Una settimana per la vita

di OcelotMTT
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“Dove cavolo siamo?”
“Non saprei... è tutto così...”

“Irreale?”
Non ebbi il coraggio di rispondere; avrei voluto... ma non lo feci.
E' stata una settimana... come dire... "particolare".
Tutto così confuso... Mi sta seguendo? No, non credo... E se ripartissi dall'inizio? Mi ascolterebbe? Gliene sarei così tanto grato.
Allora, Dottore, iniziamo...
Sospirai. Lui si mise più comodo.
Potevo iniziare il mio racconto.

-

Era il quindici Dicembre. Lo ricordo come se fosse ieri. Quella mattina ricordo che mi svegliai di soprassalto... col batticuore. Giustificai il tutto attribuendo la causa ad un incubo, una stupidaggine.
Col senno di poi... bhe, è facile unire i puntini dopo.
La neve, quella mattina, cadeva leggiadra; io non ho mai amato la vita di città e, per mia fortuna, ebbi la possibilità, finita la scuola, di acquistare una piccola casetta di periferia. Una di quelle periferie che, fin troppo spesso, possiamo ammirare nei film e telefilm Americani e non; una modesta casetta su due piani, il primo rinominato scherzosamente "piano-giorno", dalla mia ragazza, dove si trova il salone, ampio, con annesso bagno e cucina; ed il secondo, "piano-notte" con due stanze da letto, di cui una avente un letto matrimoniale ed un'altra per gli ospiti, con un lettino singolo. In passato appartenuta ad una famigliola che, per un colpo di fortuna, o almeno lo definii così ai tempi, mi aveva venduto la casa ad un prezzo così irrisorio che soltanto uno stolto se lo sarebbe lasciato sfuggire.
Oh, avrei potuto fare attenzione ai dettagli, minuscoli, quasi insignificanti...
Ma torniamo a noi; non era raro, in quella zona, assistere a nevicate, e io stesso non ne rimasi per nulla sorpreso, tutt'altro!
Dannazione, stamattina sarei dovuto andare a comprare le valigie per la partenza!”.
Un viaggio.
Solo chi viaggia sa quanto sia bello farlo.
Scappare da questa periferia, tanto bella e calma quanto malinconica, ed essere catapultato tra le chiese Gotiche di Parigi; i palazzi reali ed i musei di Londra; il monumento alla libertà, la Statua, di New York... tre tappe così importanti, per me... il desiderio di una vita che, forse, avrebbe preso una direzione diversa se non fosse stato per quell'attimo, quella piccola coincidenza che... cavolo quanto la vita sia spesso fatta di strane coincidenze casuali... fece squillare il telefono fisso proprio mentre mi apprestavo ad uscire dalla porta di casa, per immettermi sul viale dove era parcheggiata, seppur sotto un mantello di candida neve bianca, la mia auto.
Ma guarda te se la gente riesce a scocciarti proprio mentre devi far altro! Hanno tipo un radar?” richiusi la porta e mi apprestai a percorrere il salone di casa mia per raggiungere, poggiato su un comodino accanto al divano, il telefono:
Pronto?
Ammetto che risposi alla chiamata con un tono leggermente scocciato, ma credo sarebbe stata la reazione di chiunque, no? Ma, cosa più importante, io non ho molti amici, e la mia ragazza mi chiamerebbe al cellulare, quindi... sicuramente uno scocciatore, no?
In effetti mio padre non stava poi tanto bene -e sinceramente non ho idea di come stia ora, ma ci arriveremo- e, da quando mio fratello ha chiuso i contatti con tutta la famiglia, sono diventato io “l'ancora di salvataggio” per i miei, anziani, genitori...
Quanto odio questa situazione.
Ci scusi, siamo di 'ReteUltraveloceWeb' e, alla modica cifra di 'un rene', le offriamo...“ “AL DIAVOLO.





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