Capitolo
1: Nicole
10
Anni
"Mamma!
Sei tornata!" corro ad abbracciarla e la stringo forte
perchè
mi è mancata molto. Stare dal nonno mi piace ma la mia mamma
è
stata lontano tanto, troppo.
"Sono
tornata, principessa, come stai?" la mamma mi sorride e mi
prende per mano e poi si volta dirigendosi verso l'enorme casa del
nonno mentre io le saltello accanto, felicissima.
Una
volta in salotto le racconto come mi trovo con gli insegnanti, cosa
ho imparato di nuovo e tutto quello che mi passa per la testa e lei
mi sorride accarezzandomi i capelli biondi.
"Miss
Melanie, è arrivato l'insegnante per la lezione di
pianoforte. L'ho
fatto accomodare nella Stanza della Musica. " il maggiordomo ci
avvisa dell'arrivo e io salto in piedi felice: è il mio
preferito,
dopotutto!
"Bene,
così mi farai sentire quanto sei migliorata." afferma subito
mia mamma avviandosi verso la stanza indicatale.
"Il
Professor Solaris è il mio insegnante di musica da meno di
un mese
ma io mi ci sono già affezionata perchè mi fa
ridere e ne sa un
sacco di musica, sembra quasi che l'abbia inventata lui! E poi
è...
luminoso, sembra un raggio di sole! Vedrai che piacerà anche
a te,
mamma! Non può non piacerti!" le racconto saltellando per il
corridoio precedendola.
"Solaris?"
mi chiede lei ma non mi volto a guardarla preferendo invece aprire la
porta davanti a me. Finalmente siamo arrivate!
***
"Perchè
devi andartene? Io non capisco!" le lacrime mi offuscano la
vista, mentre cerco di capire il motivo del litigio a cui ho appena
assistito. Mia madre è andata su tutte le furie appena lo ha
visto,
senza un apparente motivo, e hanno iniziato a gridarsi contro e la
mamma lo ha accusato di volermi portare via ed io... io non so cosa
pensare e mamma ha cercato di bloccarmi poco fa ma io l'ho scansata e
ho rincorso l'uomo che lei aveva appena scacciato.
"Tua
madre ha deciso che è meglio per te non avermi come
istruttore."
afferma abbassandosi alla mia altezza e guardandomi dritto negli
occhi, continuando poi a parlare: "Non piangere, piccola, presto
ci rivedremo." asciugandomi le lacrime. Infila una mano nella
tasca dei suoi pantaloni e ne tira fuori un oggetto luccicante legato
ad una catenina: "Questo carillon è un mio personale regalo
per
te. Ti servirà fin troppo presto, bambina mia." lo lascia
nelle
mie mani e io mi perdo qualche secondo ad osservare il decoro sulla
superficie. Quando alzo lo sguardo il mio professore non c'è
più e
il sole si è fatto più luminoso... sembra quasi
che mi stia
baciando il viso come farebbe un padre con un figlio.
***
13
Anni
"Non
capisco perchè non posso andare a scuola come tutti gli
altri!
Perfino Nathan va all'asilo e io non posso andare al liceo? Questo
è
profondamente ingiusto!" grido contro mia madre che non vuole
ascoltarmi, come al solito, per lei sono solo una bambinna,
dopotutto. Ha scelto lei di trasferirsi qui per formare una famiglia
con me, il mio patrigno e il mio fratellastro ma non è
cambiato
assolutamente niente rispetto a quando abitavo con mio nonno e dovevo
sempre stare all'interno dei confini della casa.
A
sua detta l'ha fatto per iniziare una nuova vita, per provare a
vedere come andrà d'ora in poi ma io non ci credo, non ha
senso! So
che c'è qualcosa che non vuole dirmi, qualcosa che l'ha
spaventata.
Non c'è un motivo logico percui lei dovrebbe vietarmi di
andare a
scuola con i miei coetanei o di uscire di casa per alcun motivo...
"Non
voglio discutere ancora di questo con te, Nicole, il discorso
è
chiuso." mi osserva adirata e io non posso fare a meno di
ricambiare lo sguardo rispondendole: "Non capisco perchè mi
hai
sempre costretta a vivere come... come una prigioniera! Voglio solo
essere una ragazza normale, per una volta. Non voglio più
vivere in
questa città, e neanche in questa casa, voglio tornare dal
nonno."
concludo abbassando lo sguardo quasi arresa giocandomi l'ultima
carta, quella dei capricci.
"Adesso
basta, comportati da adulta e smettila di lamentarti. Vai a fare i
tuoi esercizi al pianoforte." mi congeda iniziando a prestare
attenzione alla pubblicità che stanno mandando in
televisione:
l'ennesima con lei protagonista.
Mi
dirigo verso la mia stanza e dopo essermi chiusa dentro, sbattendo il
più forte possibile la porta, mi siedo sul letto pensando a
quanto
fa schifo la mia vita: mia mamma mi ha avuta a 18 anni da un uomo che
l'ha sedotta e poi abbandonata senza riconoscermi, lei ha continuato
la sua cariera seguendo le orme di mio nonno e lasciandomi alle sue
cure amorevoli, fra insegnanti privati e giocattoli firmati,
venendomi a trovare una volta ogni tanto quando si ricordava di me.
Ho
vissuto così finchè, sempre lei, non ha deciso di
iniziare a
giocare a fare la madre: mi ha trascinata in California dove si
è
sposata con il suo manager, da cui ha poi avuto Nathan, il mio
fratellastro.
A
questo punto prendo finalmente una decisione. Mi alzo, tiro fuori un
borsone dall'armadio e, senza guardarmi indietro, inizio a riempirlo
con dei vestiti presi a caso dai cassetti. Mi cambio indossando dei
jeans e una maglia a maniche lunghe e inizio a dirigermi verso la
portafinestra.
"Vorrei
davvero essere una ragazza normale." mormoro, guardando una foto
sul mio comodino, passando vicino al mio letto. La foto risale a
quando avevo circa 10 anni e mi ritrae seduta ad un pianoforte con
affianco Elia Solaris, il mio insegnante di musica dell'epoca. Lui si
intravede solo di profilo ma l'ho voluta incorniciare perchè
è
stato uno dei pochi a trattarmi in modo... normale, non come se fossi
una ragazzina ricca da istruire ma che non va fatta arrabbiare
perchè
potrebbe farti licenziare. Lui mi faceva ridere e nonostante io non
riesca a ricordare la sua voce o il suo volto mi ricordo del calore
che mi infondevano ogni volta che ascolto la melodia contenuta nel
carillon.
"Tu
non sei una ragazza normale, tu sei speciale, oserei dire quasi
unica." sento queste parole e mi volto per guardarmi intorno,
per capire chi è che mi ha parlato.
"Chi
sei?" non c'è nessuno nella mia stanza... cosa diavolo sta
succedendo?
"Non
ha importanza, come non ha importanza dove sono visto che non sono
lì." continua la voce ridendo e io inizio seriamente a
preoccuparmi. Sto forse diventando matta? Sembra che mi legga nel
pensiero, comunque.
"Sto
impazzendo, questa è la verità." sussurro
riprendendo la borsa
che avevo lasciato scivolare a terra per la sorpresa e affrettandomi
verso il balcone, mi fermo solo alla scrivania per prendere il mio
amato carillon.
Me
lo infilo al collo e apro la porta uscendo poi sull'enorme balcone
che da sul giardino della villa in cui vivevo.
***
"Sentiamo
il profumo del tuo sangue, semidea. Non puoi scapparci ancora per
molto!" lo scoppio della risata di uno di quei mostri con un
occhio solo mi fa tremare ancora più forte. Sono passate
circa tre
settimane da quando sono scappata e fino ad oggi mi sono accadute
cose sempre più strane: prima ho iniziato a vedere persone
strane
nei parchi, con la pelle verde o le gambe deformi, poi ho iniziato a
vedere animali feroci in gattini o un occhio solo e poi subito dopo
due su dei ragazzini.
"Devi
scappare, Nicole! Ti mangeranno!" ed ecco la stranezzza peggiore
di tutte: la voce dell'uomo non se n'è più andata
e continua a
cercare di dirigermi verso est, è colpa sua se sono finita a
Detroit, nonostante sia rimasta infreddolita e senza soldi.
"Zitto,
stai zitto!" sussurro sperando che il mio nascondiglio non venga
scoperto. Sono finita vicino al molo, dentro un capannone, e sto
rischiando di essere mangiata da una famiglia di mostri, sempre con
un occhio solo, maledizione.
"Stanno
arrivando altri semidei, distrarranno i mostri e tu dovrai scappare.
Devi cogliere l'attimo giusto, aspetta che te lo dica io." la
voce sembra preoccupata. Non ho il tempo per interrogarmi sul motivo,
un rumore assordante interrompe tutto e dei pezzi di metallo cadono
dal soffitto.
"Sono
già arrivati, preparatevi ad accoglierli." l'unica femmina
del
gruppo ordina agli altri di smettere di cercarmi.
"Ma
e la semidea? Ha un profumo così buono..." cerca di
convincerla
uno dei maschi ma lei è categorica: "Iniziate il piano, loro
sono più importanti. Poi potremmo occuparci della piccola
semidea."
dopo questo non sento altro se non i passi sulla passerella sopra la
mia testa.
"Adesso!
Finchè sono distratti!" la voce mi ordina e io per la prima
volta le obbedisco senza pensarci, dopotutto voglio arrivare a
compiere 14 anni!
***
14
Anni
"Corri!
Sei quasi arrivata, Nicole, non fermarti!" la voce che mi ha
seguita in quest'anno passato a correre e scappare per il paese mi
incita sempre di più ad andare avanti, a non mollare. Ma
come potrei
non sentirmi stanca? Da quando sono scappata da San Francisco ad oggi
è passato esattamente un anno e in questo lasso di tempo non
hanno
mai smesso di cercare di mangiarmi. Ho incontrato mostri di ogni tipo
e ora sono inseguita da due uomini giganteschi e ho paura
perchè sto
correndo su una spiaggia deserta e sono così esausta! Cado a
terra e
sento alle mie spalle dei passi pesanti che si avvicinano seguiti da
delle risate sguaiate.
"Ancora
qualche metro, sei quasi arrivata al confine! Tieni duro e non
mollare ora." la voce continua a parlarmi ed io, anche se non
riesco a capire cosa intenda per 'confine' mi fido e uso le ultime
energie residue per continuare a trascinarmi nella direzione che mi
ha indicato più di una volta. Ormai ho imparato a fidarmi di
lui: mi
ha salvato più di una volta da quando ho lasciato la
California e mi
ricorda sempre di più qualcuno, anche se non riesco a capire
chi
sia, qualcuno di cui mi fido inconsciamente.
"Ti
prenderemo, piccola semidea, e ti mangeremo in un sol boccone.
Muaha..." la risata di uno di quei bestioni si blocca
all'improvviso, proprio quando credevo che mi avrebbero presa. Riesco
a voltarmi e i mostri non ci sono più e a quel punto il
sollievo mi
assale e mi lascio andare sulla sabbia... sono salva?
"Sei
salva, ora, bambina mia. Loro si prenderanno cura di te." Elias
Solaris, ecco di chi è la voce dell'uomo misterioso.
"Ehi!
Chiamate i ragazzi della cabina di Apollo! Stai bene? Ragazzina, mi
senti?" sento delle braccia che mi tirano sù dalla sabbia e
la
voce di un ragazzo che mi parla ma io non riesco a rispondergli...
sono così stanca...
Ciau
:)
Sono
qui questa notte per presentarvi la mia nuova interattiva.
Alcuni
mi conosceranno già per quella su Harry Potter mentre altri
non
avranno avuto questa (s)fortuna ancora perciò mi sembra
d'obbligo
avvertirvi che sono una pazza XD
Detto
questo, spero vi piaccia come scrivo, che partecipiate in molti e che
siate creativi!!!!!!!!!!!
Leggete
bene le regole e divertitevi!
Un
bacione, buona notte,
Lilly
:*
Ps.
mi sono sicuramente scordata qualcosa ma vabbè XP
Ciau
:)
Sono
qui questa notte per presentarvi la mia nuova interattiva.
Alcuni
mi conosceranno già per quella su Harry Potter mentre altri
non
avranno avuto questa (s)fortuna ancora perciò mi sembra
d'obbligo
avvertirvi che sono una pazza XD
Detto
questo, spero vi piaccia come scrivo, che partecipiate in molti e che
siate creativi!!!!!!!!!!!
Leggete
bene le regole e divertitevi!
Un
bacione, buona notte,
Lilly
:*
Ps.
mi sono sicuramente scordata qualcosa ma vabbè, per ora
è tutto XP
Regole
-
Due
personaggi per autore (i satiri e le ninfe non valgono nel conteggio ma
non createne duemila: non li accetterò tutti, a quel punto,
e sceglierò quelli che mi piacciono di più.); #
-
Due
personaggi per cabina (per Zeus, Poseidone e Ade solo uno,
non sconvolgiamo troppe le cose! Nicole non conta nel conteggio ma gli
altri sì perché sono di altre persone); #
-
Per
le relazioni amorose e d'amicizia avete tre possibilità:
-
Vi
accordate fra di voi;
-
Chiedete
a me pareri, mediazioni o aiuto e io farò da cupido (per
restare in tema XD);
-
Aspettate
di leggere i capitoli sui vari personaggi e poi tornate al punto 1 o 2.
-
La
storia è ambientata 3 anni dopo l'ultimo libro della saga,
Blood of Olympus, però saranno possibili da scegliere
personaggi originali come amicizie/relazioni ma non ho intenzione di
distruggere coppie, al momento perciò non provateci neanche!
(questa volta non ci casco!);
-
Per
il momento esisterà solo il Campo Mezzosangue, forse in
seguito creerò un'altra storia sul Campo Giove ma non
chiedetemela e non scegliete dei o dee romane;
-
Scrivete
bene la storia: deve essere chiara perché da lì
creerò il biglietto da visita del personaggio, come per
Nicole;
#=
possibile modifica futura
Scheda
Personaggio
Nome:
Secondo
nome:
*non obbligatorio*
Cognome:
Soprannome:
*non
obbligatorio*
Età:
Data
di nascita:
Stato
di sangue: (semidio/ea,
satiro, ninfa, ecc...)
Gruppo
speciale di appartenenza: (Cacciatrici
di Artemide, Sacerdotesse di Era, ecc...)
*non obbligatorio*
Caratteristiche
fisiche:
Prestavolto:
Caratteristiche
psicologiche:
Genitore
divino:
Altri
componenti del nucleo familiare:
Storia
personale: (come
ha scoperto di essere un/a semidio/ea, come è arrivato/a al
campo, a
che età, ecc...) non siate brevi, mi serve per il primo
capitolo con
il vostro personaggio!
Poteri
particolari:
Armi
predilette:
Attività
predilette al campo:
Oggetto
magico: *non
obbligatorio*
Amicizie:
*non
obbligatorio*
Amori:
*non
obbligatorio*
Altro:
(interessi,
animale da compagnia, cibo preferito, quello che volete!)
Cabine
Cabina
di Ade:
Cabina
di Afrodite:
Cabina
di Apollo: Nicole
Evelyn Brooks (17 Anni),
Cabina
di Ares:
Cabina
di Atena:
Cabina
di Demetra: Amber
Queen (7 Anni-Bambi
Loo),
Cabina
di Dioniso: Dexter
Ralph Ruth (19 Anni-Tommy),
Cabina
di Ecate:
Cabina
di Efesto:
Cabina
di Ermes:
Cabina
di Hebe:
Cabina
di Ipno:
Cabina
di Iris:
Cabina
di Nemesi:
Cabina
di Nice:
Cabina
di Poseidone:
Cabina
di Tiche:
Cabina
di Zeus:
|