Star trek assemble: ep.4:Adam, il vampiro di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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"Ecco il programma della serata, spettacolo di burlesque nel cabaret che ci ha consigliato Keenser, poi ho prenotato tre camere di lusso all'hotel Excelsior ." Kirk era entusiasta mentre si inoltrava nei vicoli affollati di Argelius II tenendo Loki per mano.
Loki aveva lasciato i morbidi capelli neri lunghi sulle spalle e indossava una camicia di lucida seta azzurra. Era particolarmente attraente. Infatti molti altri turisti lanciavano occhiate di apprezzamento alla sua figura slanciata. Non tutti però erano altrettanto felici di trascorrere una nottata di bagordi sul pianeta. Spock aveva messo su la sua tipica espressione annoiata e Uhura gli teneva il muso.
"Se non ti andava di venire potevi dirlo "lo rimbrottò furiosa.
"Ti saresti arrabbiata se non ti avessi accompagnata, ma noto che ti sei arrabbiata anche se ti ho accompagnata ....non riesco a trovare alcuna logica nel comportamento delle femmine umane!"
"Ma che vuoi dalla vita amico, la mia ragazza mi ha dato buca all'ultimo e ora sono solo come un cane"si lamentò McCoy.
"Oh piantala, guarda quante ragazze, c'è n' è per tutti i gusti" replicò Kirk. Erano entrati nel cabaret dove su un palco in fondo alla sala, delle ballerine coperte di piume e lustrini, si esibivano nei loro balletti. Tra i tavolini giravano cameriere di varie razze ma tutte inevitabilmente poco vestite. Distribuivano bicchieroni di bevande colorate e stuzzichini, alcuni dei quali ancora si muovevano. Spock aveva il naso arricciato, primo perchè era vegetariano, e secondo perchè gli odori corporali degli altri avventori, il fumo e i profumi delle cameriere urtavano il suo sensibile olfatto vulcaniano.
"Chi vuole ballare? '"chiese Loki afferrando Jim per un braccio.
I due piroettarono via mentre Spock colto dal panico all'idea che Uhura lo costringesse a ballare fingeva di essere molto occupato a trangugiare un beverone fosforescente.
"Ciao , sei solo? Ti ho notato appena sei entrato, e mi chiedevo se ti andrebbe di ballare" Una biondina umana fasciata in un abitino rosso luccicante si era seduta al posto lasciato libero da Loki e lanciava occhiate eloquenti al dottor McCoy. "Beh pare che la mia fortuna inizi a girare per il verso giusto" proclamò McCoy alzandosi e facendo un baciamano alla ragazza. I due volteggiarono lontani tra la folla di altri ballerini.
"Suppongo che per ballare dovrò aspettare che qualcuno mi rimorchi" borbottò Uhura acidamente.
Che persino McCoy si stesse divertendo era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
"Non ho mai capito l'utilità di sudare agitandosi in pubblico in modo scoordinato, trovo che la ginnastica in palestra sia molto più efficace." commentò Spock impassibile alle provocazioni.
"Credo che me ne andrò in albergo." dichiarò Uhura alzandosi offesa e sparendo tra la folla.
Spock emise un lieve sospiro, avrebbe dovuto inseguirla, fermarsi a comprarle della vegetazione recisa ornamentale e profondersi in scuse per almeno dieci minuti.Il vulcaniano cominciò a soppesare i vantaggi di tornare single.
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Il dottor McCoy aveva passato una notte orrenda, intontito dall'alcol ingurgitato, si era schiantato sul letto in preda agli incubi. Aveva fatto un sogno veramente terrificante. L'enterprise era rimasta intrappolata in un 'anomalia cosmica e l'equipaggio un pò alla volta era caduto in un coma profondo. Erano rimasti svegli solo lui e Spock. Un' eternità da passare col vulcaniano, e già dopo i primi cinque minuti non avevano più niente da dirsi. McCoy aprì gli occhi grato che fosse solo un incubo, era in un bagno di sudore e aveva la lingua impastata. Inoltre sentiva qualcosa di duro e freddo premergli contro la nuca. Forse stava ancora sognando. "Luci"ordinò al computer e una luce soffusa inondò la stanza. McCoy si stropicciò abbondantemente gli occhi e mise a fuoco la figura china su di lui. Era un ragazzo molto alto e magro dalla carnagione pallida, quasi spettrale. Aveva un cespuglio di capelli neri e crespi e impugnava un phaser. McCoy concluse che forse stava ancora sognando e chiuse di nuovo gli occhi, nell'attesa di risvegliarsi definitivamente dall'incubo. "Dottore" La voce del suo sogno suonava maledettamente reale. McCoy fu colto dalla paura. Aveva sentito di turisti rapinati o sequestrati e il tizio col phaser aveva veramente l'aspetto di un delinquente, del peggior stampo.
"Non possiedo nulla" dissè alzando le mani.
Il ragazzo rinfoderò la pistola e tirò fuori qualcosa dalla tasca . Era un distintivo olografico che proiettò davanti al dottore il suo curriculum. "Sono Adam , sceriffo federale, mi scusi se sono entrato con la chiave universale."
McCoy sospirò di sollievo.Tutto aveva pensato meno che quel tipo eccentrico fosse un poliziotto."Cosa posso fare per lei" balbettò il medico ancora intontito.
"So che lei è un medico, e il mio medico legale si è dato malato. Ho un caso urgente per le mani, mi chiedevo se fosse disposto a offrirmi la sua consulenza.."
McCoy annuì con un sospiro."Bene mi lasci il tempo di sistemarmi e di avvertire il mio capitano"
Adam fece un cenno magnanimo con la mano, ma non gli stacco gli occhi penetranti di dosso per tutto il tempo. McCoy si sentiva veramente a disagio, come se lo sguardo dello sceriffo potesse trapassarlo da parte a parte. |
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