Ti prego non lasciarmi sola
Note Autrice:
Ecco l'ultima storia scritta per la Drabble Night sul gurppo We are out
of prompt del 9/07/15, sto prendeno gusto nello scrivere di Ungheria e
Prussia, mi chiedo perchè non ho iniziato prima!
Questo è il fantastico prompt che mi sono trovata appena sveglia
*^*: "Preferiamo accettare le assenze, piuttosto che urlare le
mancanze."
Parole: 304
Blyth
Ti prego, non laciarmi sola
Ungheria
guardò la figura di Prussia allontanarsi a cavallo all'orizzonte
dalla finestra della loro camera matrimoniale. Quella mattina lui non
aveva voluto svegliarla, dopotutto era l'alba e la sera prima avevano
fatto tardi. La giovane si strinse la stoffa della camica da notte
all'altezza del petto, Prussia partiva per l'ennesima guerra
lasciandola sola e come ogni volta lei si trovava a chiedersi se lo
avrebbe mai riabbracciato, ogni volta che Germania lo chiamava alla
guerra una parte di lei moriva, sapeva che il suo amato non avrebbe mia
potuto dire di no al fratello, ma egoisticamente si trovava a sperare
che quella volta non sarebbe partito. Stare in sua assenza per mesi, a
volte anni, era uno strazio e si chiedeva perchè non riusciva ad
interrompere quella sofferenza, troncando il loro rapporto. Prussia
l'amava con tutto se stesso, glielo aveva dimostrato più volte,
eppure sceglieva la battaglia e non lei, ogni volta. Si diede
mentalmente della stupida, quante volte al momento di salutarsi aveva
voluto urlargli in faccia che no, se l'amava davvero non sarebbe dovuto
partire, perchè lei voleva costruire una famiglia e con lui
perennemente assente non le era possibile, voleva urlargli che cosa
avrebbe fatto quando avrebbero avuto dei figli, se sarebbe stato
disposto a perdersi i primi passi o il primo dentino "perchè il
dovere chiama"; ma non lo faceva mai.Quella mancanza di calore da parte
sua la uccideva, non essere abbracciata nel pieno della notte era una
sofferenza e pensarlo sul campo di battaglia era un incubo,
maggiormente quando sarebbe potuto stare al suo fianco all'ombra del
porticato. Sospirò al vento asciugandosi le lacrime.
Oramai lo
conosceva, era un uomo nel fiore degli anni, infuocato dall'animo del
guerriero, un giorno forse sarebbe cambiato e sarebe rimasto al suo
fianco ogni alba, ma per ora doveva limitarsi a vederlo sbiadire
all'orizzonte.
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