Filo rosso
Non c'è niente di peggio del
sentirsi soli , persi ...
Non c'è nulla di peggio del sentirsi gli unici su cui poter
contare, nessuno su cui fare affidamento, nessuno da chiamare quando ci
si sente in trappola.
Chiunque si senta così, è destinato ad incontrare
un'anima gemella, un amico , sono tutti collegati da uno spesso, lungo
filo rosso.
Uno spesso, lungo filo rosso.
Richard Grayson, un uomo d'affari di un'eleganza sconvolgente,
serio e deciso , affascinante ed estramamente severo con se stesso e
con gli altri.
Raramente il venticinquenne lasciava che il divertimento lo rendesse
partecipe, si prendeva così sul serio che usciva di rado,
pensava solo al lavoro , nient'altro.
Tuttavia, in mezzo a quel caos ordinato maniacalmente che era la sua
vita , aveva il tempo di farsi degli amici : Victor Stone e Garfield
Logan.
Il primo dei due, un omone Afro-americano dalla pelata lucida e dai
vispi occhi color cenere; il secondo , mingherlino e dai riccioli
biondi e scomposti, diametralmente diversi dal giovane Grayson, amavano
divertirsi, fare le ore piccole e non organizzavano nemmeno un
dettaglio delle loro vite.
Era come se , questi due strani individui, fossero collegati a Richard
da un lungo filo rosso, un filo rosso che univa inspiegabilmente le
loro vite.
Il moro aprì gli occhi non appena un raggio di sole si fece
largo nella sua buia stanza, si voltò verso l'altro capo del
letto grugnendo infastidito.
La luce del sole sembrava non dargli tregua nemmeno per un breve
istante.
Richard voltò nuovamente il viso, gli occhi semichiusi in due
fessure per via della luce fastidiosa che, ormai, inebriava l'intero
luogo.
- Sveglia! E' ora di alzarsi -
La voce buffa e stridula dell'amico lo riportò alla
realtà.
- Garfield ... Sono le otto ... Praticamente è piena notte! -
esclamò il ragazzo.
L'amico sembrò insofferente a quelle parole, per lui non era mai
troppo presto per vivere la vita.
- In piedi - decise quindi di insistere.
Richard grugnì nuovamente , maledicendosi mentalmente per aver
permesso a quei due di vivere con lui.
Garfield sbuffò e, con un rapido gesto delle mani, gli
tirò la coperta fino giù ai piedi.
- Alzati! -
- Gar, è domenica ... Il mio giorno libero, ho lavorato tutta la
settimana , gradirei dormire! - inveì l'altro.
Di nuovo, lo strano personaggio sembrò non badare alle sue
parole e lo tirò fermamente per un braccio.
- Ok! Mi alzo! - asserì infine rassegnato il moro.
Garfield aveva un sorrisetto compiaciuto in viso, finalmente!
Osservò l'amico mentre si alzava e , continuando a sorridere
felice , iniziò a parlargli : - Oggi ti porto in giro, ho delle
ragazze per te -
Richard alzò un sopracciglio interessato.
- Oh, ora la cosa si fa interessante... -
Garfield , così come gli altri due, aveva sempre avuto successo
con le donne, specie quelle di Jump City, raramente i tre tornavano a
casa senza aver incassato una nuova conquista ma , quella volta sarebbe
stato molto diverso.
- Ho conosciuto una biondina niente male, le sue amiche la incontrano
oggi al centro commerciale e mi ha chiesto di portare degli amici -
spiegò il biondo .
Richard si passò una mano fra i capelli corvini e sorrise
ammiccante : - Che ci facciamo ancora qui? -
I tre si aggiravano per la sala ristoro del centro commerciale , erano
ormai venti minuti che aspettavano e delle ragazze ancora nessun segno.
Victor osservò il suo orologio per la cinquantesima volta e
sospirò.
- Non è che ti ha liquidato? - chiese ironicamente.
Garfield scoppiò in una fragorosa risata.
- Nessuna donna mi ha mai liquidato, non vedo come possa lei -
Richard, dal canto suo , iniziava a spazientirsi , aveva l'espressione
seria e furiosa, sembrava un pazzo .
- Hey! Gar! -
Una voce femminile , vellutata e soave , li destò dal loro stato
di paranoia.
Una biondina magrissima e dai grandi occhi azzurri era in piedi di
fronte a loro, era alta e sembrava quasi una modella.
Richard la squadrò da capo a piedi e sorrise maliziosamente.
Niente male ... Ma non spettacolare
.. pensò .
- Tara, come va? -
- Alla grande ... bè? Non mi presenti i tuoi amici ? -
Garfield sorrise allegro e posò lo sguardo sulle quattro ragazze
dietro di lei : - Solo se tu mi presenti le tue amiche -
Tara sorrise e chiamò le altre a raccolta.
- Loro sono Karen , Jennifer, Rachel e .... Korina -
L'ultima delle quattro era una ragazza dalle curve provocanti, lunghi
capelli rossi che ricordavano le fiamme furenti del fuoco, grandi e
dolci occhi color smeraldo che brillavano alla luce del sole ,
così come la sua pelle color caramello .
Richard avvertì un tuffo al cuore, quella era decisamente la
più bella donna che avesse mai visto, un particolare,
però , catturò la sua attenzione: le ragazze indossavano
la divisa scolastica.
Si voltò ad occhi sgranati verso il suo amico, totalmente in
preda al panico.
- Gar, Gar posso parlarti? -
Il ragazzo sorrise tranquillo : - Solo un attimo signore -
Il bizzarro gruppetto di tre si allontanò dalle avvenenti
fanciulle.
- Dimmi -
- Gar ma sei scemo oppure? Non hai notato un piccolissimo particolare?
-
Victor sgranò gli occhi ed annuì : - Sì amico!
Vuoi farci finire in galera o cosa? -
Il riccio sembrava non capire.
- Perché non dai una seconda occhiata a quelle là? -
sbuffò Victor.
Il ragazzo fece quanto detto, le osservò per bene una per una ,
squadrandole da capo a piedi.
Si voltò lentamente, gli occhi sbarrati e la bocca contrita,
come fosse costipato.
- Qu... Quelle ..... Sono ...... -
- Sono ragazzine! - esclamò nervosamente Richard.
Le cinque ragazze chiacchieravano fra loro, si sorridevano e
discutevano di quei tre tipi bizzarri.
L'urlo del moro le fece voltare.
- Che strani tipi .... Senti Tara ma dove hai conosciuto quel biondo? -
domandò Rachel , la più dark delle cinque.
Tara scostò una lunga ciocca di capelli dal viso, sorrise appena
e alzò gli occhi al cielo pensando: - Dunque, l'ho conosciuto
ieri per strada ... -
Rachel si portò una mano alla fronte , disperata.
- E tu dai confidenza agli estranei? Per quanto ne sappiamo quelli
là potrebbero essere tre criminali incalliti! -
- Ma calmati Rachel , non sono criminali , sono sicura!-
La ragazza indietreggiò , le mani sui fianchi , un'espressione
severa in volto.
- Tara ... Posso sapere , di grazia , come fai ad esserne certa? -
La bionda prese un lungo sospiro e assunse una carnagione color
vermiglio.
- Bè .... -
Rachel si scambiò una rapida occhiata con le altre tre, le
quali, compresa la situazione sferrarono un urlo potente : - Ci sei
andata a letto?! -
Il silenzio avvolse il gruppo di ragazze .
I tre ragazzi si voltarono di scatto .
Garfield sudava freddo .
- Ho fatto sesso con una minorenne .... - mormorò fra sé
e sé - Mi sento sporco ... - continuò.
- E fai bene! Dovresti fare più attenzione a chi incontri per
strada! - esclamò Victor.
Richard, dal canto suo, era come in trance, stava osservando la bella
ragazza dai folti capelli rossi,la quale faceva altrettanto con lui.
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Ciao!
Dunque , per ora vi lascio così, nel dubbio ahahah
So che non è un bel capitolo ma.... Spero vi piaccia comunque ,
mi ha preso l'ispirazione all'improvviso e ho dovuto scriverlo.
In realtà ringrazio l'autrice di LEAVING LA VIDA LOCA , che mi
ha ispirato la storia con i personaggi reali , del fumetto.
Bè, che dire? Godetevi il capitolo e ditemi che ne pensate!
-Silkye96
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