Era
l'alba ,il sole stava appena facendo capolino
all'orizzonte e il cielo era colorato di meravigliose sfumature . Ci
troviamo
ad Edo e , più nello
specifico
nel quartiere a luci rosse di Kabuki-cho , quindi non era proprio
strano vedere
un po' di gente in giro a quell'ora. Potevano essere persone che
stavano
iniziando a lavorare o persone che avevano appena finito il turno . Tra
queste
persone c'era una ragazza che camminava tranquilla ma non era un viso
conosciuto e non passava inosservata. Era giovane , sui vent'anni,
lunghissimi
capelli neri mossi che lasciava liberi di muoversi nel vento tranne che
per una
ciocca la centro che racchiudeva la frangia in un buffo ciuffo
ricciolino in
cima alla testa. Indossava un kimono bianco decorato con dei bellissimi
fiori
color glicine e una cintura rossa che finiva cin un bel fiocco dalle
code
lunghe . Il kimono
, com'era di moda tra
le giovani era corto sul davanti ma lungo dietro e lasciava le spalle
un po'
scoperte e lasciava intravedere un bel davanzale abbastanza prosperoso
, ma non
volgare. In poche parole una bella ragazza davvero.
C'era un' altra persona che stava camminando
, aveva il viso coperto da un ampio cappello di paglia e un
accompagnatore
alquanto strano , un enorme pinguino bianco? Qualcuno ha mai capito
cosa fosse?. La sua
strada si incrociò con
quella della ragazza e
perse un battito per un attimo. A parte il
bel vedere , ma quegli occhi , di quel colore meraviglioso di un
azzurro così
profondo e acceso , che contornato da
quei capelli corvini risaltavano molto di più, non li
avrebbe mai dimenticati. Le passò di
fianco senza che lei avesse dato
segno di riconoscerlo , anche perché lui si
stava nascondendo , e la guardò andare
via. Era proprio lei , era
cresciuta , ora era una donna . Non si sarebbe mai aspettato di
rivederla ,
aveva addirittura pensato che fosse morta dopo quel terribile attacco
degli
amanto.
-- era
una sera d'estate
particolarmente tranquilla e serena . Tsura era come al solfito seduto
sul
portico della loro base a bere una tazza di tè ed a
riposare. Le battaglie
ormai stavano diventando estenuanti e loro erano sempre di meno.
Accorgendosi
di una presenza al suo fianco alzò lo sguardo incontrando un
paio di occhi
azzurri.
"
cosa ci fai in piedi a quest'ora? " le chiese Tsura
"
cosa fai? Mi fai la predica? Ormai ho assimilato i vostri ritmi
" disse la ragazza mettendo
un
finto broncio . Poi si mise seduta vicino a lui.
"
Ti vedo preoccupata" disse lui . Di solito era sempre allegra e
sorridente , anche nelle situazioni più buie riusciva a
farli sorridere . Molti
le avevano dato l'appellativo di Angelo dei Jōi
.
"
il problema è che siete tutti preoccupati. Persino tu
e.......
Gin" disse lei facendosi triste. Tsura cominciava a capire.
"
lo sai che è un idiota , non devi farti carico di tutti i
suoi
problemi"
"Non
è questo. Ormai lo conosco bene . So che a volte preferisce
starsene da solo ma... Questa volta è diverso. Anche tu
Tsura . Sta per
succedere qualcosa vero? "Le domandò lei.
"
Si" disse lui tutto serio " dovrai ricordarti che il mio
nome è Katsura "
"
scemo" disse lei dandogli un pugno in testa --
E
il giorno dopo furono attaccati e di lei
non ne seppe più
niente ,la loro resistenza era caduta.
"
prevedo che succederanno casini"
disse continuando a guardare nella direzione in cui era scomparsa.
Intanto
nell'agenzia tuttofare era
ancora troppo presto per sentire qualcosa
.Gin stava ancora dormendo , in fondo erano solo le 11 :30.
-
Era
una sera d'estate durante il periodo della guerra
agli amanto . Gin era intento a riflettere come al solito sul tetto del
loro
rifugio . La guerra si stava mettendo male per loro e non si sarebbe
meravigliato se l'avessero persa . Aveva un brutto presentimento ,
guardava la
sua katana e la sua spada a lama corta. Sapeva che non avrebbe
più avuto
l'occasione si vederla di nuovo .... Poi all'improvviso un'esplosione ,
e ci fu
il caos , tutti che correvano fuori e si ritrovarono circondati da armi
spaventose , cosa potevano fare con solo le loro spade. Gin si mise a
correre
ma non verso la battaglia. Si
aggirava
per il rifugio gridando a squarciagola
qualcosa , era disperato....-
"Aaah...."
Gin si svegliò
all'improvviso, aveva fatto un incubo? Non ricordava , ricordava solo
il
terrore e l'angoscia , ma per cosa? Quell'attacco se lo aspettavano
tutti , non
era per quello che aveva paura. "
aah un uomo non dovrebbe farsi problemi per un incubo"
disse Gin ,
ma aveva il sospetto che quello fosse più
un ricordo. Ma a lui non
piaceva pensare troppo. Soprattutto perché
non ne ebbe il tempo.
Proprio in quel momento un vaso sfondò
la porta della camera e lo
colpì
in
piena faccia.
Senza
scomporsi grondante di sangue dal naso
si recò
in
salotto dove si stava consumando una qualche sfida al massacro a
giudicare dal
casino.
"
Tu mocciosa bastarda
, ti strapperò
quella tua lurida
lingua tagliente. Non ti
hanno insegnato il rispetto per le persone più
belle e attraenti di
te?" stava urlando Chatrine
"
taci brutta ladra. Ti ho detto solo
che sei una bastarda , in fondo sei mezzo gatto no? " rispose Kagura con la sua famosa faccia
da uomo barbuto
della mafia.
"
oi... Che sta succedendo?" disse
Gin
Ma
nessuno dava segno di averlo sentito.
Infatti continuarono a volare oggetti e tutti ,stranamente , volavano
verso la
faccia di Gin.
Un
cuscino
"Oi..."
Una
sedia.
"OI....."
E
Shinpachi.
"
SILENZIO. UNA DONNA DOVREBBE ESSERE
DOLCE E LEGGIADRA COME UN FIORE PORTATA DAL VENTO ,MENTRE VOI SIETE
SGRAZIATE
COME UN PEZZO DI CARTA SPORCO CALCIATO VIA DALLA GENTE!" urlò
Gin
ma si pentì
subito , una cappa di terrore si impossessò
della stanza per poi
sentire una voce rassegnata ai suoi piedi.
"
Gin-san , in certi casi un uomo deve
solo fingersi morto e pregare per la sua inutile vita" disse Shinpachi
"
tu con la permanente assurda mi hai
paragonata a della carta sporca di muco ?" disse un inquietante Kagura
"
oi oi
non aggiungere parole che non ho detto"
"
tu brutto fannullone mi hai paragonata
alla cacca di un gatto puzzolente?"disse un inquietante Chatrine
"
HAI CAMBIATO TUTTA LA FRASE" urlò
Gin
"
Tu brutto idiota mi hai paragonato ad
una foglia rinsecchita che poi viene schiacciata dal piede di un
ubriacone?" disse Otose
"
TU NON C'ERI NEMMENO NELLA
CONVERSAZIONE!"disse Gin
-
queste qui stanno
approfittando della situazione per sfogare le loro frustrazioni.-
"
Gin-san ...fai il morto" disse
Shinpachi ancora a terra
Gin
stava sudando freddo. Quelle tre potevano
distruggere tutta la casa , no no, tutto il quartiere quando si
incazzavano.
"Pregherò
per la mia inutile
vita" e Gin era
sdraiato accanto a
Shinpachi.
"Anche
se sei morto ricordati che devi
darmi l'affitto"disse Otose prendendolo di peso
"
non infierire su un morto"disse
Gin
"Se
non vedi l'ora ....TI AMMAZZO
IOOOO" urlò
Otose
lanciando il povero Gin facendolo incastrare nel divano.
"
BRUTTA VECCHIACCIA , COSA SPERI DI
OTTENRE UCCIDENDOMI?"disse Gin
"
potrei vendere tutti i tuoi organi e
riavere tutti i soldi di affitto arretrati" disse lei con calma fumando
la
sua sigaretta .
-
lo sta facendo , lo sta
pensando seriamente -
Gin stava sudando freddo.
"Questa
città
è
davvero complicata" disse la ragazza dal kimono bianco . Lei era
cresciuta
per lo più
fuori
città
, in
piccoli villaggi, tutto quel movimento era davvero strano per lei. In più
le
persone continuavano a guardarla , forse si notava che era una ragazza
di
campagna? O forse si comportava in modo strano?
Però
non
intendeva mollare. Dopo 5 lunghi anni di ricerca aveva avuto delle
notizie
certe che la persona che cercava era in quella città.
"Ah
che
fortuna, è
una
macchina della polizia , posso chiedere se hanno informazioni " e si
avviò
verso
la macchina.
"
Kondo , come mai hai deciso di fare
questa ronda mattutina?" chiese Hijikata fumando l'ennesima sigaretta.
"
Dovresti saperlo Toshi... Un
comandante deve dare sempre il buon esempio"
"
saresti più
convincente se non avessi la faccia gonfia da lividi. "
"QUESTA
È
SOLO UN ALLERGIA "
disse Kondo
"
E PENSI CHE CI CREDA? SI VEDE
BENISSIMO UN ‘IMPRONTA
DI MANO SULLA GUANCIA" ribatté
Hijikata
"
sc...scusate"
"CHE
C'È?"dissero
in coro
presi ancora dal tono della conversazione.
"Oh..."
ma si resero conto che il
loro interlocutore era una ragazza , una ragazza molto carina e con un
bel
decoltè
.
"Scusate
se vi disturbo ma... Avrei
bisogno di informazioni" disse lei timidamente.
Per
Kondo era partito il conto alla rovescia
3,2,1..... Scia di sangue dal naso.
"
aaaah. Si sente male?" chiese
preoccupata la ragazza
"
no , è
solo un'idiota" disse
Hijikata
"
si sente bene? La vedo molto sudata
e..... Sta cercando di fumare una bacchetta"
"Hijikata,
non stai facendo una bella
figura" disse Okita spuntando dal sedile posteriore
"E
TU CHE DIAVOLO CI FACEVI LÌ?"
"
io ci stavo dormendo , siete voi che
avete preso la macchina" disse lui tranquillo.
"
oi oi oi ...."Kondo
si stava
riprendendo " cosa è
successo?"
"
si sente meglio?" chiese la
ragazza sporgendosi di più
causando un secondo getto di sangue dal naso.
"AAAH
SI SENTE DI NUOVO MALE?"
"
SEI TU CHE DEVI SMETTERLA DI CHINARTI
COSÌ"
sbottò
Hijikata
"
mi dispiace , mi dispiace" disse
lei chinandosi ancora di più
e anche dal naso di Hijikata e Okita
partirono le grandi scie rosse.
"TI
HO DETTO DI STARE FERMAAAA"
Il
tempo di riprendersi tutti ...
"
mi dispiace signorina. Aveva detto di
aver bisogno di aiuto" disse Kondo una volta ripreso e con due pezzi di
ovatta nel naso
"
si .. Sto cercando una persona e ho
saputo che si trova in questa città.
È
un
ragazzo con i capelli argentati, con gli occhi viola e lo sguardo
sempre
annoiato"
Tutti
e tre pensarono alla stessa cosa.
"Potrebbero
essere il boss" disse
Okita
"
in effetti la descrizione gli calza a
pennello" disse Hijikata
"
quindi lo conoscete?" chiese lei
speranzosa
"
si , più
o meno. È
un
poco di buono,fannullone e crea soltanto dei casini" disse Hijikata
"Esatto,
è
un tipo davvero poco
raccomandabile , una ragazza carina come te non dovrebbe averci niente
a che
fare " disse urlando Kondo , ma perché
quel tizio con la faccia
da pesce lesso aveva successo con le donne?
"
mi scusi perché
lo
cerca? È
una
sua conoscente?"gli chiese Okita
"
si, devo consegnargli una cosa
"disse lei sorridendo
Intanto
all'agenzia tutto fare il caos non
era ancora finito .
"
eccoci arrivati. In quella casa c'è
un
tizio che corrisponde alla tua descrizione" disse Hijikata .
La
ragazza si mise ad osservare. Un
appartamento sopra ad un bar e con un insegna di agenzia tutto fare.
Sorrise.
Era proprio dal lui.
"
vi
ringrazio molto , siete stati gentili"
"Mi
RACCOMANDO STAI ATTENTA , QUEL TIZIO
È
UNA
CALAMITA PER I GUAI"urlò
Kondo
Lei
gli rispose sorridendo e si stava
preparando a bussare alla porta quando......... Quella venne sfondata
da
qualcosa o sarebbe meglio dire qualcuno. Un ragazzo dai capelli bianchi
,in
pigiama che a quanto pare era stato buttato fuori da una signora .
"
ai ai ai ai ai QUELLA VECCHIACCIA
VOLEVA DAVVERO UCCIDERMI" disse il ragazzo mentre si massaggiava la
testa." UNA DELLA TUA ETÀ
DOVREBBE PENSARE ALLA PENSIONE "
"
sc....scusate" provò
a
dire la ragazza.
"GUARDA
CHE SONO ANCORA GIOVANE E CON
TUTTI GLI ARRETRATI CHE MI DEVI LA PENSIONE CE L'HO GIA PAGATA"
Gin
stava già
per rispondere quando
" scusatemi"
Silenzio.
Tutto si era fermato. Tutti si
guardarono nella direzione della nuova voce . Era una ragazza molto
bella ,
giovane , con un bel corpo e un bellissimo viso. Nessuno l'aveva mai
vista , non
doveva essere di zona.
Gin
la guardò
attentamente e provava una
strana sensazione. Si certo i suoi ormoni maschili reagivano alla sua
bellezza
ma..... Non era quello. Il suo corpo parve essere percorso da una
specie di
scossa , era come se stesse reagendo a qualcosa , come se avesse atteso
quel
momento da sempre eppure......
Non
ebbe il tempo di pensare e nient'altro
perche la misteriosa ragazza lasciò
tutti di sasso gettandosi
velocemente su Gin , abbracciandolo.
"
finalmente ti ho trovato" disse
Gin
non aveva ancora detto o fatto niente. Di
solito avrebbe reagito subito allontandola , non gli piacevano le
ragazze
troppo sfacciate ,eppure quel contatto non gli dava fastidio anzi..
Chiuse gli
occhi per poter mettere in allerta gli altri sensi. Riusciva a sentire
il suo
profumo dolce e delicato ,poteva indovinare anche il sapore ,vaniglia
molto
dolce. Riusciva a sentire il suo respiro ! Accelerato , era davvero
emozionata
e riusciva percepire ogni millimetro della sua pelle che era in
contatto con
lei. Una pelle morbida e un tocco gentile...
"
G...gin-san ...la conosci?"
Shinpachi era resuscitato e aveva visto tutta la scena
"
no" disse semplicemente ma la
ragazza si allontanò
da
lui come se si fosse scottata.
"
non.....non ti ricordi?" chiese
lei incredula
"
no...non ti ho mai vista prima. Devi
avermi preso per qualcun altro"
"
perché,
quante persone conosci
che sono samurai e hanno capelli bianchi e occhi viola?" disse lei
"
ehi ehi vorresti dire che sono un tipo
strano?"
"Io....io
sono cambiata un pochino è
vero
ma..... Pensavo che anche tu mi stessi cercando" disse lei con un tono
triste
"
ti ripeto che non ti ho mai vista
prima" disse di nuovo lui. Dagli occhi della ragazza stavano
cominciando a
formarsi delle grandi lacrime,ma si trattenne, si alzò
in
piedi e dal Kimono tirò
fuori
un fagotto
"
tieni,questa è
tua. Me la desti
facendomi promettere
che te l'avrei ridata ed io ho mantenuto la promessa e.....te ne voglio
fare
un'altra... Ti farò
ricordare di me Koichi" detto questo si avviò
velocemente verso
l'uscita. Gin guardava il vuoto tenendo in mano quel fagotto. Il suo
corpo
aveva avuto un'altra scossa quando aveva pronunciato quel nome.
-
........tu sei il mio koichi........…………………sará
il nostro segreto........-
Dannazzione,
altri flash. Non riusciva a
ricordare mai niente di chiaro,solo spezzoni ,sensazioni ....odiava
tutto
questo. Fu riportato alla realtà
dalla voce do Otose
"Ehi......
Che cosa stai aspettando?
Apri quell'affare!"
Gin
piano piano scartò
quel
fagotto
"
è
un pugnale?" chiese
Shinpachi incuriosito
No
è
un po' più
lungo. Gin la ricordava bene .Insieme alla sua katana era molto
orgoglioso
della sua spada corta, lo aveva aiutato molto in scontri cruenti. Ed
ora , dopo
tanti anni , eccola li , nella sua fodera bianca e argento
perfettamente
conservata. Era stata trattata con cura. Perché
ce l'aveva quella ragazza?
Perché
non
si ricordava di lei eppure sentiva che doveva essere una persona
importante per
lui....
"
TUUUUUUUU" all'improvviso una
voce ruppe quello strano silenzio
"
COME TI PERMETTI DI FAR PIANGERE UNA
LEGGIADRA FANCIULLA " piagnucolò
Kondo
"
eh?"
"
non fare il finto tonto con me,
l'abbiamo vista correre via ..... Sing .... Eppure sembrava così
contenta..... Sing sing "
"
oi gorilla che diavolo stai
dicendo?" disse Gintoki
"
quella ragazza ci aveva chiesto
aiuto per trovare una persona. Un
ragazzo dai capelli bianchi e gli occhi viola dallo sguardo annoiato. "
intervenne Hijikata e dopo aver dato una boccata alla sua sigaretta
continuò"
l'abbiamo portata qui ma..... Da quello che abbiamo visto non è
andata come credeva."
"
MA CHE DIAVOLO SUCCEDE QUESTA MATTINA?
VI SIETE SVEGLIATI TUTTI CON LA VOGLIA MATTA DI ROMPERMI LE SCATOLE?
QUESTA È
ANCORA CASA MIA" ne aveva le tasche piene, non ci stava capendo niente
e
nessuno gli dava nemmeno il tempo di riflettere un momento. Aveva la
testa che
gli scoppiava , sapeva benissimo che era una cosa importante, se lo
sentiva.
"Allora
noi togliamo il disturbo e
torniamo al lavoro" detto questo Hijikata prese Kondo e si rimisero in
macchina.
Nell'appartamento
c'era ancora silenzio .
C'era un aria molto pesante , tutte le sciocchezze che stavano
succedendo poco
prima erano svanite. Quelle persone conoscevano bene Gin e quindi
percepivano
che in quel momento era preoccupato e triste. Ma sapevano altrettanto
bene che
non avrebbe chiesto l'aiuto di nessuno.
"
ah... Dannazione! Nemmeno oggi riuscirò
a
farmi dare l'affitto" disse Otose " vedi di risolvere in fretta
questa faccenda , voglio gli affitti arretrati" detto questo lei e
Cathrine uscirono
di casa.
"Gin-san........."
cominciò
a
dire Shinpachi
"
COSA STATE FACENDO ANCORA LA. SE NON
CI DIAMO UN MOSSA NON GUADAGNEREMO MAI I SOLDI PER FAR TACERE QUELLA
VECCHIACCIA!" disse Gin. Sinpachi e Kagura
si guardarono e
capirono che in
quel momento Gin aveva bisogno di stare da solo.
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