SOSPIRARE
Un tempo c’era il
mare.
Sogni.
Qui non c’è acqua
ma soltanto la roccia,
Roccia e non acqua
e la strada di sabbia;
Un deserto fatto di
gelidi addii e di venti rabbiosi,
Di radici morte e
senza linfa, stupido legno,
Di granelli di
stupide coincidenze
Di fumo, e di
labirintica non-essenza.
“E’ già pronto il
caffè?”,
“Cosa fai questa
sera?”,
“Va bene così, serve
altro?”.
Lascia stare, è il
vento tra le foglie,
Solo il vento
Il turbinio confuso
che fanno le foglie
Quando soffia il
vento di Ares
Lo sai, no,
Le foglie, è autunno,
Leuconoe,
Non ci possono far
nulla le foglie,
Cadendo nella brina,
nel ghiaccio
Mentre sale il caffè
In non faccio nulla
di speciale,
Nulla di così speciale
La porta si chiude
sbattendo
E tutto annega
Nella roccia
Nella stupida roccia
d’un tempo