalmente tornò dove era gli altri Sara riuscì a vedere il terrore nei suoi
occhi e capì, li non c’era Sirius era una trappola ed Harry lo sapeva, «Sirius
non c’è, Harry» non era un’ accusa pensava solo che dicendolo si sarebbe sentita
un pò più sollevata, ma non funzionò «Harry, qui c’e scritto il tuo nome!»
Neville fissava una delle tante sfere impolverate sopra gli scaffali che
riempivano l’immensa stanza.
Si avvicinarono tutti per
controllare, ma Sara aveva paura non sapeva bene perché ma sentiva che quella
sfera aveva qualcosa di sinistro, «Il mio nome?» Sara vide Harry afferrare la
sfera e riuscì a scorgere quello che c’era scritto
sotto:
S.P.C. a
A.P.W.B.S
Oscuro
Signore
e (?) Harry Potter
«Cos’è» chiese Ron fissando la piccola
sfera «Io… Non lo so» Harry era come incantato da quel oggettino «Harry, andiamo
via subito, qui Sirius non c’e!» era terrorizzata, avevano perso troppo tempo?
Sirius era morto? O forse non era mai stato li? Non riusciva a pensare, quel
posto era troppo pericoloso, dovevano tornare a Hogwarts prima possibile «Harry
dobbiamo tornare a Hogwarts!Subito!»
«Mi dispiace voi rimanete qui,
molto bravo Potter. Adesso voltati e dammela»
Delle persone erano arrivate
alle loro spalle senza farsi sentire ed ora erano circondati dai mangiamorte:
erano in trappola “E adesso? I mangiamorte vogliono quella sfera, ma che diavolo
e? perché e così importante?”
«Dammi la profezia Potter»
“Questa voce… io la conosco… ma chi e?” «Dammela Potter!»”Certo! e Lucius Malfoy
il padre di Draco” … «Tu vuoi
questa?» Harry sollevò la piccola sfera impolverata, la sua voce era ferma, ma
Sara sapeva che era nel panico più totale, li aveva condotti li e adesso li
doveva riportare sani e salvi indietro, riusciva quasi a leggere i pensieri
nella sua mente e si odiava per non poterlo aiutare, cosa doveva fare? Non
poteva fare nulla senza farsi notare «Dov’ è Sirius?» “ma che fai? Vuoi farti
prendere per un idiota? Lo sai che Sirius non è qui!” «Ah ah ah dovresti
imparare a distinguere i sogni dalla realtà!» Malfoy aveva ragione, «cos’ è
questa cosa?» Harry sollevò la sfera per mostrarla ai mangiamorte, altra risata
«Tu non sai cos’ è Potter?» “no non lo sa, almeno lui non lo sa… “ «È una
profezia su te e Voldemort, credo sia per questo che ha cercato di assassinarti
quando eri piccolo» lo disse senza pensarci eppure era sicura che fosse la
verità «La tua amichetta sa tante cose in più di te Potty» era la voce infantile
di una donna che si tolse il cappuccio: era Bellatrix Lestrange «Tu!» Sara non
aveva mai sentito parlare Neville con tanto disprezzo nella voce, «Paciock
giusto? Come stanno mamma e papà? L’ultima volta che li ho visti non erano molto
in forma» c’era crudeltà in quella voce, una crudeltà
folle.
Neville cercò di saltare a
dosso a Bellatrix ma Ron riuscì a trattenerlo per un pelo, nel trambusto Harry
approfittò per parlare con Sara: «quando dico ora spaccate gli scaffali, io li
tengo occupati…»
«Allora? E vero? Questa
profezia spiga perché sono morti i miei genitori?»
«si Potter e ora da bravo
dammela!»
«ORA!!»
«Stupeficium!» Sara puntò la
bacchetta contro lo scaffale dove c’era la profezia su Harry che salto in mille
pezzi, così fecero gli altri e riuscirono a scappare attraverso un varco che si
erano aperti tra i mangiamorte, ma si divisero.
Sara si ritrovò a correre da
sola, era la cosa peggiore che le potesse capitare, corse per qualche minuto
fino a quando si trovò di fronte ad una porta, la spalancò, era nella stanza con
l’ arco da sola. Il velo continuava a fluttuare, il suo movimento la rapiva a
poi da lì arrivava un mormorio, dello voci, ma che dicevano? Non riusciva a
capirlo…
Le porte che davano sulla
stanza si spalancarono ne uscirono i mangiamorte da una,però, ne uscì Harry
cadendo fino ad arrivare a qualche metro da Sara che corse verso di lui.«Harry!
Stai bene? E gli altri?» era preoccupata «Si sto bene, gli altri… non lo so!
Sono feriti ma credo che siano tutti vivi…» “Credi?” queste parole furono come
una freccia in pieno petto… «Potter dammi la profezia e avrai salva la
vita!!»